Capitolo 13

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Ore 14:30

È martedì e il tempo non promette per niente bene.. siamo quasi a fine novembre e fa un gelo assurdo.
Da poco sono uscita da scuola e quindi ne ho approfittato per trovarmi un rifugio lontano da tutti.
Tra le mani ho il mio solito quaderno dove ci scrivo ogni momento della mia vita tormentata,strappati a pezzi dal male,dove non c'è via d'uscita... sospiro.. mi guardo intorno e mi accorgo che sono solo io e il parco che mi fa da compagnia.
Oltre il mare,questo è il mio secondo rifugio e stare qui mi fa stare bene. Qui posso essere me stessa,dove nessuno può sentirmi.

" Cosa ci fai qui?" una voce che riconoscerei ovunque mi distoglie dai pensieri; Jason, è lì,in piedi che mi guarda con un volto indecifrabile ma così dannatamente bello. Sarà il tempo ma i suoi occhi risaltano più delle altre volte che ho incrociato il suo sguardo.

" Beh non sono affari che ti riguardano!" Dico con tono calmo

"Ok ok.. certo che sei strana forte" mi dice sedendosi accanto a me

"Sarò anche strana forte come dici tu,ma meglio essere 'strana' piuttosto che una delle tue 'vittime indifese' che porti a letto!" Le dico tutto d'un fiato e mimando i segni delle virgolette alle ultime parole che ho detto.
Jason mi guarda intensamente e non sa cosa dire. Rimane lì,seduto accanto a me  e senza dirmi una parola. Non ribatte,rimane lì a fissarmi.. e io..io vorrei sprofondare..i suoi dannati occhi e il suo sguardo mi mettono a disagio.
Decido di darmela a gambe levate e scappare così lontano da lui ma Jason inizia ad urlarmi contro.

" Cosa fai?!! Vai via?" Mi dice urlando per poi corrermi dietro.
Non faccio nemmeno in tempo ad uscire che me lo ritrovo davanti.

" Spostati!" Le dico con tono calmo

" No,non mi sposto da qui." Mi dice avvicinandosi di più a me
" E invece ti sposti!" Le dico mettendogli la mano sul suo braccio per farlo spostare, ma lui afferra il mio braccio e non lo molla.
La rabbia sta scaturendo dentro di me come un mare in tempesta.

" Lasciami il braccio coglione!" Le dico dimenandomi
" No non lo lascio Jasmine!" Mi dice di botto.
Io rimango sbigottita..

" Aspetta..Come fai a sapere il mio nome?!?" Le dico mentre Jason ha un sorrisino su quella dannata faccia che solo a guardarlo mi viene voglia di spaccargliela.

" Beh io so sempre tutto" Mi dice vantandosi.

Si,certo manco fosse Dio in persona!

" Ma fammi il piacere! Smettila di vantarti che non sei nessuno!" Le dico sorridendogli nervosamente.
Lui inizia ad avvicinarsi ancora di più verso di me e si avvicina al mio orecchio.
" Vuoi vedere chi sono?" Mi dice per poi guardarmi con un sorriso malizioso stampato in faccia.
No,questo è davvero troppo! Ma chi si crede di essere!

" Tu non sei nessuno! Tu sei solo uno stronzo che vuole vantarsi! E se pensi che io sono una di quelle che ti porti a letto ti sbagli di grosso!" Le dico puntandogli insistentemente la mano contro il suo petto.
Sono stanca e esausta per continuare ad avere un dialogo insensato con il classico coglione di turno.
Lui mi guarda per un ultima volta, molla il mio braccio e va via senza proferire parola.
Io rimango lì,nel bel mezzo del parco e congratulandomi con me stessa per averlo affrontato.

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