Capitolo 21

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-È inutile, non puoi uccidermi solo guardandomi- disse dopo un po Caleb. Stava chiacchierando con Shawn, facendolo di tanto in tanto arrossire, e Axel lo stava fissando male da quando avevano iniziato a parlare. Il biondo distolse lo sguardo, colto in fragrante. Non che ci volesse molto. Ma non era l'unico geloso. Anche Jude guardava male Shawn, ma con più discrezione. Lanciava qualche occhiataccia di nascosto. Ma purtroppo a Caleb non sfuggirono.
-Vale lo stesso per te Jude. Le tue occhiatacce non ammazzeranno Shawn- continuò ghignando nel vedere il rasta arrossire. Si alzò dal divano, andando verso la poltrona sulla quale era seduto il suo ragazzo.
-Non riesci a stare senza le mie attenzioni..?- gli chiese malizioso, avvicinandosi pericolosamente a lui. Jude arrossì di più e Caleb lo baciò. Un bacio passionale che sarebbe sfociato in altro se Shawn, imbarazzaro, non avesse colpito i due con un cuscino.
-Ho capito. Vieni Jude andiamo in camera- disse Caleb prendendolo in braccio.
-Che.. No! Caleb dobbiamo restare qui a controllare!-
-Ma controllare che? Non succederà un cazzo e voglio mettertelo nel culo-
-CALEB!- sbottò Jude nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
-Sapete che non siete soli?- chiese Axel leggermente divertito. Jude sentendo quelle parole si strinse di più a Caleb, come se facendo così potesse scomparire.
-Va bene ho capito. Te lo ficco in culo quando usciamo da qui- disse sedendosi sulla poltrona prima occupata da Jude, tenendolo ancora in braccio.
-È bello vedere che effetto fai a Jude. Non l'ho mai visto andare in tilt così- commentò Axel andando sul divano accato a Shawn e abbracciandolo.

-Non succederà un cazzo- commentò Caleb annoiato.
-Sono d'accordo- disse Axel annoiato.
-Ragazzi di poca fede- commentò Shawn.
-Siamo solo sinceri- controbatté Caleb.
-No. Siete ragazzi di poca fede- borbottò Jude tenendo ancora il viso nell'incavo del collo di Caleb.
-Esatto. Fate male così- aggiunse Shawn.
-Ma voi vi siete messi d'accordo contro di noi?- chiese Caleb mentre Axel sorrideva divertito.
-Può darsi- disse Jude.

-Vado a prepararmi qualcosa- disse Shawn alzandosi e dirigendosi in cucina. Nessuno ci fece troppo caso, finché Caleb non sgranò gli occhi. Si alzò di scatto, lasciò Jude sulla poltrona e si diresse in cucina.
-NON TOCCARE NULLA! L'ULTIMA VOLTE È ESPLOSO IL MICROONDE!-
Tornò dopo poco trascinando Shawn da dietro. La gelosia di Axel e Jude crebbe e più cercavano di non darlo a vedere, più si capiva.
-Oh ma dai- sbottò Caleb spingendo Shawn sul divano in modo che atterrasse su Axel facendoli baciare, bacio tutto fuorché che casto.
Caleb si avvicinò a Jude pericolosamente, fino a far sfiorare i loro nasi.
-Amo solo te cretino- gli sussurrò a fior di labbra dandogli un bacio stranamente casto e dolce.
Fu un urlo a distrarli tutti. Poi ce ne fu un altro. Il primo proveniva dalla cantina, l'altro dalla soffitta. Erano entrambi urli acuti e abbastanza femminili, quindi probabilmente quello della cantina era di Byron, l'altro invece di Martina. I ragazzi della cantina furono i primi a tornare, completamente pallidi. Poi toccò a quelli della soffitta. Martina, giustamente, cadde come un sacco di patate e Hurley dopo di lei. La ragazza era stesa a pancia a terra con il rosa sopra. Caleb scoppiò a ridere, così come Torch e Mark.
-Smettetelaaa. Uff. E tu levati che pesi baka!-
Hurley seguì l'ordine e si alzò.
-Qui è cambiato qualcosa?- chiese Gazelle.
-No- risposero in coro Jude e Axel.
-Bene. Tra poco cambierà invece- disse David.
-Già. Moriremo me lo sento- intervenne Torch.
-Che pessimista che sei tulipano- commentò Martina.
-Già. Non morirà nessuno! Giusto Heeeraa~?- disse Byron attaccandosi al braccio di Hera.
-Giusto- rispose lui alzando gli occhi al cielo.
-Hera-Chan, ti sei messo con l'angioletto?- chiese divertita Martina. Ricevette solo un'occhiataccia dal castano.
-Che intendete quando dite che qualcosa succedera?- chiese Axel. Neanche a dirlo che la terra tremò. Nathan venne trascinato da Mark sotto il tavolo, Hera strinse a se Byron in modo che se qualcosa fosse caduto, non l'avrebbe colpito in testa, Xavier mise un cuscino in testa a Jordan che lo stava abbracciando, David si attaccò alla gamba di Joe che si mantenva alla parete, Axel, Shawn, Torch e Gazelle si appoggiarono ai divani, Martina, che stava ancora seduta a terra, venne abbracciata da dietro da Hurley che la protesse e Caleb strinse a se Jude, tenendolo stretto a se e proteggendogli la testa con le mani. Il terremoto durò svariati minuti, e quando finì i due albini urlarono. Il lampadario era caduto in testa a Torch e Axel, che avevano spinto via i due in tempo per salvarli.
-No... Nononono... Tulipano di merda apri gli occhi- sbottò Gazelle inginocchiandosi accanto al suo ragazzo. Nessun altro riusciva a muoversi.
-CHE CAZZO FATE LÌ IMPALATI?! IDIOTI AIUTATECI!- urlò Shanw in preda al panico.
-Jordan prendi delle bende e del disinfettante. Jude cerca ago e filo. Mark, Nathan, Hera, Xavier riuscite a trasportarli in camera?-
La piccola Stonewall aveva preso il comando. Tutti fecero come aveva detto e in poco tempo si ritrovarono tutti in camera di Shawn e Axel. Idue feriti erano entrambi stesi sui letti senza coscienza e con varie ferite.
-Pistacchietto puoi fasciare e disinfettare le ferite meno gravi?- chiese Martina.
-E le altre?-
-Disinfettale e basta. Prima di fasciarle le richiudiamo-
Il verde annuì e si mise all'opera, aiutato da Jude e Hera. La ragazza lanciò un'occhiata a Caleb, che capì al volo. I due fratelli fecero uscire dalla stanza Gazelle e Shawn, nonostante le loro proteste. Li portarono in due camere differenti. Dovevano parlare, da soli, da amici.

Vacanza da PauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora