•L'amore in un paio di occhi marroni•

Capitolo 53

"Siamo arrivati a destinazione." La mano di Jason mi sfiora la mia spalla destra,facendomi alzare di scatto la testa,dove poco prima era spiaccicata sulla sua spalla.

"Di già?" Chiedo con una punta di tristezza.

"Già" scrolla le spalle come se volesse scusarsi di avermi portata a destinazione troppo in fretta.

Annuisco.
Mi stacco dalla sua spalla,dove poco prima mi ci ero accoccolata,e con disinvoltura scendo dalla motocicletta.

"Allora.." Dondolo sui piedi,aspettando una risposta o un suo gesto.

"Allora.." Ribatte,per poi fissare il suo sguardo sul mio.

"È stato bello conoscere tua madre e tuo fratello. È un peccato che non abbia conosciuto tuo padre." Rispondo sincera.

"Mi fa piacere." Si ferma, per poi perdersi in un sorriso compiaciuto. "Oh bé..non dispiacerti. Infondo mio padre non c'è mai all'ora di pranzo. Sai il lavoro e cose varie,lo distaccano dalla sua famiglia." Conclude per poi giustificarsi.

"Immagino." Rispondo.

In effetti..pensandoci bene,la sua famiglia non è tanto diversa dalla mia..anzi.
Mio zio Jack è sempre lontano da noi,non ha del tempo per trascorrerlo con mia zia. È sempre fuori,tra riunioni e scartoffie da controllare ogni santo giorno. Quindi lo capisco.

Mi distolgo dai miei pensieri e torno alla realtà,concentrandomi su cos'altro dirgli.

"Bene.." schiarisco la voce.. "È il momento di salutarci.." Dico,per poi fissare lo sguardo sulle punte dei piedi.

"A mia discolpa,direi proprio di si." Scrolla le spalle.

"Già" ribatto.

Il mio sguardo,d'un tratto si incupisce.
Chi lo avrebbe mai detto,che a distanza di mesi,avessi cambiato completamente idea su Jason?

I ricordi di pochi mesi prima che entrambi aprissimo l'un l'altro il nostro cuore, mi riaffiorano la mente. Ricordo l'odio che provavo nei suoi confronti e l'istinto di ucciderlo era sempre più forte.

E adesso? Che resta di quel odio? Niente più.

"Jasmine?" La voce di Jason mi richiama.

Scuoto la testa per poi riposare di nuovo il mio sguardo sul suo.

"Scusami. Ero immersa nei miei pensieri."

"Come al solito." Un sorrisino esce dalle sue labbra.

"Non è vero!"Mi difendo " Non sono sempre immersa nei miei pensieri!" Rispondo,per poi fingermi offesa alla sua affermazione.

"Non dico sempre,ma alcune volte si." Si giustifica.

Scrollo le spalle per giustificarmi anch'io,per poi fargli intendere che in parte,non ha del tutto torto.

"Ritornando a noi.. È il momento di salutarci." Rispondo,dopo un breve silenzio tra noi.

"Si,è il momento di salutarci." Conferma.

"Bene. Allora buonanotte Jason,a domani." Mi affretto a dirgli.

"Tutto qui?" Scuote la testa "Nemmeno un bacio?" Mi chiede,con un espressione delusa sul suo volto.

"Ehm..scusami" scrollo le spalle.

"Che c'è? All'improvviso sembri timida." La sua voce sembra divertita,di fronte al mio imbarazzo.

"Non sono timida!" Gli lancio un occhiataccia.

Jason senza fiatare,mi prende per il polso e mi tira delicatamente a sé.
I nostri sguardi,le nostre facce,le nostre bocche,sono così vicine. Si sfiorano tra di esse,ma non toccano le nostre labbra che fremono di toccarsi.