« Buongiorno tesoro. Come ti senti oggi?» Erano passati quattro mesi dall'operazione e le chemio, e io, continuavo a buttare sangue con quest'ultime. Ero diventata secca, mangiavo poco e quando lo facevo non ne avevo quasi mai la voglia. Travis era l'unica cosa positiva in quel tunnel che sembrava essere senza via di fuga. Portavo un cappello sulla testa data la mancanza di capelli. Li avevo tagliati mesi prima, quando Travis e Easton si riappacificarono. Non dimenticherò mai il suono e la sensazione della macchinetta che spazzava via i capelli dalla mia testa.
« Come sempre. » Tara, l'infermiera che trovavo sempre, ogni mattina faceva la solita domanda. Io rispondevo sempre nello stesso modo non sapendo cosa dire. Era vero, mi sentivo sempre stanca e senza forze. La dottoressa mi diceva che stavo andando bene, ma io più continuavo e più mi sentivo stanca.
« Oggi Travis non c'è? » quest'ultimo aveva fatto innamorare tutte nel reparto. Però aveva una grande rompiscatole come ragazza.
« No, aveva delle cose da fare. » inventai mentre lei attivava il macchinario per la chemio. Fece una smorfia divertita mentre attivó la chemio.
« Bugiarda. » non risposi non volendo parlare.
« Sai già tesoro. Ci vediamo dopo. » disse per poi andarsene.
« Tara? » la chiamai e lei si voltó. « Hai una caramella? » chiesi con un sorriso cercando di scusarmi per l'atteggiamento di poco prima.
Lei sorrise e si riavvicinó. Mise una mano nella tasca e cacciò tre caramelle alla menta. Mi accarezzó la guancia e poi se ne andò.
Tempo cinque minuti e iniziai a rimettere. Quando rialzai il capo dal cestino sbuffai infastidita. Presi una caramella e me la misi in bocca sperando che il sapore acido andasse via.
« Buongiorno Ab. » Jenny arrivó con una brutta cera quella mattina. Era visibilmente stanca, ma non come lo ero io, lei stava proprio male.
Io e Jenny avevamo legato molto in questi ultimi mesi. Veniva a fare le chemio quando le facevo io, e molto spesso ci eravamo consolate a vicenda. Mi era stata molto vicina, lei poteva capirmi come nessun'altro poteva.
« Ehi, che succede? Non hai una bella cera stamattina. » lei si sedette sulla sedia e l'
infermiera le azionó il macchinario.« Stanotte è stato tremendo. Ho sputato sangue a morire. Poi dopo ho iniziato ad avere giramenti di testa. Quando sembrava essere finita, ho iniziato a vomitare. » aveva una faccia affranta e distrutta. Le presi la mano e la strinsi forte.
« C'è la farai. Noi ce la faremo. » mormorai. Lei mi guardò titubante per un istante. Poi sorrise e annuì.
« Come mai Travis non c'è oggi? » chiese posando la testa sullo schienale.
« Gliel'ho impedito. Non voglio che mi veda in queste condizioni. Non arrivati a questo punto. Gliel' ho permesso di venire i primi mesi, ma adesso non voglio che mi veda così.
»« Sei davvero testarda. » mormorò lei per poi chinarsi sul cestino e vomitare.
Scossi la testa mentre guardavo avanti senza fissare nulla di specifico. Mi sembrava tutto spento e senza un senso. Tutte e due stavamo male e avevo una maledetta paura di non svegliarmi più. L'intervento alla fine era stato solo un passaggio di sofferenza. La vera sofferenza l'avevo provata quando avevo iniziato le chemio, quando il mio corpo era cambiato radicalmente. Il tumore poteva essere sconfitto, ma dentro di me, dentro ogni persona che l'aveva avuto e provato sulla propria pelle, rimarrà per sempre. Ci sarà sempre quella cicatrice che ti ricorderà costantemente quello che hai passato e quello che hai provato.
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MY EYES IN YOURS
RomanceAbigail Smith è la classica ragazza semplice e per bene. Non ha peli sulla lingua,ed è sempre stata una ragazza tosta e che prende le decisioni da sola nella sua vita. È uno spirito libero. Ama fare nuove esperienze e vivere la vita a pieno. Si tr...