INCUBO

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Il sole non sorgeva. Il buio non diminuiva. Il silenzio regnava.
Eren era nella stanza della moglie del suo amico e non riusciva a stare fermo.
Le lacrime scendevano in velocità e la testa era premuta contro il cuscino bagnato del suo sudore.
Le dita affondate del lenzuolo.
Stringeva i denti.

Il corpo era a terra davanti a lui. Un buco sul petto, causato da un coltello lo aveva ucciso.
L'assassino bendato gli dava le spalle per attaccare la madre.
«Amore scappa!» gridò lei, ma Eren non si mosse.
Era solo un bambino. Inutile, in quel momento.

Poi vide quella scena. La stessa scena di sempre; sua madre che veniva accoltellata.
«Mamma!» l'ultima parola che sua madre sentì.
«Ora tu stai fermo dove sei» gli disse l'assassino, avvicinandosi a lui con cautela.
I brividi percosero il suo corpo.

Da quel momento, non sentì più nulla.
Il ragazzo scappò. Un poliziotto prese il piccolo in braccio. Le luci delle sirene. Il rumore di passi svelti.
Buio.
Luce.
Un soffitto bianco. Levi al suo fianco che teneva il suo volto tra le mani.
«Eren!» lo chiamava. Venne scosso per un momento, per poi spalancare gli occhi.

Il corvino gli accarezzò la testa sudata con del ghiaccio: «Stavi delirando nel sonno. Hai fatto un incubo?»
Il respiro del ragazzo si fece più leggero: «Era solo un ricordo...»
«Un brutto ricordo, a quanto pare» sostituì il ghiaccio quasi sciolto con un panno umido: «Posso sapere di cosa si trattava?»
«Della morte dei miei genitori...»
«Oh...» Levi prese a giocare con le ciocche dei suoi capelli: «E come sono morti, se posso chiedere?»

Senza che la sua espressione cambiasse, Eren prese a lacrimare di nuovo.
Erano brutti ricordi. Ricordi terribili.
L'anno in cui suo padre lo aveva portato al cinema la prima volta.
"Non ricordo nemmeno che film guardammo quella sera"

«Eren?» la voce del corvino gli fece fare un sussulto.
Gli piaceva l'idea di aprirsi con qualcuno, ma non era sicuro che lo avrebbe capito a fondo: «Una volta... mio padre tornò a casa da lavoro. Era stanco... glielo si leggeva in faccia, ma nonostante quello decise di portarmi al cinema. Era la mia prima volta ed ero emozionato. Non ricordo il titolo del film, ma so che mi era piaciuto» sorrise a quel ricordo, ma si incupì di nuovo e subito.
«Poi cos'è successo?» Levi era intenzionato a sentire tutta la storia, così da poterlo conoscere più a fondo.
Gli piaceva il fatto che si aprisse con lui.
«Poi... mentre uscivamo da quel posto, papà si ricordò di aver parcheggiato lontano. Il film lo aveva davvero preso... talmente tanto che a malapena sapeva dove andare» fece una pausa. Levi gli strinse la mano per spronarlo a continuare e lui lo fece: «Siamo passati vicino ad un vicolo... è lì che sono morti... un ragazzo bendato gli ha accoltellati entrambi quasi subito...»

Il cuore del corvino mancò un battito.
«Mia mamma si era ribellata, ma non riuscì a salvarsi»
Cominciò a sudare.
«Io non capivo la situazione... ma quando ho visto che mia madre perdeva molto sangue e che il suo corpo non si muoveva ho capito che era morta»
L'ansia prese parte del suo corpo ad ogni parola che Eren pronunciava.
«E... e com'è finita?» chiese stupidamente. La stretta aumentò.
«Un poliziotto mi ha salvato prima che quel ragazzo mi ammazzasse. Non immagini cosa fare se me lo ritrovassi davanti. Gliela farei pagare per avermi reso orfano... per aver ammazzato i miei genitori. L'unica famiglia rimasta erano loro e lui me li ha portati via per dello sporco denaro!»

Ora si che piangeva veramente, ma la sua rabbia in corpo poteva essere colmata solo in quel modo.
Levi invece, per la prima volta, era davvero spaventato.
"E dire che volevo ucciderlo..." pensò. "Volevo uccidere Eren... l'unico amico vero che ho in questo momento" al solo pensiero, il suo cuore prese a battere più forte.
Voleva sprofondare o morire direttamente.
E ora come glielo diceva? Come poteva confessare i suoi crimini?
"Eren sa che in passato uccidevo la gente".
Si ricordò del loro discorso di qualche ora prima.
"Non ce la faccio" ed era vero.
Era dura confessare al proprio caro amico che aveva ammazzato i suoi genitori in passato.
"Forse un giorno" pensò.

*angolo autrice*
Le scoperte. Quelle belle.
Levi è l'assassino dei genitori di Eren. Avevate dubbi?

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