Ventidue

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Per ora Filippo non mi aveva costretto a fare molte pazzie insieme a lui, però aveva mantenuto la promessa del suo 'ci vediamo presto' venendomi a prendere ogni santo giorno a scuola.

Sto quasi considerando di assumerlo come autista personale e buttare nel cestino l'abbonamento del bus.

Le cose tra di noi erano del tutto nella norma, ridevamo, scherzavamo insieme, ogni tanto si aggiungeva qualche mio insulto seguito dal suo sarcasmo per poi ritrovarci, infine, a ridere come coglioni senza motivo.

Sinceramente non potevo chiedere altro, forse tra di noi stava nascendo una bella amicizia e forse un amico in più nella mia vita non avrebbe guastato.

//Filippo\\

Le cose con Beatrice andavano a gonfie vele nonostante sapessi che mi stava nascondendo altro, ma avevo intenzione di darle del tempo.

Con lei ho capito che essere frettolosi e mettere ansia non serve a niente, ognuno ha i suoi tempi e sono certo che lei prima o poi si sarebbe aperta con me come un libro. Bastava aspettare, ma almeno l'avrebbe fatto di sicuro senza mettere troppa pressione.

Anche perché tra di noi c'era un clima abbastanza bello e sarebbe stato orribile rovinare tutto a causa della mia curiosità. Volevo essere tutto fuorché un impiccione che non sa farsi gli affari suoi, anche perché tutti hanno qualcosa da nascondere nella loro vita.

***
Era un giorno normale e mentre aspettavo Bea fuori da scuola, il suo amico, Daniel, se non sbaglio si fermò davanti a me.

"Hey, Filippo, mi sembra... vero?" mi chiese dubbioso del mio nome.

"Sì non sbagli mica" gli dissi cortesemente.

"Piacere io sono Daniel, quello che vedi sempre all'uscita con Bea, sono un suo caro amico e volevo avvisarti che hanno trattenuto Bea quindi non uscirà subito" mi disse. Qualcosa lo turbava e si vedeva subito, forse lo mettevo in soggezione.

"Oh grazie per aver avvisato, ma tanto l'avrei aspettata finché non avesse varcato la soglia dell'uscita della scuola" gli dissi sicuro di ciò che dicevo.

"Oh perfetto..." disse cercando di sembrare tranquillo, ma sapevo che voleva dirmi altro...

"Senti, lo so che magari non ho la faccia di una persona affidabile, però ci tengo a lei e non farò come Diego" dissi fissandolo dritto negli occhi per essere il più credibile possibile.

"Oh sta tranquillo, se Bea ti rivolge la parola e ti parla di Diego vuol dire che davvero non sei così male e quindi non dubito di te. Anzi io veramente ti devo ringraziare perché da quando tu sei una costante nella sua vita riesco quasi a rivedere la vecchia e solare Bea che qualche anno fa conoscevo.
Ti chiedo solo di andarci piano con lei, non è come tutte le altre, per lei ricominciare è stata veramente dura e anche una semplice risata o uno sguardo è veramente oro da parte sua. Quindi apprezza queste piccole cose perché fatte da lei hanno un valore inestimabile, credimi" disse anche lui fermamente convinto e questa volta senza paure o vari turbamenti per la testa.

"Io con lei sono semplicemente me stesso quindi quella che devi ringraziare è lei che ha deciso di darmi qualche chance"

"Bè se lei te le ha date allora vuol dire che non sei per niente male come persona, quindi prenditi cura di lei"

"Certo... Oh ecco Bea!" gli dissi cominciando a fissare Beatrice mentre scendeva le scale.

"Ancora grazie e... Se riesci a far uscire Bea di sera invitatemi qualche volta perché non riesco a smuoverla da casa da un bel po' " disse mentre cominciava ad incamminarsi.

DUE PIUME ||Irama Plume|| - non siamo fatti per restare soliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora