Capitolo 17

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-Siete dei baka- commentò l'unica ragazza del gruppo. Nessuno si era reso conto che il divano fosse un divano-letto prima di quel preciso istante.
-Non ci avevamo fatto caso- si giustificò Mark.
-Ricapitolando... Io dormo con quest'individuo?- chiese poi la ragazza indicando il rosa accanto a lei.
-Usate i preservativi- disse Xavier ridacchiando, prima di ritrovarsi a scappare da una ragazza dai capelli corvini incazzata nera.
-DIAVOLETTA CALMATI!- urlò Jordan tentando di salvare il rosso, con scarsi risultati. Torch stava ridendo come un matto, così come Caleb. Hurley era ancora intontito dal commento precedente. Shawn sospirò sconsolato, capendo che la sorella non era meglio del fratello.
-Caleb tu sai bloccarla, vero?- chiese Hera.
-Può darsi- rispose enigmatico il punk, asciugandosi le lacrime causate dalle risate.
-Caleb aiutalo- s'intromise Jordan -sai bene che è capace di ucciderlo seriamente-
Caleb sbuffò, ma capì che era meglio bloccarla.
-Principessa~- chiamò con voce innocente e la ragazza si bloccò, girandosi verso di lui e guardandolo con occhi pieni di rabbia.
-NON CHIAMARMI COSÌ BRUTTA MERDA VIVENTE!- sbottò sedendosi sul divano a braccia incrociate.
-Ha preso tutto da te...- commentò David spostando lo sguardo da uno all'altra.
-Taci se non vuoi restare a digiuno-
Il celeste si zittì, capendo che se avesse aggiunto altro Caleb l'avrebbe fatto morire di fame.
-Approposito... Non sarebbe ora di cucinare?- chiese Hurley sentendo il suo stomaco brontolare.
-Effettivamente sono quasi le tre...- s'intromise Joe.
-Ho capito. Vado- sbuffò Caleb.
-Ti aiuto- disse la sorella, seguita poi da Hera, Gazelle e Jordan.

-Finite voi, devo fare una cosa- disse il punk uscendo dalla cucina. Gli altri avevano apparecchiato e stavano quasi tutti a tavola ad aspettare il pranzo. Mancava solo Jude che, invece, era seduto sul divano. Una guancia sulla mano. Era immerso nei suoi pensieri e fissava il vuoto.
-Che hai?- gli chiese Caleb parandosi di fronte a lui. Jude si riscosse e lo guardò.
-Nulla-
-È da prima che sei silenzioso e per quanto la cosa non mi dispiaccia poi tanto, è strano. Che hai?-
-Non ho niente Caleb-
-Levati gli occhialini-
-Cosa? No-
-Perché no?-
-Perché dovrei?-
-Perché voglio vedere i tuoi occhi-
-No-
-Perché no?-
-...-
-Hai paura che guardandoti negli occhi io capisca cosa ti passa per la testa-
-...-
-Comunque mi sembrava di averti già detto che capisco quando menti-
-E beh?-
-Ora menti-
-Non ho un cazzo okay? Voglio solo uscire, come tutti del resto-
-Jude, si può sapere che cazzo ti è preso? È da quando ho finito di parlare con Shawn che...-
E poi l'illuminazione. Una luce divertita balenò negli occhi di Caleb.
-Sei geloso di Shawn- affermò convinto.
-Non è vero...-
-Sei uno stupido. Come fai ad essere geloso di Shawn?-
-Senti, non rompere. Lo sono, fine-
-Sei un idiota-
-Da che pulpito-
-Se hai qualche problema fatti tuoi, ma non rompere il cazzo così-
-Oh certo, ti frega solo che io non faccia il geloso davanti agli altri?-
-Ma perché cazzo devi essere geloso?-
-Ma perché devi essere così cretino?-
-Sei infantile-
-Ha parlato quello maturo-
-Sei insopportabile quando fai così-
-Tu lo sei sempre-
-VENITE A MANGIARE- urlò Hera dall'altra stanza. Caleb guardò male Jude, prima di andare a tavola. Si sedette tra Shawn e Martina, mentre Jude andò accanto ad Axel e David.
-Che è successo?- gli chiese sottovoce Shawn.
-Niente- rispose seccato Caleb. David fece la stessa domanda a Jude, ottenendo la stessa risposta.

-Si può sapere che avete?- sbottò Torch. Erano in salotto a preparare le ricerche di una via d'uscita e Caleb e Jude non parlavano ne tantomeno si rivolgevano uno sguardo.
-Niente- risposero i due in coro.
-Perché avete litigato?- chiese Martina.
-Non abbiamo litigato- disse Caleb mettendosi una mano, stranamente rossa e piena di graffi, sotto il mento.
-Ti gratti a sangue la mano se litighi con qualcuno a cui tieni. Brutto vizio devo dire. Perché avete litigato?-
Tutti gli occhi erano puntati su loro due.
-Chiedetelo all'idiota qui presente- disse solo il punk alzandosi e salendo. Jude strinse i pungi e rimase in silenzio.
-Andiamo lupetto- disse la ragazza alzandosi e salendo, seguita a ruota da Shawn.

-Ci spieghi? E lascia subito quella lametta!- chiese e ordinò Shawn entrando in camera con la giovane Stonewall. Il castano ubbidì sbuffando e si sedette sul letto.
-È successo che Jude è più idiota di quel che pensavo-
-E perché?- s'intromise Martina.
-Perché è così stupido da ingelosirsi di Shawn-
L'albino si fece sfuggire un Oh leggero, sentendosi leggermente in colpa.
-È idiota lui, quindi non provare a sentirti in colpa- lo minacciò Caleb poco dopo, facendo sospirare l'amico.
-Perché ti da fastidio?- chiese Martina sapendo che a Caleb, da chi teneva a lui, voleva vedere i gesti più che sentire parole. E la gelosia è solo il segno che ci tiene.
-Perché neanche a me va a genio che sia così attaccato al pinguinomane dai capelli celesti, ma di certo non inizio a fare il gioco del silenzio-
-Ora è più chiaro- commentò la ragazza.
-Quindi ti stai facendo sfuggire il ragazzo che ami solo perché lui gestisce la gelosia in modo diverso. Quale tra voi due è l'idiota?- aggiunse poi. Caleb si morse il labbro, capendo che in quella situazione aveva sbagliato anche lui e non solo Jude.
-Quindi che farai?- chiese Shawn.
-Cercherò di far pace. Ma lui pure deve fare la sua parte. Magari evitando di starsene zitto ore e ore ogni volta che anche solo ti saluto-
-Sì, potrebbe evitare effettivamente... E anche Axel dovrebbe smettere di provare ad ucciderti con lo sguardo...- rifletté l'albino.
-Oh, e io che pensavo fossero occhiate piene d'affetto- disse il castano con finto dispiacere. Martina e Shawn scoppiarono a ridere.
-Forza baka. Torniamo dagli altri. Sono qui da meno di un giorno e già non vedo l'ora di andarmene-

Quando scesero trovarono tutti meno che il rasta.
-Dov'è Jude?- chiese Caleb non vedendolo.
-Ehm... Forse abbiamo fatto una cazzata- disse Nathan temendo la reazione del punk.
-Jude ci ha raccontato tutto e noi... Beh gli siamo andati tutti contro visto che... È strano da dire ma era nel torto e... Tu nel giusto...- spiegò David sforzandosi di parlare e non vomitare per ciò che stava dicendo.
-E lui si è alzato incazzato ed è salito. Non l'avete visto?- finì Joe.
-Siete degli idioti del cazzo- sbottò Caleb ignorando la domanda e salendo alla ricerca del suo ragazzo.

Vacanza da PauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora