[Capitolo 2]

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Finita la colazione, andai con passo titubante verso il laboratorio di Tony.

Ogni volta che dovevamo affrontare degli argomenti importanti mi portava sempre li.

Arrivata davanti alla porta esitai un istante, le mie mani iniziarono a tremare, il mio sguardo rimase fisso sulla porta, come se aspettassi che questa si aprisse da sola, cosi dato che il mio corpo era immobile, decisi di aprirla con i poteri telecinetici.

Quando l'aprii trovai Tony che si stava allenando, lo guardai strano rimanendo sempre sulla soglia della porta.

<<Ciao Wanda!>> disse il moro alzandosi in piedi di scatto e si voltò verso di me, mi limitai a sorridere. Tony stirò le braccia in aria e mi fece cenno di entrare, avanzai di un passo e finalmente misi piede nel laboratorio.

<<Ciao Tony, Pepper mi ha detto che devi parlarmi del progetto e di un'altra cosa, ho fatto qualcosa che non va? Vuoi fare degli esperimenti su di me con Bruce? Oppure... >> ma mi interruppe, mi zittii con un semplice gesto del dito e chiuse gli occhi scuotendo la testa.

<<Prima di tutto non ho parlato, e poi non ho intenzione, per il momento, di fare degli esperimenti su di te, forse più avanti, ma solo per testare le tue capacità>> disse semplicemente mentre si andava a sedere sullo sgabello davanti al bancone delle provette.

Tirai un sospiro di sollievo, ma chissà cosa doveva dirmi riguardo al progetto e all'altra cosa misteriosa, spero di non dover affrontare un'altra missione come la Civil War perché altrimenti mi rifiuto.

Mi sedetti sullo sgabello accanto a lui e iniziai a fissare le provette, nella stanza si sentivano solo i rumori dei nostri respiri, a quanto pare tutti e due eravamo a corto di parole, strano da parte di Tony, non è da lui.

<<Allora, hai dormito bene stanotte?>> disse dopo un lungo silenzio, mi voltai lentamente inarcando un sopracciglio, volevo capire se era serio o meno.

<<Uhm... È una domanda seria o stai scherzando?>>

<<Ti sembra che stia scherzando?>> si voltò verso di me con il suo solito sguardo freddo, okay faceva sul serio, mi morsi il labbro inferiore e riportai lo sguardo sulle provette.

<<No, non ho dormito bene, ho fatto un incubo>> dissi stringendo le mani tra loro, sentivo il potere scorrere nelle mie vene, ero tesa.

<<Che genere di incubo?>> chiese lui con fare curioso.

<<H-ho sognato Pietro, lui era in piedi davanti a me, era vivo stava bene e poi... Poi...>> dissi con le lacrime agli occhi.

<<Poi?>> mi incitò a continuare.

<<L'ho abbracciato, ma quando mi sono staccata avevo le mani piene del suo sangue e lui aveva i buchi nel petto... Mi ha detto perché che non l'ho salvato... E poi mi sono svegliata...>> dissi e vidi il fascio di luce rossa circondare le mie mani, Tony non disse niente, si limitò a fissarmi.

<<Ti senti in colpa per la sua morte? Dopo tutto questo tempo?>>

<<Sempre>> dissi voltandomi verso di lui con le lacrime agli occhi, il moro mi poggiò una mano sulla spalla e fece un lieve sorriso, o almeno mi sembrava.

<<È per questo che ti voglio aiutare Wanda, per poter controllare a pieno i tuoi stati d'animo e i tuoi poteri, e anche per avere qualcuno con cui parlare>> disse con uno strano tono dolce che non era da Tony Stark.

<<Grazie del tuo supporto Tony>> dissi sorridendo lievemente, mi diede una pacca sulla spalla e si alzò dallo sgabello e iniziò a parlarmi del progetto, dice ci saranno dei giorni stabiliti in cui mi dovrò allenare sul controllare le emozioni, sulla palestra per potermi sfogare senza usare i poteri, cosa che sarà difficile, e poi ha accennato il fatto del "Progetto Scuola".

<<Progetto Scuola?>> dissi curiosa, Tony sorrise beffardo, odiavo quel sorriso.

<<Si esatto, ti ho segnato alla stessa scuola di Peter, lui ti farà da mentore>>

Non credetti alle mie orecchie, dovrò andare a scuola? Vedere gente? Conoscere gente? E se non mi volessero? Se non mi facessi degli amici? Ma soprattutto Peter lo sapeva? E soprattutto avrebbe voluto avere a che fare con me?

<<Sono sicuro che ora ti starai facendo mille domande>> disse mettendosi a braccia conserte.

<<Pensi bene Tony, io a scuola? Con tutta quella gente? Lo sai che ancora non controllo bene i miei poteri, stanotte per fortuna non ho spaccato la stanza nel sonno, ma altre volte è successo che l'ho quasi sfasciata!>> dissi con tono alterato.

<<Per questo faremo il progetto, così da poter controllare le tue emozioni, senza spaccare qualcosa>>

<<Si ma, Peter lo sa? E soprattutto vorrà? Non siamo proprio amici noi due!>>

<<Peter ancora non lo sa, lo convocherò oggi pomeriggio e parleremo tutti e tre di questo progetto, non temere cara, Tony Stark ha sempre un piano>> disse mentre armeggiava con qualche provetta, abbassai lo sguardo sulle mie ginocchia e sospirai.

<<E sia>> risposi semplicemente. Tony chiamò Friday, era l'intelligenza artificiale che controllava la Stark Tower, adoravo quella voce robotica femminile, gli chiese di mandare un messaggio al signorino Parker, "signorino" che nomignolo buffo, buffissimo direi, poi Tony mi congedò, lo salutai e uscii dal laboratorio con una strana sensazione in corpo.

"Spero che Peter accetti questo incarico, sarebbe davvero un ottimo amico per me, anche se a parole non lo ammetterei mai dato come sono fatta, se accettasse, devo riuscire davvero a controllare le mie emozioni, e voglio che in questo mia dia una mano anche Peter, si vede che è un ragazzo paziente e dolce, e come supereroe è adorabile, oddio ho detto davvero adorabile? Basta farsi questi pensieri su Peter e vediamo che succederà oggi pomeriggio punto."

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