Capitolo 30

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Durante i giorni seguenti da quella notte non successe niente di che: ChoHee era tornata a Berlino e non si era più fatta sentire, i genitori di Jackson e Mark lavoravano e i due ragazzi erano spesso a scuola o fuori con gli amici, Kylie appariva sempre di rado, forse perché Jackson a quel punto della sua vita non ne aveva più bisogno, e la relazione che legava i due ragazzi andava avanti molto rigogliosamente e passionalmente.

Però era passato un po' di tempo da quello che si poteva definire “il mese dell'oro”, perché era appena arrivato maggio e l'esame finale che Mark avrebbe dovuto tenere era alle porte e il ragazzo era molto teso, passava tutte le sue giornate sui libri e Jackson si stava preoccupando leggermente per lui.

Avrebbe rischiato il collasso nervoso, probabilmente.

Tra l'altro Raymond aveva assunto un comportamento diverso nei confronti del figlio e del figliastro, senza dare molto a vedere i suoi dubbi: la verità era che sospettava qualcosa fin da quando ChoHee era andata via.

Quella era una domenica mattina di metà maggio e fuori faceva caldissimo, Mark era in camera sua che stava studiando con le finestre spalancate e la porta chiusa e Jackson era steso sul suo letto vicino a lui che lo osservava in completo silenzio.

"Amore dovresti prenderti una pausa.. è dalle sette di stamattina che studi. E ora sono le.." controllò l'orario sulla sveglia poggiata sul comodino di Mark "..e ora sono le undici. Continuando così ti sentirai male"

Mark tolse lo sguardo dal suo libro e lo posò su Jackson "Lo so, ma non posso permettermi una pausa, Jack." gli disse.

Jackson si alzò dal letto e si mise alle sue spalle, massaggiandogliele lentamente e abbassandosi per posargli un leggero bacio sul collo.

"Ieri hai studiato tutto il giorno, da quando siamo tornati da scuola. Fuori fa caldissimo, dovresti uscire un po'. Magari fare una passeggiata o andare al mare. Anche solo per mezz'ora, giusto per prendere aria e per rilassarti. Pensa che dopo riuscirai a studiare meglio" gli disse piano e Mark sospirò.

"Jack.. non lo so.." insistette Mark "Ho gli esami".

"Lo so che hai gli esami, altrimenti non sarei stato qui a dirti di rilassarti. Mark tu sei un genio, i libri non meritano tutta la tua giornata. Hai una vita, non ci sono solo gli esami finali."

Mark lo guardò un momento "E va bene. Facciamo così allora, studio fino all'ora di pranzo e poi usciamo nel pomeriggio"

Jackson sorrise "Va bene" e lo baciò a stampo "Vado ad aiutare mamma a cucinare" gli disse prima di uscire dalla stanza.

Fuori dalla camera di Mark trovò Raymond e non seppe chiedersi se stesse origliando la conversazione dei due o se stesse passando di lì per caso.

"Oh, ciao Raymond" disse Jackson con un sorriso.

"Ciao a te Jackson, Mark stava studiando?" chiese.

"Sì, infatti sono abbastanza preoccupato per lui, dopo usciamo" gli rispose.

Raymond sorrise "Va bene"

Jackson si congedò con un piccolo inchino e scese in cucina.

Durante il pranzo parlarono del più e del meno ma il padre di Mark stava zitto, osservava i due ragazzi e sembrava che ragionasse con se stesso.

Durante il pomeriggio Mark e Jackson uscirono e andarono sul mare, guardarono il tramonto seduti sulla spiaggia. In silenzio.

"Eh Jack, non ho un bel presentimento sai?" la voce di Kylie arrivò alle sue orecchie e poi la figura della giovane apparve vicino a lui.

Jackson le dette uno sguardo e guardò poi Mark che stava guardando il sole scendere nel mare e gli accarezzò piano il collo, baciandogli la guancia. "Come ti senti, amore?"

"Strano" rispose solo.

"In che senso?"

"Non ho un bel presentimento, sai?" disse.

Jackson sgranò gli occhi "È la solita cosa che mi ha detto Kylie, ma quando lo dici tu c'è veramente qualcosa che non va" gli disse "Torniamo a casa?"

Mark annuì e si alzò pulendosi i pantaloni dalla sabbia "Mi sento meglio, grazie" disse.

Quando tornarono a casa, però, non avrebbero voluto trovare ciò che avevano trovato.

Raymond e Dorine erano seduti sul divano l'uno accanto all'altra e stavano osservando i due, seri.

"Ragazzi, dobbiamo parlare con voi. Ed è una cosa seria" annunciò Raymond.

Zan Zan ZAAAAAN

Vi rendete conto che fra tre capitoli la storia finisce?

E io non ho scritto nient'altro al di fuori di questa storia? Mi sentirò molto vuota quando pubblicherò il capitolo 33, ovvero l'epilogo...

Mi viene da piangere.

Stepbrother {Markson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora