Ripensamenti.

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«Staranno bene? Io spero di sì! Oh dèi!»
Aatari camminava avanti e indietro per la stanza allarmato dalla situazione. Rosalia aveva proibito a tutti quanti, a meno che non fosse la figlia con le nuovo fasciature, di entrare nella stanza degli ospiti nella quale stava medicando i due. "Mi dispiace, ma fin che ci sarò io qui a prendermi cura di loro, nessuno entrerà!" Disse la donna dal carnato cioccolato apparentemente irritata. Sapeva bene che quelle due vite erano nella sue mani, specialmente Dafne che era ridotta peggio di Soujus che a differenza sua era solo stordito.

«Calmati, andrà tutto bene. Dafne è una persona forte, la conosco da una vita. Quella che ha ricevuto oggi sarà soltanto una cicatrice in più!» commentò le moine di Aatari Kaapata solare.

«Non credo che avere una cicatrice in più la renderebbe contenta.» replicò alla lince Lives scaldandosi al fuoco seduto sul pavimento con la testa china poggiata al palmo della sua mano.
Il soggiorno in cui i padroni di casa li avevano ospitati era molto ampio. Certamente, impiegava un po' per scaldarsi però era confortevole starsene lì seduti essendo coerenti di quanto spazio si aveva a disposizioni per muoversi. La sala era abbellita da tesori di caccia come la testa di un cinghiale appesa sopra il camino; le corna di cervo poste sopra il mobile proprio accanto al divano sul quale Kaapata al momento giaceva; il piccolo pozzo interno, così che potessero evitare di uscire e congelare; il tavolo ben in vista al centro della sala con un centro tavola composto da pigne e frutta secca. I muri in legno con sopra appesi piccoli dipinti e pezzi in vetro per rispettare la tradizione del luogo; per fortuna il sole splendeva ancora fuori e le decorazioni potevano donare ancora i loro bellissimi giochi di luce.
Amelia entrò nella stanza con un grazioso sorriso sgargiante che fece rivolgere tutta l'attenzione su di lei.

«Volete qualcosa da mangiare adesso? Oppure volete aspettare la cena? Mia madre se esce fuori dalla stanza entro poche ore ci cucinerà il kalkukko questa sera!»

Kalakukko... Kalakukko. Aatari si voltò fugace verso la giovane donna, e quasi come se tutto non fosse mai avvenuto, le sorrise e le afferrò le mani.

«Kalakukko?! Davvero preparerà il kalakukko?»

«S-Sì!» spiazzata dal gesto gentile e improvviso dell'altro, la ragazza arrossì «A lei piace da morire, e anche a me onestamente. Però...» bisbigliò «... meglio se non lo prepara mio padre, lui non sa cucinare il pesce!»

Aatari rise e poi ammise «È anche il mio piatto preferito!»

«Io e te andremo davvero d'accordo allora!»

Entrambi si diedero il cinque.

La castana rizzò le orecchie al nome dello strano piatto. Non aveva mai udito quel nume in tutta la sue esistenza, così chiese «Kalakukko? Cos'è?» la dea dei ladri si mise a sedere.

«È una ricetta a base di pasticcio di pesce con carne di maiale salata racchiusi nel pane! Vedrai, ti piacerà!» spiegò e illustrò Amelia gesticolando con le mani.

«A me basta che ci sia il pesce e tutto fila liscio!» ammise la castana leccandosi i baffi.

Lives invece si limitò ad emettere un sonoro "Mh" totalmente disinteressato all'argomento. La riccia si rattristì pensando a quello che gli aveva detto sul sentiero. Dopotutto voleva solo aiutarla, e lei lo aveva respinto. Tuttavia, come poteva biasimarsi? Era impaurita. Si portò il pollice alle labbra incominciando a mangiucchiarne l'unghia; forse in quel momento di stava giustificando un po' troppo.

 Si portò il pollice alle labbra incominciando a mangiucchiarne l'unghia; forse in quel momento di stava giustificando un po' troppo

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Breath Of The Wild : La dea dei ghiacci (in riscrittura)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora