Capitolo 19

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-Byron cazzo! Smettila! Ci metti più ansia tu che questo posto- sbottò Hera. Erano in cantina, era buio pesto e Byron sussultava ad ogni minimo rumore.
-M-Ma H-Hera, q-quel c-coso è q-qui! L-Lo s-sento!-
-Lo senti?- chiese confuso Torch.
-Avete presente quando eravamo tutti da Jordan e Xavier? Che quando siete arrivati noi eravamo già lì?-
-La vostra stanza è ben distante dalla loro. Avreste dovuto essere gli ultimi- ragionò Gazelle.
-Esatto. Poco prima Byron stava tremando e diceva che gli spettri gli parlavano o chessò io. Dopo che sono riuscito a tranquillizzarlo si era addormentato e l'ho messo sul letto. Dopo circa dieci minuti si è svegliato dicendo che qualcosa stava arrivando e mi ha trascinato da loro- spiegò il castano.
-Per questo siete entrati in contemporanea con l'urlo di Jordy- commentò Xavier.
-È q-qui... È qui è qui è qui... S-sta venendo da noi...- sussurrò varie volte il biondo.
-Andate avanti. Vi raggiungiamo tra un attimo- disse Hera e gli altri acconsentirono.
Quando furono soli, il castano aprì le braccia. Byron si fiondò tra esse, facendosi stringere il più possibile.
-Byron calmati. Anche se quel mostro ci fosse, non riuscirebbe a farti niente. Ti proteggerò io. Sempre-
-Ma... Se fa male a Gazelle e Torch? O a Xavier e Jordan? O se fa male a... a te?-
Hera rimase colpito da quelle domande. Dov'era il Byron narcisista ed egocentrico? Che tenesse agli altri, anche se non lo mostrava spesso? Hera lo strinse di più a se.
-Non accadrà. Torch proteggerà Gazelle, Xavier proteggerà Jordan e io proteggerò te e viceversa, no?-
Il biondo annuì, già più tranquillo. Ma poi una domanda gli balenò nella mente.
-Perché mi proteggerai?-
Il castano non rispose. I gesti valgono più delle parole. Si staccò dall'abbraccio e congiunse le sue labbra con quelle di Byron in un casto e dolce bacio. Un bacio contenente mille promesse.

-Si staranno sbaciucchiando- commentò Torch, facendo ridacchiare l'altro rosso.
-Proprio non ci riesci a farti i fatti tuoi tulipano?-
-Taci ghiacciolino-
-Sei incorreggibile-
-Sei snervante-
-Immaturo-
-Vecchiaccio-
-Poppante-
-Decrepito-
-Lattante-
-Cretino-
-Basta!- sbottò Jordan massaggiandosi le tempie -Mi avete fatto venire mal di testa!-
-Scusa Jordy- si scusò subito Gazelle, facendo salire la rabbia e la gelosia in Torch.
-Si si, scusa- disse il tulipano con disinteresse.
-Potresti avere la decenza di scusarti per bene-
-Potresti avere la decenza di non parlare sempre-
-Sei tu che sei un idiota-
-Disse miss perfettina-
Xavier guardò Jordan prima di spigengere Gazelle. Torch, prontamente, lo prese al volo trovandosi ad un palmo di naso dal suo viso. Non si trattenne e lo bacio, ficcando la sua lingua nella bocca dell'altro con prepotenza. Gazelle, dal canto suo, non si oppose minimamente e ricambiò quel bacio passionale che si stavano scambiando. Xavier coprì gli occhi del verde con le mani ridacchiando, mentre esso arrossiva sentendo il contatto con la sua pelle. I due piccioncini vennero interrotti da un colpo di tosse appartenente ad Hera, che era nuovamente con loro insieme a Byron. Si tenevano la mano.
-Ma solo noi siamo belli che single?- si lamentò Xavier, prima che Gazelle, ricambiando il favore di prima, spinse Jordan tra le sue braccia facendoli accidentalmente baciare. Ma Xavier preferì approfittarne, quindi quel bacio dato per errore si allungò più del previsto. Jordan non oppose resistenza, e ricambiò il bacio mettendo le braccia intorno al suo collo, mentre l'altro lo cingeva per i fianchi. Altro colpo di tosse di Hera, e i due si staccarono, entrambi rossi in volto.
-Dicevate?- chiese Byron sorridendo malizioso.
-Tu non eri terrorizzato a morte?- chiese Jordan per cambiare discorso.
-Sì. E il mostro è qui vicino. Ma usciremo tutto quanti vivi perché ci difenderemo a vicenda. Giusto Heeraa~?- cinguettò il biondo abbracciando il suo neo-ragazzo che sospirò.
-Giusto- rispose alzando gli occhi al cielo e cercando di scollarsi di dosso Byron. Uno strano ruggito fece cambiare idea ad Hera che, invece di staccarselo di dosso, lo strinse a se per proteggerlo. Da dietro dei barili di vino uscì quella strana creatura e si avvicinò ai ragazzi che indietreggiarono, finché non rimasero bloccati contro il muro.
-Qualcuno ha qualche idea...?- chiese Byron con voce strozzata. Jordan iniziò a guardarsi intorno, come se stesse cercando qualcosa. Poi il volto gli si illuminò. Salì su uno dei barili lì vicino e prese, da uno scaffale, una corda.
-Gazelle!- chiamò passandogli un'estremità della corda. L'albino dovette capire, perché si lanciò contro il mostro. Jordan fece la stessa cosa, ma dal lato opposto. Iniziarono a girare intorno alla creatura, incontrandosi in due punti opposti. Quando finirono, il mostro era bello che legato. Jordan, anche se titubante, si avvicinò di più ad esso per poter fare un nodo stretto.
-Bravo Jordy! Sei un genio!- esclamò Xavier facendo arrossire il verde. Byron fissava il mostro, nascondendosi dietro ad Hera. C'era qualcosa che solo il biondino percepiva, e non era niente di buono.

Vacanza da PauraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora