Adeline's PovÈ mattina presto e i primi raggi del sole,entrano tra le tapparelle socchiuse pizzicandomi agli occhi.
Sono in cucina alla ricerca di un'altro caffè lungo e forte,che mi faccia superare una nottata intera a rigirarmi nel letto, nel vano tentativo di dormire,ma non ci sono riuscita.
Per tutta la notte mi sono chiesta dove fosse Jason,dove avesse passato la nottata e con chi fosse.
Per fortuna che stamattina mi ha chiamata Katy,la mamma del suo migliore amico,informandomi che Jason avesse passato la nottata a dormire a casa loro.
Una preoccupazione in meno."Buongiorno Cara"
A farmi ritornare alla realtà è Josh,che si avvicina a me e mi lascia un lieve bacio sulla guancia.
"Buongiorno Tesoro" sorrido e prendo una tazza dal mobile,e gli verso del caffè appena fatto."E' tornato Jason a casa?" Mi chiede appena gli porgo la tazza di caffè davanti.
Faccio cenno di no con la testa e Josh alza lo sguardo verso di me e fa un sorriso amaro.
"Quando imparerà ad accettarlo? Dovrebbe essere felice che Christian è con noi! Certo che tuo figlio non crescerà mai!"
A sentire quelle parole così dure da mio marito mi si stringe lo stomaco. Come fa a dirgli queste cose?
Come fa a rimproverarlo ogni volta?
Il mio piccolo non merita queste parole così dure da suo padre! Perché farlo passare alla parte del torto,quando l'unico ad avere torto è Christian,il nostro figlio maggiore.Delle lacrime mi scendono sulle guance,mentre penso a come starà soffrendo il mio piccolo Jason.
A come avrà aspettato,per non so quanto tempo,di abbracciare,anche solo per una volta suo fratello maggiore.
Ma la cosa che più mi fa rabbia,sono le parole dure di mio marito,nei confronti del nostro figlio minore."Non addossare tutta la colpa a Jason!" Lo rimprovero,mentre lui rimane con gli occhi fissi e spalancati su di me.. "Lui non ha fatto nulla! Lui ha aspettato suo fratello per 12 anni!.. per 12 lunghissimi anni Josh" Dico tra i singhiozzi.
Josh non parla,anzi china il capo per terra e annuisce alle mie parole. Questo mi fa capire che ha confermato alle mie parole.
Spero solo che quando tutto si aggiusterà,e lo spero vivamente.. non se la prenderà con il mio piccolo e adorato Jason." Buongiorno Mamma. Buongiorno Papà"
Christian entra in cucina e si siede in cucina vicino a Josh.
"Buongiorno figliuolo" diciamo all'unisono
Christian ha il capo chino sulla tavola,non ci guarda,non ci rivolge una parola da quando ieri ha bussato alla porta di casa nostra. Ricordo ancora il ricordo di poche ore fa,quando ho sentito il campanello bussare,e quando sono andata ad aprire alla porta..non ci potevo credere ai miei occhi. Per poco pensavo che il mio cuore cessasse,per i battiti cardiaci che andavano a mille. Ma per fortuna sono ancora quì. Una stretta allo stomaco,quando ripenso a come era conciato.. Non sembrava il mio primo figlio,che per tanti anni,non sapevo nemmeno se fosse vivo o morto.
Davanti ai miei occhi non era Christian,quel ragazzo così attento e così accurato al suo aspetto fisico.
Davanti ai miei occhi,si presentò come un barbone. Aveva una barba al mento ispida,circondata da piccoli fili bianchi cosparsi,un corpo scheletrico e uno sguardo assente. Ricordo che mi guardava,ma non disse nulla.
Io rimasi con gli occhi spalancati e fissi su di lui,ero in uno stato di trance,ma poi mi sbloccai e lo abbracciai così forte a me,come non facevo da dodici lunghissimi anni.
Altre lacrime mi scendono sul viso,ripensando che tra tante speranze perse,adesso è qui con noi. So per certa che abbiamo tanto da recuperare e sicuramente c'è la caveremo. L'unico passo da fare e far ricostruire il rapporto sospeso tra i due fratelli e ritornare ad essere una famiglia felice,una famiglia vera e al completo.Restiamo io e Christian,da soli a casa.
Josh si alza,ci saluta e sparisce dalla cucina,prende le sue cose e va via.Tra me e Christian c'è un silenzio assordante e nessuno dei due proferisce parola.
Prendo un'altra tazza di caffè e la porto a Christian,che adesso,ha alzato lo sguardo verso di me e mi ha appena sorriso.
"Grazie Mamma"
A sentire dopo dodici anni la sua voce,mi sciolgo e mi emoziono. Dio solo sa quanto mi mancasse così tanto.
"Non c'è di che figliuolo" non trattengo le mie emozioni,che una piccola lacrima scende sul mio viso.
Christian mi guarda intensamente negli occhi e d'istinto un gesto che fa,mi fa ritornare indietro con gli anni,a quando lui,ogni volta che piangevo,lui con la sua mano mi asciugava le lacrime.
Diceva sempre..
"Odio vederti piangere Mamma"
Alle sue parole rimango a bocca aperta. Mi ha tolto le parole di bocca."Stavo per dirti la stessa cosa."
"Lo so"
E mi sorride.
Un sorriso vero,uno di quelli che sapeva e sa fare solo lui.Allungo una mano verso la sua di mano e la stringo forte alla mia.
Vorrei chiedergli tante cose..
Vorrei chiedergli perché lo ha fatto..
perché a permesso a noi e soprattutto a se stesso,di stare lontano dalla sua famiglia? Tanti perché nella mia testa,tante spiegazioni da ricevere.. ma l'unica cosa a cui mi limito e al suo affetto che mi mancava.
Abbiamo tempo a tutto." Mi dispiace Mamma.." fuoriesce dalla sua bocca,mentre fiotti di lacrime gli rigano il viso,nascondendosi la testa tra le mani.
"No..No.. Shh.. è tutto apposto" scuoto la testa,per poi prenderlo e cullarlo tra le mie braccia,come facevo quando era piccolo.
"Mamma ..io.." si interrompe per un attimo e mi guarda tra le lacrime .." Io non volevo! Sono stato costretto a lasciarvi!" Quasi urla per poi scoppiare in un pianto liberatorio.
Chi lo ha costretto?
Chi glielo ha impedito?"Chi? Chi ha fatto questo? Chi ha permesso di farti del male? Parla Christian!"
Christian non mi guarda,scuote la testa e piange ancora di più di quanto non stesse piangendo.
Dio quanto male fa.. Quanto male fa vederlo così,e non poter aggiustare le cose."Non posso dirtelo Mamma.." si asciuga le lacrime con il dorso della mano
"Se ti dicessi altro.. dannazione..no,non posso.. non posso." Farfuglia impastando le parole
"Christian" alzo il suo mento con l'indice,incitandomi a guardarmi.Non mi guarda,ha uno sguardo assente ed ha gli occhi velati dalle lacrime. Continua a scuotere la testa ..
"Christian.. per favore parlarmi. Puoi fidarti della tua mamma." Lo rassicuro.
Questa volta mi guarda,e si apre a me,confessandomi una parte che ha tenuto nascosto per troppo tempo.
"Sono nei casini mamma. Sono nei casini fino al collo!"
"Che tipo di casini?"
" Dei casini abbastanza grossi!"
"Spiegati meglio."
"Vedi mamma.." si interrompe per poi riprendere il discorso.." Se me ne sono andato dodici anni fa..e perché.." e si interrompe di nuovo
Avanti Christian non tenermi sulle spine.
"E perché?" chiedo in attesa di una sua risposta completa
" Perché ho ucciso due persone in un incidente stradale,mentre ero ubriaco fradicio."
Mi spara la verità in faccia,lasciandomi con la bocca aperta e sconvolta dalla sua rivelazione.
Riesco a esclamare a malapena " Oh Dio!" per poi mettermi una mano davanti alla bocca.No!
No!
Non può essere!
Mio figlio non è un assassino.
Voglio svegliarmi da questo incubo, che purtroppo è realtà,da cui non posso scappare.
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•L'amore in un paio di occhi marroni•
Chick-Lit•L'amore in un paio di occhi marroni• "C'è un passato oscuro nella vita di Jasmine. Una ragazza adolescente da mille sogni nel cassetto,ma che purtroppo non può riuscire a realizzarli. Jasmine non è sola al mondo.. Lei vive con i suoi zii e sua sor...