Diciannove

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Tutto d'un tratto sentii la sveglia interrompere la mia dormita.

Appena ripresi conoscenza capii di non essere sul mio letto, ma ancora seduta alla scrivania con il libro di storia sotto la mia faccia.

Non mi ero accorta di essermi addormentata sui libri e spero di non farlo mai più perché è veramente scomodo.

In un batti baleno mi preparai per scuola e uscì di casa di fretta per paura di perdere il bus.

***

Oggi sono stata così distratta da aver dimenticato di preparare la cartella e infatti mi ritrovai con tutte le materie di ieri, per fortuna sono riuscita a scamparla e nessun prof se l'è presa.

Così sbadata da aver perso la mia canottiera dei My Little Pony, la quale metto sempre per dormire da quando mi è stata regalata; quindi più di 10 anni. Ovviamente ogni tanto la lavo altrimenti sarebbe un problema...

La sto cercando ovunque, perfino in cucina, insomma non si sa mai...

Io veramente non riesco a dormire senza quella, o meglio non riesco a riposare tranquillamente perché il mio sonno sembra quasi tormentato.

Ho provato tante volte a liberarmi di quella canottiera, ma sembra inutile, non riesco a stare senza.

Stavo quasi per arrendermi quando mi venne all'occhio il biglietto di Filippo che mi aveva lasciato l'altra sera. Come faceva ad essere così sicuro che io l'avessi chiamato?

Ma certo! Che stupida che sono... E lui è un coglione veramente.

Così senza neanche pensarci presi il mio telefono e digitai il numero.

Uno squillo...

Due squilli...

Tre squilli...

Quattro squilli...

"Pronto?" sentii tutto d'un tratto.

Che cazzo stavo facendo? L'avevo seriamente chiamato? Non posso credere che cosa stavo facendo, però la canottiera mi serviva seriamente.

"Sei uno stronzo" dissi secca e sentii la sua risata dall'altra parte.

"Sempre un piacere sentire la tua dolcezza Bea..."

"Andiamo! Ridammela!"

"Di cosa stai parlando?" disse cercando di rimanere serio... Pessimo attore.

"Dai! Mi serve assolutamente altrimenti non riesco a dormire in pace"

"Non capisco ancora di cosa tu stia parlando" disse sempre ridendo come un cretino.

"Guarda che ti costringo a mangiare uova a colazione, pranzo e cena" dissi poco seria pure io.

"Okay, bella minaccia... Guarda fuori dalla finestra" mi disse con non chalance.

Cosa? Ma che cavolo stava dicendo? Così mi girai e vederlo lì davanti alla finestra era veramente inquietante e da stalker.

Proprio per questo presi uno spavento tanto da cadere dal letto su cui ero seduta e subito sentii la sua risata dall'altra parte del vetro.

Con calma mi rialzai e aprii la finestra.

"Che cazzo ci fai qui? Vattene" dissi sottovoce, cercando di rimanere minacciosa.

"Okay, allora non la vuoi questa..." disse facendomi vedere la mia canottiera.

"Vaffanculo!" dissi cercando di essere più spaventosa possibile.

"Te l'ho riportata non sei contenta?" mi chiese sempre con quel solito sorriso.

"No perché così non vale! Ora hai il mio numero!" gli dissi offesa.

"Non me lo volevi dare e così ho dovuto arrangiarmi"

"E poi come cazzo facevi a sapere che io dormo con quella?" non appena glielo chiesi fece sparire il suo sorriso e cominciò a grattarsi la nuca.

"Em... L'ho capito da solo..."

"Si certo, non dirmi che di notte passi davanti la mia finestra... Altrimenti chiudo le tapparelle"

Detto ciò fece un sorrisino proprio anti-sgamo. Okay forse avrei veramente dovuto denunciarlo...

"No! Cioè non chiudere le tapparelle ti prego, comunque ogni tanto ero di passaggio... e... Niente, venivo a vedere se stessi bene" disse sempre imbarazzato grattandosi la nuca.

"Poi sono io quella matta qui... Ma ora ridammi la canottiera" dissi cercando di afferrarla, ma lui la tirò più su.

Odio questi giochini perché io sono sempre stata la più bassa e quindi non riuscivo mai a farla franca. Tutti si sono sempre presi gioco della mia altezza, ma non è giusto! Non ho scelto io di essere bassa.

"Vaffanculo rivoglio la mia canottiera!" dissi arrendendomi e mettendo il broncio.

"Va bene... Allora facciamo così!" disse sorridendo.

"Così come?"

"Vieni con me"

"Cosa? Adesso? Ma sei matto?"

"Oh andiamo è sabato sera e tu te ne vai a dormire alle 10?" chiese sfottendomi.

"Sì, problemi? E poi non posso uscire ora... I miei genitori potrebbero scoprirci e credimi, mi manderanno in un convento se sanno che io sono uscita di nascosto e in più con un ragazzo"

"Oh ma quanti problemi, chi ti dice che loro verranno a scoprirlo?"

"Non voglio passare guai capito?"

"Si certo, allora torna pure a dormire mentre io ho ancora questa" mi disse con un sorriso malefico mentre mi mostrava la mia canottiera.

Detto questo girò i tacchi e cominciò ad andarsene...

"Aspetta!" dissi e lui si fermò.

"Dammi il tempo di dire ai miei che vado a letto e poi ti raggiungo"

"Sapevo che per convincerti a fare qualcosa dovevo minacciarti" disse soddisfatto.

"Hugh, va al diavolo!" dissi mentre mi chiudevo la porta della mia stanza alle spalle.

"Non la penserai più così dopo che ti sarai divertita con me!"

Avrei dei seri dubbi sinceramente... Che cavolo aveva intenzione di fare a quest'ora della notte?

[N.A]
Scusate se il capitolo è corto, ma è di passaggio presto aggiornerò.

Comunque ho cambiato copertina, vi piaceeee?🌹🌹

DUE PIUME ||Irama Plume|| - non siamo fatti per restare soliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora