Otto

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Da quel "ci vediamo domani" non ho mai smesso di pensare a cosa si sarebbe inventato per vedermi di nuovo.

Forse me lo sarei trovato di notte...
Forse al mio risveglio...
Forse durante il tragitto casa-bus o scuola-stazione dei bus...
Forse durante scuola...
Forse nel pomeriggio si sarebbe infiltrato in casa mia dalla mia finestra...

Quel ragazzo era un enorme dubbio e un enorme mistero ed i libri gialli li ho sempre trovati veramente appassionanti e incalzanti, ma allo stesso tempo ansiosi.

Cominciai ad immaginarmi le cose più impossibili, ma allo stesso tempo avevano una percentuale di credibilità non tanto basso per il semplice fatto che si trattava di Filippo. Ovvero Mr. Sorpresa.
Ad esempio lui che fa di tutto per rivedermi, come lanciare sassi alla finestra della mia classe, oppure far finta di essere un mio parente e farmi chiamare dalla bidella, oppure che viene a prendermi da scuola con un  pony rosa e le extension arcobaleno e molto altro...

L'ultima era così divertente da immaginare che scoppiai a ridere da sola durante l'ora di storia, guadagnandomi un'occhiataccia dalla mia compagna di banco. Ma poco mi importava perché mi stavano tutti in culo quelli della mia classe.

Anche per oggi la campanella indicò la fine delle lezioni e come al solito aspettai il mio migliore amico Daniel in atrio per poi andare in stazione del bus insieme.
Una volta eravamo un trio, ma Federico (l'altro mio amico) si era da poco fidanzato quindi ci vedevamo meno.

Se ve lo state chiedendo, sì. Loro sono i miei unici amici e sono anche dei maschi. Nonostante io odi tutto il genere maschile, loro fanno parte dell'eccezione e so benissimo che non mi farebbero mai del male visto che siamo praticamente cresciuti insieme.

"Ciao sfigata!" ecco Daniel che come al solito mi prende per il culo, ma sempre amorevolmente.

"Ciao coglione" si insomma la nostra amicizia è una di quelle più belle e più forti, quella in cui ci si insulta amorevolmente, ma quando uno ha bisogno l'altro ci sarà sempre.

Dopo varie chiacchiere ci incamminammo per la stazione del bus, però eccolo lì.

Filippo era appoggiato alla sua macchina subito dopo l'uscita della mia scuola.

Con questa bellissima giornata di sole il suo fascino risultava ancora di più ed io sono consapevole della sua bellezza, ma non sono l'unica ad averla notata visto che la maggior parte delle ragazze che uscivano lo squadravano da cima in fondo.

Non calcolava nessuno dei tantissimi sguardi delle ragazze perché sembrava assorto nei suoi pensieri, finché non si accorse di me e cominciò già a sorridermi da lontano.

Mi sentivo troppo in imbarazzo e volevo a tutti i costi far finta di non conoscerlo e di non averlo visto.

"Bea!" disse non appena ero fuori dai cancelli e fece voltare me, Daniel e forse anche metà scuola, nella sua direzione.

Non avevo via di scampo così mi fermai insieme a Daniel.

"Chi è quello?"

"Ti spiegherò in un altro momento, ora potrebbe sentirci"

"Ti prego Bea, scegli bene questa volta" disse Daniel davvero preoccupato.

"Stai tranquillo con lui non vado oltre all'essere conoscenti"

"Bè nel caso succedesse e ti facesse soffrire conoscerà Billy e Johnny"

"Si certo... Billy è il pugno sinistro, mentre Johnny il destro vero?"

"Esatto! Hanno fatto conoscenza con Diego quindi non avranno paura anche di quello lì"
Scoppiai a ridere e poi lo salutai abbracciandolo.

"Mi raccomando usa la testa Bea!" disse prima di aggiungersi all'enorme massa di studenti che si dirigevano alla stazione.

"Ciao! Tutto bene oggi?" disse Filippo sorridendo

"Il solito..."

"Scazzata anche oggi?" disse ridendo per poi mettersi alle mie spalle per sfilare la mia cartella.

"Che fai?" gli chiesi sorpresa.

"Niente, te la metto in macchina. Oggi ti porto io a casa" rimasi un po' sorpresa perché aveva fatto tutto lui. Aveva deciso tutto lui senza chiedermi niente. Bè forse aveva capito che altrimenti avrebbe ricevuto un no secco.

"Ma hai il fidanzato?" chiese tutto d'un tratto. Non capivo questa domanda, cosa c'entra? Era già geloso, forse, di Daniel?

"Senti se intendi quello di prima è solamente il mio migliore amico"

"Ah no no... Io intendo quel tipo vicino al cancello che mi sta letteralmente fulminando con gli occhi. Mi dà fastidio e ha una faccia da schiaffi"

Mi girai lentamente. Vorrei non averlo fatto perché lui stava parlando di Diego.

Filippo non si stava sbagliando, Diego lo stava letteralmente uccidendo con lo sguardo. Avremmo dovuto andarcene prima che la situazione si potesse complicare.

"Andiamo via ti prego" dissi dirigendomi verso la sua auto.

"Perché? Chi è quello?" chiese preoccupato mentre mi seguiva con lo sguardo.

"Nessuno veramente. Andiamo!" dissi preoccupata mentre salivo in macchina. Filippo fece lo stesso.

"Ti ha fatto del male? Cosa ti ha fatto? Perché mi guardava così?" chiese lui scandalizzato e mettendo in moto la sua auto.

"Nessuno. Filippo. Lui non è nessuno. Ora portami a casa grazie..." dissi questo veramente decisa e lui capì. So che la questione non era chiusa e che prima o poi sarebbe saltato fuori tutto.

"Come vuoi, però promettimi che se succede qualcosa me lo vieni a dire"

"Non succederà niente"

Il tragitto verso casa mia è stato abbastanza tranquillo e silenzioso accompagnato dalla musica alla radio a basso volume.

Di nuovo le mie narici erano cosparse di questo forte profumo maschile che mi piaceva ancora, nonostante continuassi a "sniffarlo", come quel giorno che mi ritrovai nella sua macchina dopo l'attacco di panico.

Filippo aveva capito perfettamente la situazione e quindi per tutto il tragitto non mi rivolse la parola, se non qualche sguardo. Prima o poi mi avrebbe bombardata di domande lo so.

Quando mancavano pochi metri a casa mia convinsi Filippo a mettermi giù, nonostante il suo volere di lasciarmi davanti il cancello di casa mia.
Ma non sapeva a cosa sarei andata incontro o cosa lui sarebbe andato incontro se i miei genitori avessero scoperto che oltre a Daniel e Federico mi stava intorno un altro ragazzo.
L'ho fatto solo per il suo bene, credetemi.
Così mi giustificai solamente con un 'voglio evitare l'interrogatorio dei miei se scoprono che un ragazzo mi ha portata a casa'.

DUE PIUME ||Irama Plume|| - non siamo fatti per restare soliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora