Capitolo 23

1.8K 121 12
                                    

-Jude, amico mio, sei un coglione- disse David. Il rasta si era rifugiato in camera sua e di Joe invece che da Mark e Nathan.
-Lo so! Che faccio ora?-
Il rasta non era in se. Era letteralmente distrutto.
-Domani ci parli e ti scusi- disse Joe.
-E se non mi perdonasse...? E se perdesse interesse in me? E se non mi amasse più? Gli ho detto una cosa terribile. E se mi odiasse? E se...-
-Jude mi hai fatto venire mal di testa in meno di 5 secondi- lo interruppe Joe -Caleb ti ama e ti perdonerà anche se forse non subito. Lo conosco. Con chiunque altro avrebbe già chiuso, ma con te sarà diverso. Fidati-
-Okay...-
-Dormi da noi?-
Jude annuì, facendosi mille film mentali su come Caleb potesse non perdonarlo, non amarlo e odiarlo.

Gazelle stava accarezzando i capelli di Torch, scompigliandogli leggermente il tulipano, sorry, la fiamma.
-Si sveglierà- affermò sicura Martina mentre finiva di cucire una ferita profonda sulla gamba del rosso. Iniziò a fasciarla, mentre Gazelle continuava a fissare il suo tulipano.
-È stato fortunato, sai? Nessuna ferita alla testa e le ferite più profonde non sono mortali-
-Sarebbe stato fortunato se non fossi stato sotto il lampadario e non si fosse buttato sotto per salvarmi-
-Non sei responsabile-
-Ma lui...-
-Lui ti ama e ha pensato prima a te che a se stesso come tu avresti fatto con lui-
-...-
-Bryce, stai tranquillo. Quando si sveglierà ti prenderà in giro a vita, lo sai?-
-Probabile. Reste sempre un idiota-
-Il tuo opposto...-
-...é il più simile a me-
-Questa frase quante volte l'abbiamo detta?-
-Troppe. Ma io, a differenza tua, ho capito da poco il significato-
-Sei ritardato baka-
-Ma taci-
-No-
Dopo attimi di silenzio la ragazza scoppiò a ridere senza un apparente motivo e Gazelle la guardò confuso.
-Mi sono immaginata Torch che da un momento all'altro si sveglia urlandoci contro di stare zitti per farlo dormire-
-Ne sarebbe capace- commentò il ghiacciolino sorridendo divertito.
-E io sarei capace di prenderlo a schiaffi-
-Non prima di me-

-Caleb...-
-Non.Dirlo. Non va tutto bene okay?-
-...-
-Scusa. So che vuoi aiutarmi, ma dire cazzate fa solo peggio-
-Si sistemerà tutto-
-Hai sentito che ho detto?-
-Non è una cazzata-
-Mi ha detto che non glie ne fotte un cazzo se lo amo, Shawn-
-Era solo alterato e geloso. Probabilmente, vedendo il contesto, non intendeva quello. Intendeva che, che tu lo ami o meno, la gelosia resta-
-...-
-Dai, vedrai che domani si sistemerà tutto quanto. Dormiamo?-
-Va bene-
-Proba...-
-Si, lo so. Gli incubi. So che mi sveglierai. Come quando tornarono i ricordi di Aiden-
-Già...-
-Stai tranquillo anche tu. Axel si sveglierà-
Shawn annuì, prima di stendersi accanto a Caleb nel letto ad una piazza e mezza. Si misero spalla contro spalla.

Jude osservò Caleb dormire. Si era alzato per andare in bagno e aveva trovato la porta della camera di Shawn aperta. Era entrato, ma non aveva il coraggio di avvicinarsi. Era rimasto attaccato alla porta, a guardare il suo Caleb dormire. Una lacrima solitaria gli scese lentamente, pensando che non sarebbe riuscito a farsi perdonare.
-Jude, quando dico che amo i tuoi occhi, intendo dire che li amo quando sono pieni di gioia, di allegria. Non quando sono pieni di lacrime. Così non li sopporto- disse Caleb senza aprire gli occhi. Jude sobbalzò. Non pensava fosse sveglio.
-Io...- iniziò, ma poi si fermò non sapendo che dire.
-Vieni, su- disse il castano mettendosi a sedere.
Jude gli si avvicinò confuso, e Caleb lo baciò a stampo abbracciandolo.
-Va tutto bene- sussurrò.
-Caleb... Mi dispiace, io non volevo dire quello... -
-Lo so. Non fa niente-
Rimasero abbracciati qualche altro minuto. Quando Jude provò a staccarsi, Caleb non glie lo lasciò fare. Lo strinse di più a se, prendendolo in braccio e facendolo accoccolare sul suo petto. Si addormentarono abbracciati. Shawn sorrise. Non stava riuscendo a dormire e aveva sentito tutto. Sapeva che sarebbe andato tutto bene. Quei due, infondo, sono peggio di due calamite.

Vacanza da PauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora