Capitolo 22

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-Shawn, respira-
-C-Cale-eb e s-se l-lui n-non d-dove-esse f-farcela...? L-Lui m-mi ha s-salva-ato e-e o-ora s-sta m-male...- balbettò l'albino contro il suo petto. Il castano l'aveva abbracciato e gli stava accarezzando i capelli nel tentativo di calmarlo.
-Shh. Va tutto bene. Axel è forte lo sai. Non ti lascerà solo, si sveglierà. Lo farà per te. E neanche io e gli altri gli permetteremo di andarsene così facilmente. Ora stai calmo lupetto-
-N-Non p-posso p-perdere a-anche l-lui. P-Prima A-Aiden... O-Ora A-Ax...-
-Shanw, non parlare di Axel come se fosse già morto. È ancora qui. Con te. Si sveglierà tra poco, vedrai. Facciamo così, stanotte resto con te in camera mentre aspettiamo che quei due idioti si sveglino, va bene?-
Shawn annuì piano contro il suo petto. Tremava e Caleb sapeva di non poterlo aiutare, non poteva farlo sentire protetto come faceva Axel.
-Il puntaspilli non vorrebbe vederti piangere. Sono certo che preferisce vederti sorridere. Quindi ora ti asciughi queste cazzo di lacrime che io per primo non ce la faccio a vederti in questo stato-
Shawn ridacchiò leggermente e si staccò dall'abbraccio, asciugandosi le lacrime.
-Ora va molto meglio- commentò il castano dandogli un pugnetto amichevole sul braccio.
-Torniamo dagli altri-

Da quando erano entrati in camera, Martina non faceva altro che urlare "GAZELLE NON PRENDERE A PUGNI IL MURO!", "LASCIA QUELLA FOTTUTA LAMETTA!", "SMETTILA BRYCE!", "LASCIA IL VETRO ROTTO BAKA!", "SMETTILA DI FERIRTI CONTINUAMENTE!". Gazelle non l'ascoltò. Aveva perso la lucidità. Era come impazzito. Non era lui. Poi arrivò. Arrivò uno schiaffo. Gazelle si toccò la guancia normalmente pallida, ormai rossa. Martina non aveva mai alzato le mani su di lui, nonostante fosse una ragazza violenta. Sgranò gli occhi fissandola.
-La vuoi smettere?! Non sei l'unico preoccupato per Torch. Non sei l'unico che sta male. Non sei incompreso. Anch'io sono preoccupata! Anche Xavier e Jordan lo sono! Così come Hera e Byron, e tutti gli altri! Che direbbe Torch se ti vedesse? Cioè, lui sta messo 'na merda per salvarti il culo e tu provi a schiattare?! Ti comporti come se fosse già morto! È vivo cazzo! Fino a prova contraria e fottutamente vivo!- sbraitò al limite della sopportazione, ma poi si rilassò. Gazelle abbassò lo sguardo, senza smettere di piangere. La ragazza lo abbracciò, stringendolo più che poteva.
-Bryce, quel tulipano è forte. Claude ci ha insegnato a non dubitare di lui. Sarà un idiota, ma non sarebbe capace di abbandonarti così facilmente-
-M-Mi a-aveva p-promesso che s-saremo u-usciti di q-qui i-insieme...-
-Usciremo tutti di qui. Stai tranquillo. Facciamo così, quando i ragazzi riportano Torch in camera vostra prendo le mie cose e resto in camera con te, va bene?-
-Va bene... Grazie Marty-
-Resto la tua migliore amica, no? Per il mio ghiacciolino questo ed altro. Ora torniamo dagli altri-

-Smettila cazzo!- sbottò per l'ennessima volta Caleb. Erano due ore filate che litigava con Jude. Visto che avrebbe dormito con Shawn, il rasta, cercando di scacciare la gelosia, aveva detto che sarebbe stato in camera con Mark e Nathan e Caleb, essendo più geloso di Jude, si era opposto e avevano iniziato a litigare.
-Caleb, cazzo. Sei tu che rompi! Tu puoi stare in stanza con Shawn e io non con Mark e Nathan?!-
-Non voglio che stai con quei due!-
-E poi sono io quello geloso-
-Sei geloso del lupetto, dai! È solo il mio migliore amico!-
-Ti comporti come se fosse lui il tuo fidanzato!-
-Cazzo Jude. Ti amo e non hai motivo di essere geloso. Smettila di fare così-
-Non me ne fotte un cazzo se mi ami- sbottò il rasta e Caleb sgranò gli occhi, poi strinse i pugni e serrò la mascella.
-Allora ti fregherà ancor meno se ti lascio- disse a denti stretti prendendo una maglia per dormire. Jude si rese conto solo in quel momento della cazzata che aveva detto.
-Cal io...-
-Devo dormire da Shawn, ricordi? E Mark e Nathan ti staranno aspettando. Notte Sharp- lo bloccò Caleb, prima di uscire.

-Perché piangi?- chiese Shawn quando vide l'amico entrare. Il castano si portò istintivamente una mano sulla guancia, sentendola bagnata. Sospirò asciugandosi le lacrime.
-Niente-
-Cal...-
-Pensavo mi amasse, sai? Forse mi sbagliavo-
Shawn l'abbracciò, mentre Caleb si lasciò andare in un pianto liberatorio.


Angolo Cazador
Scusate. Davvero, scusate. Mi ha fatto male scrivere, ve lo giuro. Scusate

Vacanza da PauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora