[Capitolo 7]

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Wanda's POV

Mi trovavo sul letto da circa mezz'ora e non sapevo che fare, Peter era occupato a studiare biologia, mentre zia May stava ancora cucinando il dolce, a quanto mi ha detto Peter, sua zia amava un sacco fare i dolci, soprattutto per eventi importanti.

Sbuffai e mi misi a sedere guardando il moro chinato sulla scrivania, ero curiosa di sapere cosa stesse studiando di biologia, così decisi di scendere dal mio letto angusto e andai da lui.

<<Che studi di cosi interessante mh?>> chiesi mettendo le braccia dietro la schiena e accennai un sorriso, Peter si voltò e mi ritrovai il suo viso a due centimetri dal mio, potevo sentire il suo respiro solleticarmi le narici, la cosa mi dava fastidio.

<<Uhm... L'organismo vivente, sia vegetale che animale>> disse lui con tono imbarazzato, lo guardai per un momento poi annuii, sembrava una noia mortale, il bello è che sarebbe toccato anche a me studiare certe cose.

<<Ti stai annoiando vero?>> disse lui rigirandosi sulla sedia a rotelle, feci cenno di si con il capo e dondolai sui piedi come una bambina piccola, il moro emise un sospiro, passò lo sguardo dal libro a me, lo fece per qualche secondo poi tornò con la testa su di esso.

<<Facciamo cosi, finisco di studiare questo paragrafo e poi andiamo al Central Park, come ti avevo promesso, va bene?>> sorrisi appena ed annuii, mi avvicinai all'armadio, di certo non potevo andare in giro con una giacca rossa fino alle ginocchia, guanti in pelle del medesimo colore, un corpetto stretto che faceva risaltare il mio seno prosperoso, e degli stivali in pelle rossa fino al polpaccio, di sicuro mi avrebbero scambiato per una di quelle donne in strada che girano la sera e salgono su macchine di tizi sconosciuti per fare cose strane, o magari per una di quelle cosplayer che ho visto su internet.

Lo aprii e lo osservai per lunghi minuti, alla fine optai per una maglietta rossa a maniche lunghe, i jeans lasciai quelli che avevo in dosso, presi un paio di scarpe da ginnastica nere e un cappello del medesimo colore, di sicuro questa è tutta opera di Stark, non avevo mai avuto tanta roba da vestire.

Presi le mie cose e mi diressi in bagno, feci una doccia veloce, uscita presi un asciugamano e me lo misi attorno al corpo coprendo bene ogni parte di esso, mi asciugai i capelli guardandomi allo specchio, sembravo una morta, gli occhi grandi verdi erano spenti, le occhiaie erano presenti sul mio volto come se mi avessero dato dei pugni, il che era normale, dato che ogni notte piangevo per la morte di mio fratello, quindi le occhiaie erano costantemente presenti sul mio volto, sentii gli occhi pizzicare, cacciai indietro le lacrime e mi poggiai con i palmi sul lavandino freddo, fissai il mio riflesso e strinsi le labbra, non potevano vincere le mie emozioni, non potevano farmi stare male, ad un certo punto sentii le mani calde, vidi i miei occhi diventare di colore rosso scarlatto, fissavo ancora la mia immagine ferma ma diversa, stavo stringendo forte il lavandino, tanto che avevo paura di spaccarlo, tolsi le mani da esso e guardai le mie mani, il potere era pronto ad uscire e combinare danni, ma non volevo farlo, sentii qualcosa vibrare, alzai lo sguardo di nuovo sullo specchio e questo si ruppe, mi coprii il volto con le braccia, sentii le schegge trafiggermi la pelle, quando tutti i pezzi caddero rivolsi il mio sguardo a terra, bene sette anni di sfiga, di nuovo, questo era il sesto specchio che rompevo.

<<Che succede?>> dissero zia May e Peter urlando, sbarrai gli occhi e guardai la porta chiusa, e ora che mi invento? Non tanto per Peter ma per May, la gola era secca, aprii la bocca ma poi la richiusi, sembrava avessi commesso un crimine ma, alla fine avevo solo rotto uno specchio.

"E precisiamo il sesto cara"

Ecco ora ci voleva anche la mia coscienza a rompere le scatole, la porta si aprii di botto, mi ritrovai di fronte una May spaventata, mi guardò poi posò il suo sguardo a terra, ora caccierà un urlo ne sono sicura, e invece no, alzò di nuovo la testa lentamente e vidi i suoi occhi preoccupati.

<<Che cosa è successo cara?>> disse lei con tono preoccupato, io ero rimasta immobile, con le braccia lungo i fianchi e lo sguardo terrorizzato, poco dopo sbucò Peter, lo vidi arrossire e si mise una mano sugli occhi, nonostante io avessi l'asciugamano addosso.

<<Io... Uhm... Sono scivolata uscendo dalla doccia, ho cercato di tenermi al lavandino e per sbaglio ho colpito lo specchio con il braccio, e mi sono tagliata per proteggermi dalle schegge di vetro>> era la prima cosa che mi venne in mente da dire e sembrava anche realistica come bugia, feci vedere le braccia a May dato che Peter teneva ancora le mani sugli occhi, la donna si mise le mani alla bocca, disse a Peter di prendere la scopa e di levare tutti i vetri, mentre May mi disse di passare piano piano tra essi, feci come richiesto e mi trovai fuori da quel bagno, la mora mi disse di sedermi sul divano e che fra poco sarebbe tornata a medicarmi, andai in salone e mi sedetti sul divano e fissai lo schermo spento della TV.

"Complimenti Wanda, davvero complimenti, non sei riuscita a controllare i tuoi poteri, di nuovo, causando danni, specialmente a te stessa, forse ti conviene davvero scappare in Messico se non vuoi più fare casini e ferire qualcuno, e non dico solo a te, ma anche altre persone"

Forse la mia coscienza non aveva tutti i torti, ma non potevo di certo tirarmi indietro, e non lo avrei fatto, preferivo combattere piuttosto che scappare, anche se delle volte scappare è la soluzione migliore, ho fatto una promessa al signor Stark e la voglio mantenere, questi quel che costi.

Scarlet Witch [Marvel] ❪✓❫ [Wattys2019]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora