Capitolo 7

2.2K 119 5
                                    

Erano tutti seduti a tavola. Jordan e Jude avevano apparecchiato da poco. Tutti avevano una fame tremenda.
-Quand'è pronto?!- si lamentò Mark.
-ABBIAMO QUASI FINITO- gli urlò dalla cucina Nathan. Ed era vero. Passarono pochi minuti prima che la cena fu messa in tavola. Pasta, cotolette impanate, insalata e Nathan aveva preparato un dolce.
-Una cena molto all'italiana- commentò Byron allegro. I cuochi annuirono e si sedettero. Caleb tra Jude e Shawn, Nathan accanto a Mark e Axel, Gazelle tra Torch e Byron ed Hera accanto al biondino e a Joe. Chiacchierarono per tutta la cena, o almeno quasi tutti. Caleb e Shawn erano piuttosto silenziosi e il castano non aveva intenzione di mangiare, ma fu praticamente costretto da Jude. Dopo cena decisero di guardare un film, ma prima Caleb corse di sopra. Jude lo seguì confuso e lo trovò in bagno, accucciato davanti al water, a vomitare quel poco che aveva mangiato per colpa sua. Gli andò in contro e quando ebbe finito lo aiutò ad alzarsi.
-Scusami, non dovevo farti mangiare se non volevi- disse sconsolato il rasta, abbassando lo sguardo. Caleb aveva una gran voglia di urlargli contro. Non sopportava quando Jude faceva così, come se sapesse tutto. Pensava che gli avrebbe fatto bene mangiare e l'aveva costretto, cosa che al castano dava fastidio già dì per se. Il fatto che avesse vomitato non aiutava. Ma vedere il fidanzato così dispiaciuto lo fece calmare. Infondo il rasta voleva solo aiutarlo. Il punk sospirò. No, non sarebbe riuscito ad urlargli contro.
-Non importa- disse invece -volevi solo aiutarmi-
Il rasta, però, non aveva proprio intenzione di alzare lo sguardo. Caleb, allora, gli alzò il volto con due dita e lo baciò dolcemente. Poi gli prese la mano intrecciando le loro dita e lo trascinò giù. Gli altri avevano già deciso di guardarsi un film horror e Jude voleva davvero morire. Non si spaventava facilmente con i film horror pieni di finzione. È sempre stato molto razionale e quei generi non l'hanno mai scalfito. Il problema sono i film horror basati su storie vere. Quelli lo spaventano avvolte. E con la fortuna che si ritrova, i ragazzi avevano scelto un film basato su una storia vera.
-Se hai paura c'è il tuo Caleb, no?- gli sussurrò all'orecchio David. Il pinguinomane odiava gli horror, ma visto che non era riuscito a far cambiare idea alla squadra aveva proposto un film che avrebbe potuto spaventare anche il razionale regista. E mai come in quel momento Jude lo odiò. The Amityville Horror si chiamava il film. La maggior parte dei ragazzi si spaventò a morte. Solo Caleb, Gazelle, Torch ed Hera erano apparentemente tranquilli. Ad un certo punto, però, il punk bloccò il film.
-Perché?! Ti stavi spaventando?- chiese Torch infastidito.
-No. Ma vorrei dormire questa notte e non stare a tranquillizzare Jude- spiegò il castano -e poi gli altri sono fin troppo pallidi-
Effettivamente, tutti erano rimasti incantati a fissare il televisore spento con i volti terrorizzati. Torch ed Hera sospirarono. Purtroppo Caleb aveva ragione, quindi lui, Gazelle, Torch ed Hera fecero riprendere gli altri per poi avviarsi nelle rispettive camere, anche se con qualche problema. Infatti Caleb dovette letteralmente portare in braccio Jude che gli si era attaccato addosso come un koala, Nathan fece la stessa cosa con Mark nonostante fosse altrettanto spaventato e per Hera fu lo stesso con Byron.

-Ti ha spaventato davvero così tanto?- chiese divertito Caleb. Ma non ricevette risposta. Jude si era addormentato tra le sue braccia.
-Che cosa mi fai Jude...- sussurrò il castano pensando a quanto fosse tenero il suo ragazzo. Lo mise sul letto e si cambiò.
-Mhh... Caleb...- borbottò il rasta. Aveva smesso di sentire il corpo dell'altro aderire contro il suo e quindi si era svelato.
-Devi cambiarti, non puoi dormire vestito- disse il punk mentre si metteva una canottiera bianca come pigiama. Jude annuì e si alzò, prese un pantaloncino grigio e una canotta azzurra e si cambiò, poi si stese nuovamente sul letto, accanto a Caleb. Il castano fissò per un po il volto dell'altro, sotto il suo sguardo confuso. Poi avvicinò la sua mano al volto del rasta e iniziò a sfilargli gli occhialini, ma Jude mise istintivamente la mano su quella di Caleb bloccandolo. Non gli piaceva stare senza occhialini. Ma poco dopo si rilassò, lasciando la mano dell'altro e facendosi levare gli occhialini.
-Te l'ho già detto che odio sti cosi- commentò piano Caleb perdendosi in quegli occhi rossi di cui si era innamorato.
-Non mi piace star senza...- sussurrò Jude tenendo lo sguardo leggermente basso. Caleb gli sorrise dolcemente e gli lanciò un tenero e casto bacio sulle labbra.
-Notte Jude- sussurrò mettendosi sotto le coperte e chiudendo gli occhi.
-Notte...-
Neanche un minuto dopo, Caleb si trovò nuovamente il suo ragazzo tra le braccia. Sì, quel film gli aveva fatto paura.

Vacanza da PauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora