24.

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Cercai di addormentarmi quella sera.

Chiusi gli occhi per la millesima volta e inizia a pensare a qualche cosa bella che mi facesse venire voglia di sognarla e di addormentarmi. Contai le pecore, o meglio dire, le crepe che c'erano sul muro, ma niente di niente. Sbuffai per l'ennesima volta e mi voltai verso Travis. Non mi dava più le spalle, e adesso potevo vedere il suo volto illuminato dalla tenue luce della luna.

Il temporale era finito del tutto, lasciando alle sue spalle un silenzio assordante e qualche suono d'auto raramente.

Sospirai. Ero sul punto di avere una crisi nervosa, il mio solito quando non riuscivo a dormire. Presi il cellulare e iniziai a giocare qualche partita di Candy Crush. Arrivai al punto che il mio cellulare si spense morendo del tutto. Guardai l'orologio appeso alla parete. 2 a.m. Perfetto.

« Cosa diavolo ci fai ancora sveglia? » la voce di Travis mi fece sobbalzare. Fece una breve risatina assonnata.

Lo guardai ed era davvero bello. Era troppo bello con i capelli spettinati e la voce roca.

Dio Mio.

« Non riesco a dormire. » confessai e lui rimase in silenzio. Poi d'un tratto lo vidi alzarsi e mettersi sul letto. Si portó il cuscino e il lenzuolo sul letto e si mise accanto a me.
Non mi opposi.

« La mia schiena non esiste più. Non è comodo il pavimento. » borbottó con voce roca. Io feci un mezzo sbuffo e risata.

Sentii i suoi occhi su di me. « A che stai pensando? » chiese girandosi su un lato per guardarmi.

« Boh, sinceramente a niente. È solo che non riesco a dormire. » dissi, ma in verità stavo pensando eccome. Stavo pensando che i suoi veri genitori dovevano essere davvero belli per aver messo al mondo uno spettacolo simile. Ora comprendevo tutte le ragazze che gli cadevano ai piedi.

« Come fai ad essere così bella anche senza trucco? » chiese spostando una ciocca di capelli dal mio viso.

Menomale che non c'era poi così tanta luce, sennò avrebbe visto il mio rossore alle guance.

« Io non mi trucco poi così molto. » dissi la verità.

Lui continuava a guardarmi rapito. « Lo so, tu non sei le altre. » disse e io sorrisi.

« Stai per caso cercando di farti perdonare ancora? » chiesi

Lui fece un sorriso divertito. « No. Voglio soltanto farti capire che sono un coglione e che tu sei bellissima. Forse ecco perché il destino non vuole che noi stiamo insieme. »

« Credi nel destino? » chiesi e lui alzó le spalle.

« So solo che mi rendi dannatamente pazzo e mi mandi fuori di testa. » disse ancora osservandomi.

Guidata dall'istinto misi una mano sulla sua guancia e lo baciai. Non so cosa diamine mi sia preso, ma lo baciai.

Lui ricambiò quasi come se lo stesse aspettando. Mise una mano nei miei capelli e mi attiro a se. Inizió un vero e proprio bacio voluto e quasi disperato. Travis inizió a far vagare le sue mani sulla mia schiena e mi stringeva a le, mentre io avevo una mano nei suoi capelli mentre le mie labbra non volevano assolutamente staccarsi dalle sue. Le nostre lingue si incontrarono, e quasi mi mancò il fiato. Sembrava un sogno.

Quando ci staccammo sentii un vuoto farsi spazio dentro di me. Non volevo staccarmi, ma dovevamo riprendere fiato. Io non lasciavo assolutamente il contatto visivo con i suoi occhi giada, e neanche lui. Riprendemmo fiato e poi si avventó di di nuovo sulle mie labbra. Mi lasciai scappare un sospiro e ricambiai di nuovo il bacio. Quando le cose iniziarono a farsi più passionali e sembravamo non volerci più fermare, io presi l'iniziativa di fermarmi.

Posai una mano sul suo petto e lo guardai negli occhi. Aveva gli occhi offuscati dal desiderio e dalla passione. Ma, d'altronde, anche i miei erano in quello stato. Potevo sentirlo.

« Tu mi ferirai, Travis. » borbottai quasi a me stessa.

Lui mi guardò con rammarico. « No, non lo farò. Non ti prometto che sarà tutto rosa e fiori, ma l'ultima cosa che vorrei fare è ferirti. » mormorò prendendomi il viso tra le mani. Vidi i suoi occhi verdi sinceri.

« Io non mi fido di te. » sussurrai e lui sembrò essere ferito, ma non lo diede a vedere.

« Lo so. » sospiró. « Ma voglio darti un motivo per fidarti di me. Ti prego, Ab. Tu mi piaci, sei l'unica con la quale io mi sia mai aperto. Ti ho presentato la mia famiglia, ed è stata la scelta più giusta che io abbia mai preso in vita mia. » disse ed era sincero. Sapevo decifrare i suoi occhi, e in quel momento, furono davvero sinceri e trasparenti.

Ripensai a Leonardo. Il solo pensiero mi fece venire i brividi. Io mi ero fidata di lui, e lui mi aveva colpita alle spalle. Ma Travis non era Leonardo. Lui era Travis. Il ragazzo che dal primo momento in cui avevo messo piede in quella casa mi aveva evitato e trattata male. Almeno lui non c'aveva provato spudoratamente. Lui sapeva, che io non ero una della tante. Sapeva che non ero una di quelle ragazze facili alle quali basta un sorriso e ti si buttano a braccia aperte. Leonardo invece, sembrava non averlo capito molto bene.

« Allora? Che ne dici? » la voce di Travis mi risveglió dai miei pensieri. Come avevo fatto a paragonarlo a Leonardo? Io sapevo che Travis non era Leonardo. Era totalmente diverso in tutto e per tutto. Dovevo solo averne la conferma.

Il mio cuore diceva si, fidati Travis non è Leonardo, non ti farebbe mai del male. Mentre la mia testa diceva NO, non fidarti non sai mai chi si nasconde dietro quel faccino da bravo ragazzo, vuoi ricapitarci, Abigail?

Ma io non diedi ascolto alla testa. Mio padre mi aveva sempre detto che era meglio dare ascolto al cuore che alla testa. Con il cuore si fanno le scelte che ci rendono felici, mentre con la testa, molte volte si perde quello che si desidera, ma si è coerenti. Diceva, e io davo sempre retta a quel consiglio.

Sospirai. « Non farmene pentire, o giuro che - » non mi fece finire che mi prese il viso tra le mani e mi baciò dolcemente come a volermi dire di non preoccuparmi.

Appena ci staccammo ci stendemmo meglio sul letto e ci coprimmo con il caldo piumone. Il temporale era ricominciato, e un forte vento faceva spostare tutti gli alberi che c'erano per strada. Misi la testa sul petto di Travis e mi addormentai cullata dal suono del suo petto che batteva forte contro il mio orecchio.

MY EYES IN YOURSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora