Capitolo 16

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-Mark chi hai chiamato?- chiese Nathan quando il suo ragazzo finì la telefonata.
-Hurley-
-Perché il surf-maniaco?- chiese Caleb.
-È il primo che mi è venuto in mente...- rispose Mark grattandosi la nuca.
-Va bene. Ma quindi?- chiede Torch.
-Sta venendo. Apre la porta da fuori. Usciamo. Andiamo via- disse Mark fiero del suo piano.
-...tulipano andiamo a vedere se c'è un'altra via d'uscita da qualche parte- disse Gazelle trovando il piano del castano stupido.
-Sì andiamo- acconsentì il rosso avviandosi con l'albino, seguito da Byron ed Hera.
-Fanno bene- commentò Caleb, beccandosi uno scappellotto da parte di Jude.
-E ora che facciamo?- chiese Shawn.
-Aspettiamo- disse semplicemente Jude.
-Visto che non abbiamo nulla da fare...- disse Caleb prendendo Shawn per il polso e guardandolo malizioso -...tu mi devi spiegare un po di cose-
Shawn arrosì a quelle parole, mentre Caleb lo trascinava in camera. Jude e Axel stavano fumando di gelosia, senza però darlo a vedere.

-Su su. Spiega- ghignò malizioso il punk -da quanto stai con il puntaspilli?-
-D-Da poco. Cioè, dopo che in camera di Gazelle e Torch ci sono state le prime scritte... I-Io, in camera, gli ho detto che avevo paura... E p-poi ho dormito con lui nel suo letto e... E mi ha detto che mi ama... Così l'ho baciato-  raccontò l'albino rosso in volto. Non appena Caleb fa per parlare, Shawn lo interrompe.
-ABBIAMO SOLO DORMITO!-
-Va bene, va bene. Se lo dici tu-
-Torniamo dagli altri- disse l'uke uscendo.

-Perché sei rosso?- chiese David vedendo l'albino tornare.
-Niente!- rispose guardando male il suo migliore amico che ghignava.
-Eddai non guardarmi così. Ho fatto solo qualche innocente domandina- commentò Caleb vedendo lo sguardo dell'amico.
Shawn sbuffò dandogli un pugnetto amichevole sulla spalla, prima di andare verso Axel che stava trucidando il punk con lo sguardo. Se Jude stava facendo lo stesso con Shawn, grazie agli occhialini non si vedeva.

Quando sentirono la porta principale aprirsi, tutti si precipitarono all'ingresso. Appoggiata alla parete, però, non c'era Hurley ma bensì Martina.
-Ciao- salutò insieme ad un cenno di mano.
-Che ci fai qui?- chiese Caleb.
-Quel baka di Hurley mi ha trascinata qui per venire a prendervi-
-E lui dov'è?- chiese Nathan.
-L'ho ucciso- rispose lei con una serietà tremenda e la metà dei ragazzi sbiancarono.
-C-Che?!- sbottò David. In risposta la ragazza scoppiò a ridere mentre Caleb le si avvicinava e le scompigliava i capelli.
-Ma ci avete creduto davvero? Quel baka ad un certo punto mi ha lasciata sola in mezzo al bosco. Si sarà perso- spiegò scuotendo la testa sconsolata.
-Gli altri stanno arrivando. Aspettiamoli un attimo prima di andarcene il più lontano possibile da qui- disse Xavier arrivando.
-Ehy ragazzi! Eccomi!- urlò qualcuno. Dal bosco uscì Hurley sorridendo.
-Alla buon'ora commentò Martina.
-Ehy! Sei tu che mi hai piantato in asso!-
-Io? Baka ero dietro di te. Sei tu che sei scomparso-
-Ah-
-Che idiota...- sospirò la ragazza.
-Perché eravate insieme?- chiese Mark.
-Oh, il giorno dopo la vostra partenza l'ho incontrata per strada in Giappone e...-
-E mi hai trascinata due giorni di fila al mare contro la mia volontà SVEGLIANDOMI ALLE FOTTUTE SEI DEL MATTINO-
-Ma è l'orario perfetto per godersi la spiaggia!-
-Ma muori!-
-Sei davvero riuscito a farla svegliare così presto?- chiese sorpreso Caleb.
-Sì. Non ci voleva molto-
-Io per svegliarla in tempo per la scuola ci mettevo gli anni!-
-Ma io lo facevo apposta a farti disperare onii-san- disse con tono angelico la ragazza facendo sospirare il fratello.
-Eccoci!- esclamò qualcuno da dentro. Era stato Jordan che stava arrivando seguito da Torch, Gazelle, Byron e Hera.
-Pistacchietto!- esclamò Martina attaccandosi a mo di koala al verde, facendolo cadere di culo a terra.
-Ciao anche a te diavoletto- la salutò il verde ricambiando l'abbraccio contento.
-Ma devi saltargli addosso ogni volta?- chiese Gazelle.
-Tks. Tanto lo sai che poi abbraccio anche a te baka- disse la ragazza lasciando libero il verde e abbracciando l'albino che ricambiò. Poco dopo Torch li staccò e mise un braccio attorno alla sua vita come per far capire che lui era il suo ghiacciolo. Martina guardò maliziosa i due, che arrossirono leggermente.
-Ma quindi vi conoscete?- chiese Mark.
-Questo diavolo mi tortura da quando sono tornato in Giappone dopo che ho dovuto lasciare la squadra- spiegò il verde.
-Tanto lo so che ami la mia compagnia-
-Noi invece la conosciamo da più tempo- spiegò Torch.
-E a me non abbraccia mai sta stronza- disse Byron mettendo il broncio.
-Scusami principessa- disse con tono innocente la ragazza, facendo infuriare il biondo.
-SMETTILA DI CHIAMARMI COSÌ!-
-Ups, solo Hera può?-
Il biondo e il castano arrossirono, trucidandola con lo sguardo.
-Ehm... Non per interrompervi ma... Che ne dite se ce ne andiamo?- chiese David, che non vedeva l'ora di uscire.
-Concordo- si aggiunse Jude, seguito poi da Joe. I ragazzi uscirono dalla casa, ma poco dopo ci tornarono di corsa, spaventati. Davanti a loro erano apparsi la strana creatura e la bambola della nottata precedente. La bambola li seguì fino alla porta, prima di chiuderla.

-CHE CAZZO ERANO QUELLE COSE?!- sbottò Martina.
-Ecco perché volevamo andarcene- disse Hera con calma.
-Chi cavolo ha scelto il luogo della vacanza?- chiese Hurley ancora spaventato.
-Non lo sappiamo. Probabilmente l'allenatore Travis. Ma non è questo il problema ora. Il problema è che stiamo ancora qui, per di più in numero maggiore- disse Joe.
-Non ci sono abbastanza stanze- aggiunse David.
-Capitan ovvio- commentò Caleb.
-Oh taci. Come facciamo?- chiese l'azzurro.
-Io sfondo la porta- disse la ragazza andando nuovamente all'ingresso.
-Ci abbiamo già provato- disse Mark, ma la ragazza non lo ascoltò. Tornò poco dopo con un espressione shockata.
-Che è successo?- chiese Hurley.
-L-La porta è... È scomparsa... Ed è meglio che non vediate cosa c'è al suo posto...-
Ovviamente nessuno l'ascoltò, e andarono tutti a controllare. Al posto della porta c'era un mosaico che rappresentava tutti loro morti.
-Torniamo di là, che ne dite?- chiese Byron ridendo istericamente. Tutti annuirono e tornarono in soggiorno.

Vacanza da PauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora