-Hur... Ti dispiace se accendo la luce...?-
-Sorella hai davvero così paura?-
-Si. Sono terrorizzata del buio okay?!-
-Ehy calmati. Lo chiedevo perché, se hai proprio così tanto paura, posso abbracciarti durante la notte-
La ragazza si morse il labbro. A chiunque altro che non fosse stato suo fratello o i suoi migliori amici avrebbe già bestemmiato contro... Perché a lui no?
-Va bene- acconsentì dopo attimi di riflessione, sorprendendo il rosa. Si stessero nel divano-letto e Hurley abbracciò la ragazza, che intanto gli dava le spalle.La ragazza cacciò un urlo quando l'acqua ghiacciata venne a contatto con la sua pelle. Hurley si limitò a sobbalzare spaventato. I ragazzi erano tutti davanti a loro, Torch con in mano un secchio.
-BRUTTO TULIPANO FIGLIO DELLA MERDA CHE STRACAZZO TI È SALTATO IN QUELLA TESTA DI CAZZO CHE TI RITROVI?!- urlò Martina con la rabbia negli occhi. Il rosso, evidentemente spaventato, indietreggiò.
-L'idea è stata di Caleb!- si difese.
-Eravate troppo attaccati- si giustificò il castano, e solo in quel momento la ragazza comprese che tutti l'avevano vista abbracciata al surf-maniaco. Arrossì leggermente mentre bestemmiava contro il fratello.
-Caleb, ti rendi conto che tua sorella non ha vestiti di ricambio?- gli fece notare Nathan, mentre la ragazza si levava la maglia e il pantaloncino bagnati, restando in reggiseno e mutande.
-Appunto. Sei un genio- borbottò la ragazza incrociando le braccia al petto. Hurley le stava guardando un po troppo le curve, a parer di Caleb, quindi li castano si levò la maglietta, mettendola alla sorella.
-Sisi ora copriti- commentò mentre glie l'infilava. Jude non potè far a meno di fissargli il corpo. Poi il castano trascinò su la ragazza.
Tornarono poco dopo. Caleb con un'altra maglia, Martina con la maglia del fratello e i suoi boxer come pantaloncini.
-Sei un baka-
-Ma taci-Avevano iniziato nuovamente le ricerche di una via d'uscita, finché Mark, che stava nel soggiorno con Nathan, Martina, David, Joe e Hurley, non urlò. Tutti accorsero da lui, bloccandosi quando videro la bambola di cera armata di ascia. Come facesse a reggerla, non si sapeva.
-Ora mi sono rotto il cazzo. Se proprio ci vuoi far fuori dovresti darci la possibilità di uscire, no? O hai forse paura?! Ti credi forte armandoti più che puoi eh? Sei solo una bambolina cazzo. Non ci... Non mi spaventi- sbottò Caleb facendo un passo avanti. Le luci si spensero un secondo, poi si riaccesero mostrando una scritta in sangue sul muro accanto alla bambola.
Volete provare a uscire?
Ne avrete la possibilità.
Ma se anche solo uno fallirà
Nessuno mai più potrà.
Pronti a sfidare la paura?
Perché è lei, che vi porterà sciagura.
Il giocattolo lasciò cadere l'ascia, poi alzò le mani e l'oscurità avvolse tutti quanti.Uno schiaffo fu il motivo che fece svegliare David. Aprì gli- l'occhio. Stava steso a terra con un Caleb piegato su di lui a guardarlo.
-Ce l'hai fatta a svegliarti. Ero sul punto di abbandonarti qui- disse il castano alzandosi. David si mise a sedere, guardandosi intorno. Lui e Caleb erano in una stanza bianca, da soli.
-Dove siamo?-
-Pensi davvero che io lo sappia?-
-Uff. Sei utile come un...- iniziò l'azzurro ma si bloccò quando vide qualcosa dietro al punk. Il ragazzo si girò e rimase impietrito. Jude e Joe si stavano baciando, o meglio, limonando. Sembravano essere sul punto di scopare. Caleb iniziò a borbottare una serie di 'no' indietreggiando.
-C-Caleb... N-Non è reale...- balbettò David, anche se era sul punto di piangere.
-G-Giusto... Le paure... Le paure saranno la nostra sciagura...-
-Quindi che facciamo...?-
Caleb ci rifletté un po, prima di fare una faccia disgustata.
-Che c'è?-
-Dobbiamo dimostrare di non aver paura...-
-E...?-
Caleb non rispose. Lo baciò. Poi la stanza si dissolse.Jude non capiva dove fosse. Joe, d'altro canto, non era più utile.
-Che palle non sapere che cazzo fare...-
Jude non disse niente, continuò a guardarsi intorno. Poco dopo, nella stanza, apparirono Caleb e David che si staccarono da un bacio. Il rasta e l'arancio li fissavano sconcertati.
-ERA QUESTO IL MODO DI DIMOSTRARE DI NON AVER PAURA CHE JUDE E JOE CI TRADISSERO?!- sbottò l'azzurro mentre il castano, con un braccio, tentava in vano di pulirsi la bocca.
-Come se a me fosse piaciuto eh- borbottò disgustato. Poi si resero conto dei loro fidanzati che li fissavano a bocca aperta.
-Oh fanculo non ci sto capendo un cazzo. Un'altra illusione?- chiese David a Caleb, che scosse la testa.
-V-Voi... Cioè... Vi stavate...- balbettò Joe infuriato.
-Purtroppo sì...- disse sconsolato Caleb.
-Perché?- chiese Jude cercando di essere razionale e di non saltare addosso al suo migliore amico per picchiarlo.
-Ah beh, voi lo stavate facendo per primi- disse David alterato.
-Idiota, erano delle illusioni. La paura, ricordi?-
-Ci spiegate?!- chiese Joe.
-Stavamo in una stanza bianca e poco distanti da noi c'erano delle vostre copie che limonavano e probabilmente avrebbero scopato a breve- disse schietto il castano, tenendo i pugni serrati.
-Che?!- chiesero in coro Jude e l'arancio guardandosi, prima di distogliere lo sguardo leggermente disgustati.
-Di conseguenza dovevamo dimostrare di... Non aver paura(?), e non credo ci fosse altro modo che baciare il pinguinomane. Ora che ho spiegato...- finì Caleb, prima di avvicinarsi a Jude e baciarlo.
-Ora va meglio- commentò poi, quando si staccò dal rasta.
-A me lo dai un bacio?- chiese David al suo ragazzo.
-No-
-Ma...-
L'azzurro c'era rimasto seriamente male, ma poi si ritrovò le labbra di Joe sulle sue. Iniziarono a limonare pesantemente, davanti ad un Caleb divertito e ad un Jude imbatazzato e a disagio.
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Vacanza da Paura
FanfictionL'Inazuma ha vinto il FFI. Travis, dopo aver parlato con le managers, decide di premiare i ragazzi mandandoli in vacanza. Ovviamente i ragazzi inviteranno anche altri amici. Ma nessuno si sarebbe mai immaginato che durante questa apparentemente tran...