Capitolo 15

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Il volo era stato posticipato di tre ore, l'aereo era in manutenzione a causa di un guasto alla ventola dell'ala sinistra e quindi il volo per Seoul era stato cancellato.

Avrebbero preso il volo che arrivava da Roma, fermarsi a Praga, prendere la coincidenza nell'aeroporto della capitale Ceca e finalmente sarebbero tornati a Seoul.

Il viaggio sarebbe durato poco meno di un giorno.

Da New York a Praga ci volevano circa dieci ore di aereo. Ci sarebbe stato uno stacco di quattro ore fra un aereo e un altro e da Praga a Seoul ci sarebbero state otto ore.

A causa di questo fatto (ma non solo) Mark era abbastanza irrequieto, così come Jackson.

Quando si erano svegliati, si erano resi conto di ciò che effettivamente era successo quella notte, ma non dissero niente, non si parlarono per tutta la mattinata, fino a quel momento.

"Quindi.. quando partirete per il viaggio di nozze?" chiese Mark al padre e a Dorine che erano seduti di fronte a lui e Jackson al tavolo di un bar per mangiare prima dell'arrivo dell'aereo.

"Beh caro, contando che probabilmente torneremo a Seoul domani, probabilmente partiremo proprio domani" disse Raymond osservando il figlio.

Non lo aveva mai visto così teso, ma decise di non chiedergli niente. Mark sapeva essere molto schivo quando voleva e l'ultima cosa che Raymond voleva accadesse era far alterare il figlio.

"Quanto starete, quindi? Avevate contato un mese e partite con due giorni di ritardo.. non è che faranno storie?" domandò Jackson.

"No tesoro, tranquillo. Abbiamo chiamato stamattina appena ci hanno avvertito dell'annullamento del volo, quindi ci hanno detto di non preoccuparci. Abbiamo posticipato la prenotazione di due giorni" rispose lei, osservando il figlio che esattamente come Mark era molto teso.

Jackson annuì e Mark imitò il suo gesto.

L'aereo per Praga decollò con una mezz'ora di ritardo e Mark era ancora più nervoso, si era seduto vicino a Jackson come all'andata ma continuavano a non parlarsi.

Prese il cellulare e controllò le varie notifiche che erano arrivate durante il decollo.

C'erano varie notifiche instagram tra cui messaggi in direct, like a nuove foto postate durante il periodo a New York e post recenti dei suoi artisti preferiti.

Controllò poi WhatsApp: aveva diversi messaggi, ma premette l'icona del contatto di Jaebum.

Markino~ Jinyoung e
Youngjae mi hanno detto
che il vostro volo è in
ritardo...

Tornerete domani?

Mark rispose

Già.. torneremo
domani notte. Abbiamo
la coincidenza a Praga.

Ah capisco...
Novità?

Nessuna..

Tu mio caro non
sai per niente mentire.
Riesco a capire che menti
anche tramite messaggio...

Cos'hai fatto?

...beh ecco. Potrei
aver commesso un
piccolo peccato.

Ecco infatti.
Che cos'hai combinato?

Niente di che.. potrei
solamente aver scopato
con Jackson durante la
notte del matrimonio dei
nostri genitori.

E ora non ci parliamo
da quando ci
siamo svegliati.

COSA CAZZO
AVETE FATTO?

MARK DICO IO
MA SEI IMPAZZITO?

TI SEI FATTO
SCOPARE DAL
TUO FRATELLASTRO!

MA NON POTEVATE
FARLO PRIMA
DEL MATRIMONIO?

Mark non rispose ai messaggi di Jaebum. Non era in vena di ricevere prediche, anche se in realtà aveva ragione.

Cosa gli era saltato in mente?

MARK TUAN YIEN.

RISPONDI AI MESSAGGI,
SONO SOLO PREOCCUPATO
PER TE.

Jaebum datti una calmata.
Ti prego. So cavarmela. E non
riaccadrà, tranquillo.

Mark mise via il telefono e guardò fuori dal finestrino sospirando leggermente, dando poi una piccola occhiata a Jackson che aveva le cuffie e parlottava con una certa Kylie.

"Probabilmente è la sua amica dell'andata*.." pensò portando le cuffie alle orecchie e iniziando ad ascoltare la musica. "Ma poi... a me che interessa? Niente." si disse infine chiudendo gli occhi.

"Kylie ti ho detto di smetterla. Hai leggermente rotto le scatoline. Io ho imparato ad apprezzarti, ma quando fai così ti odio" sibilò Jackson fra i denti, stando bene attendo a non farsi sentire da Mark.

"Jackson ma ti rendi conto? Avete fottutamente scopato il giorno del matrimonio dei vostri genitori. Eravate già fratelli, Dio!" disse lei esasperata, con le mani nei capelli.

Jackson sbuffò e appoggiò il mento sul palmo della mano, con il gomito poggiato sul bracciolo della poltrona "Zitta. Lo so. Smettila di ricordarmelo, fa male. Probabilmente me ne sono approfittato."

"Leva il probabilmente, mio caro"

"Kylie ho detto: stai zitta."

Mark aprì un occhio "Stanno litigando?" si chiese. E involontariamente sul suo volto apparve un piccolo sorriso, che però si tolse subito.

Lui non poteva, doveva frenare i suoi istinti, prendere come esempio ciò che era successo quella notte. Ed evitarlo.

Sono stupida OMMIODDIO ho messo l'asterisco e poi non ho spiegato ahah "l'amica dell'andata" è quella con cui Jackson parlava uno o due capitoli fa

Questo angolo durerà poco perché la sera non so scrivere.

Okay, da questo capitolo inizierà il degrado e il decadimento dell'amicizia/relazione/ciò che volete voi che c'è fra Mark e Jackson.

Ma non odiatemi, pls. Infondo... HO SOLO ROTTO LA MIA ULTIMATE SHIP, NIENTE DI CHE SU😭😭

Con ciò vi saluto♥️♥️

Stepbrother {Markson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora