Avevano fatto ritorno all'hotel da circa mezz'ora quando Jackson si buttò sul letto con la faccia nel cuscino e aveva sospirato pesantemente, poi si alzò a sedere sul letto e iniziò a osservare i movimenti di Mark mentre si metteva il pigiama.
Erano circa l'una di notte e probabilmente i genitori di Mark e Jackson erano già tornati dalla loro passeggiata serale.
"Sei bellissimo" pensò ad alta voce e subito se ne accorse, infatti arrossì e si tappò la bocca sperando che Mark non lo avesse sentito.
Speranze invane, ovviamente.
"Grazie" sorrise il più grande infilandosi la maglietta del pigiama "È buffo come delle parole così semplici ti imbarazzino, fino a un anno fa tranquillamente me le dicevi. È normale fare apprezzamenti su una persona" ragionò.
Jackson rise e scosse la testa "No. Ho detto che sei bellissimo perché 'Cazzo, sei talmente da stupro che ti sbatterei al muro e ti scoperei forte' era troppo lungo e diretto" affermò serio.
Mark stette zitto e poi sospirò sedendosi sul letto e passandosi una mano fra i capelli "Jackson-"
Jackson lo interruppe "Lo so. Non me lo ripetere ti prego. So che siamo qui perché i nostri genitori si sposano"
"Mi dispiace"
Si misero sotto le coperte per andare a dormire, ma nessuno dei due riusciva a prendere sonno.
"Sophia" disse Jackson improvvisamente, osservando il soffitto nel buio di quella stanza.
"Cosa?" chiese Mark, cercando il suo viso senza, ovviamente, vederlo.
"Mia madre, si chiamava Sophia." disse "E quando avevo cinque anni mi ha abbandonato alle porte di un orfanotrofio con la scusa dell'andare a lavoro. Un anno dopo sono stato adottato da Dorine e suo marito. Quattro anni dopo lui è morto. Aveva un tumore." spiegò e accese la luce della lampadina che era poggiata sul comodino vicino al suo letto, sedendosi e così facendo, fece sedere anche Mark.
"Ti ricordi com'era fatta?" chiese lui osservandolo da quei due metri di distanza che avrebbe tanto voluto colmare, ma non poteva.
Jackson annuì.
"La ricordo vagamente. Era bella. Aveva i capelli lunghi, la pelle sempre chiara e gli occhi piccoli e scuri. Come i miei." rispose "Non ricordo altro. So che aveva sempre un sorriso triste, ma non ne sapevo il perché. Quando mi lasciò in orfanotrofio sentii per un momento il vuoto. Sentii che non sarebbe tornata, quel posto era troppo pieno di bambini e ragazzetti di quindici anni per essere la casa di un'amica d'infanzia. E ti giuro, Mark, che è stato bruttissimo."
Mark lo guardò un momento e deglutí, sentendo la voce tremare "Che.. che cosa ti facevano in orfanotrofio?"
Jackson non rispose e quindi il maggiore si alzò e lo raggiunse, sedendosi sul letto e accarezzandogli i capelli. "Puoi parlarne con me, lo sai. Puoi sfogarti e piangere."
Jackson lo guardò "Non è quello che è successo orfanotrofio che è brutto. È ciò che è successo dopo" disse con un fil di voce.
"Parla." gli disse solo Mark, notando le lacrime che si raggruppavano ai lati dei suoi occhi.
"Beh.. io ero molto piccolo allora, ero basso-come se adesso non lo fossi-" ridacchiò "E diciamo che ero preso di mira un po' da tutti. Ero quello nuovo, dopotutto. E anche quello ingenuo, perché quando uno di loro mi ha chiesto cosa fosse successo ai miei genitori io risposi 'mio padre ha abbandonato mia madre quando è rimasta incinta e mia madre è andata a fare la spesa, tra un paio di ore torna!' e loro ridevano, dicendomi che ero stupido e che non sarebbe tornata." disse guardando il vuoto e sorridendo amaramente. "Mia madre mi mancava terribilmente e quando i bambini più grandi mi prendevano in giro a causa del mio aspetto fisico e del mio carattere, allora ingenuo e stupido, io scappavo in camera e piangevo stringendo un cuscino. Facevo finta fosse mia madre e attendevo il suo ritorno. Invano ovviamente." si asciugò una lacrima "Ma poi... è arrivata Dorine ed è stata una delle cose che ha migliorato la mia vita."
Mark sorrise, con le lacrime agli occhi "Si vede che le vuoi bene"
Jackson annuì "Dorine mi ha sempre motivato. A sei anni mi aveva adottato e avevo conosciuto il mio patrigno. Non avevo fin da subito accettato la mia adozione. In un angolo del mio cuore stavo sperando che mia madre tornasse." sorrise.
"E.. che cosa avete fatto dalla tua adozione fino ad ora?" chiese Mark.
Jackson sorrise di nuovo "Inizialmente non mi fidavo molto di loro, ma poi ho iniziato ad affezionarmi. Dorine era sempre dolce con me e ho iniziato a chiamarla 'mamma' molto presto. Mio padre mi portava in palestra ogni giorno dopo scuola dopo che gli ho detto che in orfanotrofio mi prendevano in giro. Ed è per quello che ora sono così in forma" affermò.
Mark sorrise, gli piaceva come Jackson parlava di sé in modo così disinvolto. Gli sembrava un deja-vu. Sul letto a parlare, forse di altro, guardandosi negli occhi e scambiandosi opinioni.
Ma sapeva per certo che la fine di quella conversazione sarebbe stata diversa.
"Quando mio padre è morto avevo dieci anni, mia madre era sempre giù e in ogni modo facevo in modo che lei sorridesse. Una volta l'ho portata a Pechino e fu l'unica volta, oltre a questa, che sorrise veramente. Per quanto riguarda me, l'ho presa male fino a un certo punto, poi ci sono passato sopra e ho cercato di mandare avanti me e la mamma in quel periodo. Dopo circa tre anni mia mamma si è ripresa e anni dopo è arrivata la seconda cosa che mi ha reso il ragazzo più felice del mondo"
Mark lo guardò confuso.
"Tu, Mark." gli rispose Jackson con naturalezza. "E ti giuro, che se potessimo tornare indietro non rifarei l'errore di lasciarti andare" ammise. "Però so ciò che mi risponderai. 'Fra due giorni si sposano' lo so, ma non posso fare a meno che pensarlo"
Mark gli sorrise leggermente e si avvicinò a lui, accarezzandogli i capelli delicatamente e scendendo poi al viso.
"Tranquillo, è tutto okay" disse, sospirò e si alzò "Meglio andare a dormire, domani sarà una giornata molto intensa." e andò sul suo letto, mettendosi sotto le coperte.
Jackson fece lo stesso e si girò con il viso verso il muro, pensando al fatto che nel suo piccolo avrebbe voluto che quella serata finisse diversamente: magari conun bacio.
O magari anche altro.
Insieme a Mark.
E Mark.. beh, Mark pensò lo stesso.
DUNQUE.
Abbiamo scoperto il passato di Jackson!! E questa cosa incrementerà ancor di più il rapporto tra lui e Mark.
Gli angoli autrice stanno iniziando ad affievolirsi lentamente ma.. OGGI GLI STRAY KIDS E' USCITO L'EPISODIO DI AFTER SCHOOL CLUB CON GLI STRAY KIDS E CIOE' E' BELLISSIMO ODDIOOO!!
Stannate gli Stray Kids? Bias? Canzone preferita?
Lo avete visto l'episodio di ASC?
Boh non so più che dirvi... CIAOYUU!
STAI LEGGENDO
Stepbrother {Markson}
Fanfiction"Jackson, la mamma si sposa" Dove Jackson, orfano di padre, si ritroverà a vivere in un'altra famiglia, con un nuovo fratello che lui non accetta ancor prima di conoscere. [IN REVISIONE]