Capitolo 46

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Guardo tra la folla impazzita,dove dietro si nasconde un ragazzo misterioso.
Chi sarà o no. Non mi interessa.

Clarissa e' andata circa un secondo fa,a sbirciare tra la folla,spinta dalla curiosità chi ci sia dietro.
Si incammina a passo deciso verso quella folla,per poi fiondarsi completamente.
Di solito fa sempre così,quando si tratta di una new entry.

Una mano mi tocca sulla spalla,facendomi sussultare.
Mi giro di scatto,e senza dire una singola parola,le labbra di Jason si fiondano sulle mie. Lasciando un dolce e casto bacio.

"Buongiorno Principessa." Mostra uno di quei soliti sorrisi da sbruffone,ma sempre incantevoli quanto lui.

"Buongiorno Tesoro." Un timido sorriso si spalanca sulla mia bocca.
Per quanto lo conosca bene,fa sempre un effetto strano.

Jason,con nonchalance,mi attira a se' e mi cinge alla vita,provocandomi la pelle d'oca.
Appoggio le mie braccia minute,incrociandole dietro al suo collo e guardandolo fisso negli occhi.

"Come stai Principessa?"

"Abbastanza bene. Tu come stai?" Le chiedo.

Alza gli occhi al cielo per un secondo.
So come sta. I suoi occhi parlano e non tralasciano bugie.

"Se ti dico che sto bene del tutto,di certo non mi crederesti,nemmeno se te lo giurassi. Ma non ti mento e non voglio mentirti. Quindi non sto del tutto bene,ma sopravvivo." Mi risponde onestamente.
Ormai lo conosco. Ho capito di che pasta è fatto. Quando mente,di solito,si chiude in se stesso. E' severo con se stesso e con gli altri.  Si tiene tutto dentro e si autodistrugge da solo.

"Lo so che sopravvivi a tutto questo. Ci sono e ci sto passando anch'io,anche se le nostre storie sono completamente diverse. Tu sei stato deluso da una persona,che forse potresti perdonarlo in futuro.." faccio un lungo sospiro.." Mentre io non posso farlo. E credimi vorrei tanto riabbracciarli."  Chino il capo verso terra,e le lacrime lottano per non uscire. Le scaccio via con tutta la mia forza,anche se vorrei piangere a dirotto.
Ma non qui. Non davanti a tutti. Magari,al buio,nella mia stanza.. Dove solo quattro mura possano ascoltarle.

"Ma fa male lo stesso." Sbuffa sonoramente. " Io..io vorrei perdonarlo. Ma non posso!" Mi alza il mento con il dito,per poi inchiodare i suoi occhi ai miei. "Scusami se ti ho fatto ricordare per un attimo il tuo passato. Io..io non volevo." Cerca di giustificarsi.

"Tranquillo." Lo rassicuro "Purtroppo sarà sempre una parte di me che non posso e non potrò mai cancellarla dalla mia vita." Faccio spallucce.

Jason annuisce,poi mi attira a se' e mi abbraccia forte,con tutta la forza che ha.
" Non ti prometto che ti farò dimenticare il tuo passato,perché di certo non ho questo potere." Affonda il suo naso nei miei capelli,inspirandone il profumo del mio balsamo a vaniglia. "Ma ti prometto che ti farò stare bene." Si sposta dai miei capelli,per poi avvicinare la sua bocca alla mia,e lasciando un altro dolce e casto bacio sulle mie labbra.
"Tu mi fai già stare bene."
Annuisce,e mi regala un altro di quei sorrisi che emanano tanta felicità.
La mia felicità.

Ad un certo punto sentiamo delle urla e degli insulti dietro di noi. Suppongo che provengano tra la folla impazzita,dove Clarissa si è fiondata dentro. Saranno passati almeno minuti,da quando Clarissa è andata lì.

•L'amore in un paio di occhi marroni•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora