Capitolo 26

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"V-voi... Voi state insieme?"

Jackson e Mark si guardarono un momento, completamente nel panico ma non lo dettero a vedere.

Jackson pregò che fosse Mark a parlare perché sicuramente avrebbe avuto un'idea migliore della sua e soprattutto sarebbe stato più credibile.

Ma Mark stette zitto, mentre ChoHee continuava a fissarli incredula.

"Sto aspettando una risposta. Ma chi tace accon-"

"No, non stiamo insieme. È normale per due amici-fratellastri avere foto del genere" la interruppe Jackson prima che potesse finire la sua frase "E poi, dovresti farti gli affari tuoi cuginetta cara. Sai, c'è un proverbio che dice che chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni."

Mark guardò Jackson e poi guardò ChoHee "Jackson ha ragione, ti avevamo detto di non entrare nella sua stanza, perché sei entrata?" chiese calmo.

"Perché ho sempre avuto il sospetto che Jackson fosse innamorato di te e stavo cercando delle prove per incastrarlo e magari dirlo alla zia. Mark tu mi piaci tanto e so per certo che tu non sei sull'altra sponda.." disse ChoHee parlando quasi come se Jackson non fosse presente "..infondo chi mai vorrebbe uno come Jackson? Antipatico, stupido, stronzo, basso, tozzo e-"

"Basta ChoHee. Smettila di dire così, che non è vero. Jackson non è affatto come lo stai descrivendo tu." la interruppe Mark e Jackson lo guardò con gli occhi leggermente velati.

Probabilmente ci era rimasto male, poiché sua cugina lo aveva esattamente descritto come quando lo prendevano in giro dodici anni prima, in orfanotrofio.

"E tu come lo sai? Lo conosci da soli due mesi. Dieci anni fa è arrivato nella mia famiglia... e ha ben visto di rovinarla." disse lei guardando male Jackson che aveva posato lo sguardo sul pavimento mentre gli occhi si riempivano di lacrime, ma cercò in ogni modo di nasconderle.

Non voleva darle ciò che voleva. Doveva combatterla... e magari sconfiggerla.

"Basta così. Esci di qui." disse poi Mark con tono determinato e severo, osservando Jackson al suo fianco che respirava con leggeri spasmi.

ChoHee non disse niente e se ne andò, Mark prese la chiave che era all'esterno e serrò la porta, poi si girò verso Jackson che nel frattempo si era avvicinato al letto e si era seduto, osservando sempre il pavimento.

"Jack.."

"Mark, ha ragione. ChoHee ha ragione" disse lui lasciando cadere le lacrime lungo le sue guance e tirando su col naso "Il mio patrigno è morto dopo che io sono stato adottato, mia madre ha smesso di vedere sua sorella per potermi accudire.. è tutta colpa mia.." disse.

Mark si avvicinò a lui e si abbassò per arrivare a guardare il suo viso accaldato e arrossato a causa delle lacrime che scendevano copiose su di esso.

"Non dire così, ti prego. Non è vero. Tu non hai fatto niente, Dorine ti ama e adottarti per lei è stata una delle cose più belle. Jack.. lei è sterile, non può avere figli. Ed è per questo che ti ha adottato." disse accarezzandogli il volto e asciugandogli le lacrime. "Non ascoltare quello che ti ha detto tua cugina. Non è affatto vero"

"Però ha detto-"

"Non ha detto niente Jack. Qualsiasi cosa abbia detto su di te, prima, ha sparato una miriade di cazzate." disse calmo e gli baciò la guancia. "Ti prego smettila di piangere"

Jackson annuì e si asciugò le lacrime con il torso della mano, poi guardò Mark sorridendo leggermente.

"Mark.. tu vuoi sul serio stare con me?" chiese ad un certo punto.

Mark lo guardò confuso, ma poi si ricordò quello che ChoHee aveva detto poco prima e sospirò.

"Jackson non dare ascolto a ciò che ha detto, okay? Ti amo e voglio stare con te, se non ti avessi voluto, neanche due anni fa avrei accettato di uscire con te, non trovi?"

Jackson annuì con un sorriso "Hai ragione "Ma ora... non ti senti costretto? Dopo quello che è successo... sai, al matrimonio, dopo..."

Mark scosse la testa "No. Jackson voglio stare con te perché lo voglio, non perché mi sento obbligato. E ti giuro che appena la cosa si farà ancora più seria, perché succederà... lo diremo ai nostri genitori o chi per loro."

Jackson sorrise in mezzo a tutte quelle lacrime "Ti amo da morire, Markie.." e lo abbracciò, buttandosi praticamente su di lui e cadendogli sulle gambe.

"Perché ci siamo lasciati?" chiese con il viso nell'incavo del suo collo, il più piccolo.

"Perché probabilmente la nostra storia non era molto seria.. ci basavamo più sul divertimento..." inizio Mark.

"E sul sesso." lo interruppe Jackson.

"Sì" ridacchiò "Anche su quello. E non ci importava molto di creare un qualcosa di serio. Probabilmente ci siamo lasciati quando abbiamo visto che stava iniziando a diventare seria, la nostra relazione.."  fece una pausa nella quale guardò il suo ragazzo in viso "Ma adesso è diverso. Perché io ho capito che voglio passare il resto della mia vita con te"

Jackson lo baciò e l'altro ricambiò, si baciarono a lungo e poi si abbracciarono di nuovo.

Rimasero abbracciati in quella posizione per minuti interi, senza curarsi minimamente del fatto che probabilmente ChoHee era rimasta fuori dalla porta.

E probabilmente aveva sentito tutto.

AGGIORNAMENTO STRAORDINARIO AMATEMI.

PRIMA DI TUTTO:

Questo capitolo è il mio preferito. LO AMO. È pieno di fluff e i markson sono troppo fluffosi~

POI.

RAGA NON POTETE CAPIRE. STO PIANGENDO. E ADESSO VI DICO PERCHÉ:

CIOÈ. SONO FELICISSIMA NON POTETE CAPIRE LA GIOIA 😍😍😍

Stepbrother {Markson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora