Quattro

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Prima che io capisca tutto ed elabori un piano di fuga quel tizio mi sfila le cuffie di dosso indossandole poi lui.

La mia reazione è impulsiva e infatti mi giro di scatto fulminandolo con lo sguardo.

Non avevo mai visto la sua faccia prima d'ora e neanche mi interessava vederla.

Aveva un viso e dei lineamenti perfetti mentre era assorto ad ascoltare quello che prima stavo ascoltando io. Appena vide che lo stavo fissando ricambia lo sguardo facendomi notare i suoi occhi color ghiaccio misto verde.

Non dovevo cedere! Anche se era dannatamente bello non dovevo permettermi di dargli attenzioni così spostai immediatamente lo sguardo sul pavimento.

Non avevo contatti così ravvicinati con dei ragazzi (esclusi i miei due amici, mio fratello e mio padre) da tanto tempo, tanto da aver perso l'abitudine.

Anche se non lo stavo guardando in faccia capii che si stava togliendo le cuffie.

Intanto io stavo elaborando un piano per svignarmela. Potrei calpestargli forte il piede, oppure potrei tirargli un calcio lì dove non batte il sole, oppure potrei usare il vecchio metodo del 'guarda c'è un uccellino' indicando un punto a caso e poi scappare.

"Certo eh che vuoi proprio deprimerti con quelle canzoni!" disse interrompendo i mille piani di fuga che mi percorrevano per la testa.

Ha toccato uno dei miei tanti tasti dolenti: la musica che ascolto.

È inutile... Quando si parla di questo non mi riesco più a controllare.

"Senti... Nessuno ti ha chiesto di ascoltare ciò che io stavo ascoltando. Nessuno ti ha chiesto di esprimere il tuo parere su ciò che a me piace. Nessuno ti ha chiesto di rivolgermi la parola e io non ti ho dato nemmeno il permesso. Nessuno ti ha chiesto di impicciarti nella mia vita" dissi tutto ciò senza quasi respirare, ma soprattutto guardandolo negli occhi e sfidandolo.

Dopo aver fatto la stronza speravo in una sua uscita di scena dalla mia vita e invece la sua risposta fu un semplice sorriso.

Un sorriso particolare, ma bello e sincero davvero. Aveva dei denti perfetti e bianchi nonostante fumasse.

Che cazzo sto facendo ora accidenti!? Manca solamente la bava e siamo apposto.

Non devo farmi abbindolare dai ragazzi, soprattutto da quelli carini.

Anzi quest'ultimi sono anche quelli più spietati perché sanno benissimo di essere stupendi e quindi se la spassano con ogni ragazza senza un briciolo di cuore.

Lo so che i pregiudizi devono essere eliminati, ma questo tipo qua secondo me fa parte di quella categoria; di conseguenza è un ragazzo da evitare completamente.

"Ah ma allora ce l'hai la lingua! E anche bella lunga vedo... Che caratterino!" disse sempre con quel sorriso.

"Non so neanche perché io sia ancora qui, insomma neanche so chi sei... Quindi addio!" e me la svignai, ma lui rispose subito.

"Oh andiamo! Ti ho aiutata quel giorno! Cerca di essere un po' riconoscente... Comunque io sono Filippo!" disse mentre mi seguiva fuori dal negozio.

Non avevo intenzione di dargli ancora la mia attenzione quindi non risposi.

"Dai non fare così! Dimmi almeno chi sei"

Che bella faccia tosta!

"Sono una persona che sa farsi i cazzi suoi, a differenza tua!"
Detto ciò lo lasciai spiazzato, tanto da fargli rinunciare di seguirmi e io me ne andai soddisfatta a casa.

***

Mi buttai subito sul mio letto stremata da ciò che era appena accaduto e mi cadde l'occhio sull'orecchino piuma.

La mia testa rimurginò un'ipotesi da oscar su tutto ciò.

Credo che questo tizio, Filippo se non sbaglio, l'altro giorno mi abbia seguita fino a casa e poi mi abbia lasciato la sua piuma sulla finestra.

Che stalker... Potrei benissimo denunciarlo!

Intanto mi alzai per chiudere la finestra di camera mia per poi accendere il condizionatore, ma ecco che vidi un'altra piuma sul davanzale interno.

Accidenti dovrei chiudere questa finestra più spesso!

Sta volta però attaccato all'uncino dell'orecchino c'era un biglietto.

"Tanto non mi arrendo

... Beatrice!

-F xx"

Questo era ciò che c'era scritto.
Tutto ciò era particolarmente inquietante visto che era riuscito a scoprire il mio nome.

Potrei veramente denunciarlo...

Che idiota! Se è riuscito a mettere quello sul davanzale di sicuro vede la mia camera e io appeso al muro ho uno di quei quadri che i cinesi al mare disegnano, decorando il tuo nome con degli animaletti.

Bè almeno era un tipo abbastanza sveglio.

Voleva conoscermi a tutti i costi? Non vuole arrendersi?
Perfetto col mio caratteraccio gli farò cambiare idea in poco tempo.

Che la sfida abbia inizio, anche se mi sento già vincitrice.



DUE PIUME ||Irama Plume|| - non siamo fatti per restare soliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora