Mi guardò senza dire una parola. Io lo guardai senza dire una parola. Mia mamma sbucò dietro di lui con un sorriso, ma appena si rese conto della mia faccia, se ne andò di nuovo. Mio fratello la accompagnò. Quando fummo da soli, lui mi guardò negli occhi con una strana scintilla. Non si aspettava di ricevere una simile accoglienza.
« Che succede? » chiese lui. Io lo guardai soltanto, non sapendo cosa dire. Sembravamo due perfetti sconosciuti. Mi fece tanto male sapere che c'era quest'imbarazzo tra noi.
« Nulla. » non lo guardai in faccia. Lo sentì avvicinarsi. Mi prese il viso tra le mani e me lo alzò per far si che i nostri occhi si incrociassero. Quel verde che tanto amavo si incastrava alla perfezione con la mia anima.
« Non puoi mentirmi, questo lo sai, vero? Per me sei come un libro aperto. » disse lentamente, come se volesse scandire bene quelle parole.
Io chiusi gli occhi, e rividi la scena di quando giorni prima l'avevo chiamato e mi aveva risposto Lara.Lo immaginai con lei e un senso di disgusto s'impossessò di me. Lui se ne accorse e mi guardò cercando di capire cos'avessi, ma io spostai le sue mani dal mio viso. Lui sospirò.
« Cosa c'è? Quando mai io e te ci siamo nascosti le cose? Mi stai nascondendo qualcosa. » feci un piccolo sorriso.
« Io ti starei nascondendo qualcosa? Caso mai sei tu che nascondi qualcosa. » lo guardai minacciosa.
Lui non si smosse dalla sua posizione dura. « Io non ti nascondo nulla. Sai bene che ti dico tutto. »
Sbuffai infastidita. « Smettila di fare finta di nulla, Travis. Dovresti dirmi quello che hai da dirmi. » le lacrime incominciarono a salirmi.
Lui mi guardò meglio. « Ti amo. » disse in italiano.
« Smettila. » dissi non guardandolo negli occhi. Una lacrima uscì incontrollata.
« Ti amo. I love you. » altre lacrime presero a sgorgarmi.
« Non è vero. Lei - »
« Lei chi ? » io scossi la testa. Doveva dirmelo lui.
Lui sembrò spazientirsi. « Parla chiaro, Abigail, io e te ci siamo sempre detti le cose in faccia., quando mai abbiamo fatto queste cose? » lo guardai negli occhi.
Improvvisamente si accese un fuoco dentro di me. « Ah si?! Beh, allora, tanto per cominciare quando sono partita saresti dovuto venire a salutarmi, cosa che non hai minimamente fatto. Ho cercato di giustificarti, ma non vedo una valida giustificazione. Non credo di essermi spiegata molto male. Avevo solo detto che sarei venuta per una settimana qui per chiarire delle cose, tu hai pensato subito al peggio. Non prenderei mai una pausa da te, perché ti amo e tre giorni mi sono bastati per sentire la tua mancanza. » lui fece per parlare ma lo fermai per poi continuare a parlare. « L'altro ieri ti ho chiamato, e... non mi hai risposto tu, ma bensì la tua vecchia amica di letto. Aveva detto che eri sotto la doccia. Cos'è ? Ci sei andato a letto? » era davvero serio.
« Tanto per cominciare, tu, mi avevi detto che saresti partita in un modo che faceva immaginare volessi una pausa da noi. Quella mattina non ti sono venuto a salutare perché pensavo questo. Ero incazzato, non ne avevo il diritto? Continuavo a pensare a quello che avevi potuto leggere in quella lettera, mi ammattiva il pensiero di saperti lontana da me. Sono venuto qua di corsa perché dopo aver sentito il tono con cui mi hai parlato ieri sera, mi sono preoccupato, pensavo ci fosse qualcosa di più pesante sotto. » lo guardai senza parlare, lui era sincero. « Io non sono andato a letto con nessuno. » abbassai lo sguardo a terra, non sapendo che dire. « Guardami. » io scossi la testa. « Guardami, Abigail. » il suo tono deciso mi portò a farmi alzare la testa verso di lui. Aveva una delusione negli occhi mai vista. « Lara è venuta in camera mia, me la sono ritrovata dopo aver fatto la doccia. Ha cercato di sedurmi, ma io non mi sono lasciato abbindolare, perché prima di tutto e tutti ci sei tu. » stava dicendo la verità. I suoi occhi verdi erano trasparenti e mi permettevano di vedere tutto. « Mi fa male sapere che non ti fidi di me. Hai preferito ignorarmi piuttosto che darmi ascolto su quella che era la verità. Nonostante tutto quello che abbiamo passato, tu non ti fidi di me. » avevo il cuore in gola e la bocca serrata. Non sapevo cosa dire.
« Mi dispiace ma sono stati giorni duri, e non pensavo a quello che facevo. Io mi fido di te, Travis. » lui scosse la testa mentre guardava a terra.
« Una relazione deve essere basata sulla fiducia reciproca. Io mi fido di te, ma tu a quanto pare no. » il mio cuore perse un battito. Non seppi come interpretare quelle parole.
« Che...che diavolo vuoi dire in questo? Io mi fido di te, Travis., sono io che sono insicura. »
« Si, ma io non te ne do modo! Io ti amo, per me sei l'unica al mondo, perché diavolo dovresti essere insicura? Non ti basta sapere che io ti amo e che sei unica per me? » parlò alzando un po' la voce.
Il mio sguardo cadde a terra non sapendo cosa dire. Aveva ragione, su tutto. « Scusami, non avrei dovuto ignorarti. Mi dispiace, ma non sapevo cosa fare. »
Lui sospirò forte. « Devo farti una domanda che non avrei mai voluto farti. » lo guardai. Aveva lo sguardo a terra e la mascella serrata. « Sei ancora innamorata di Leonardo? » lo guardai. No, no che non amavo Leonardo, ormai era passato, volevo dire, ma non fiatai. Lo sentì tirare su col naso. Alzai lo sguardo e vidi che aveva gli occhi rossi e una lacrima stava solcando il suo volto. Mi si spezzò il cuore.
« Travis... » lui scosse la testa. Le sue parole mi sconvolsero : « Io adesso me ne vado. Torno a Seattle e per il resto della settimana io e te non ci sentiremo. Poi, quando tornerai e tutto sarà più chiaro per te, parleremo chiaramente. » scoppiai a piangere incontrollata. Mi sedetti sul letto e mi presi il viso tra le mani.
« Mi dispiace. » mormorai tra i singhiozzi. « Io ti amo. Mi dispiace per non essermi fidata di te. » lui si avvicinò e mi tirò vero di se. Io lo abbracciai forte ispirando il suo odore. « Non te ne andare, ti prego. » lui mi baciò tra tra i capelli e lo sentì stringermi più forte.
« Devo andare. Vedrai, ti farà bene riflettere. Non ci stiamo lasciando, ci stiamo soltanto prendendo altri tre giorni per riflettere sulle cose che andranno a cambiare nella nostra relazione. » annuì con ancora la faccia nel suo petto. Mi staccai e quando lo feci lui mi spostò i capelli dal viso. All'immagine del suo viso triste mi venne da piangere di nuovo. Sorrideva, ma sapevo che stava male.
« Ti amo, ci vediamo la settimana prossima. » disse sull'uscio della porta.
« Ti amo anch'io , non dimenticarlo. » lui annuì per poi dirigersi verso il taxi. Lo guardai andar via, e il mio cuore sembrò spezzarsi di nuovo.
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MY EYES IN YOURS
RomanceAbigail Smith è la classica ragazza semplice e per bene. Non ha peli sulla lingua,ed è sempre stata una ragazza tosta e che prende le decisioni da sola nella sua vita. È uno spirito libero. Ama fare nuove esperienze e vivere la vita a pieno. Si tr...