Dato che non c'ho un cazzo da fare stamattina, mi sono messa a preparare il pane e... mentre aspetto che lieviti ho scritto questo.
Ieri ho aggiornato due volte, lo so, ma vabbè! Tanto non credo che vi dia fastidio se aggiorno di nuovo😂
Buona lettura persone belle!!!!Bastò quel nome a far cadere Eren a terra in lacrime.
Si portò le mani sul volto, sotto lo sguardo soddisfatto di Kenny.
Kuchel pianse pure. Si sentiva in colpa per il giovane e lo aiutò ad alzarsi, ma lui la bloccò: «Tu... non s-sei venuta s-solo per tuo f-fratello, non è v-vero?» chiese tra i singhiozzi.
«Sono qui... anche per ritrovare mio figlio» ammise lei, a bassa voce.
«P-perfetto» guardò il telefono e notò un messaggio da parte del corvino: «S-se le interessa... è p-proprio qui fuori»
«Cosa...?» lei si stupì nel sentire quella frase.Eren si alzò e uscì lentamente dall'edificio, a braccetto con la donna.
Vicino alla sua auto, nel parcheggio, c'era Levi, intento a guardare qualche notifica sul cellulare.Guardandolo, il cuore del giovane andò in frantumi, mentre quello di Kuchel batteva forte. Suo figlio, il suo amato bambino non più così piccolo, era a pochi metri da lei.
Quello alzò la testa e, appena vide il compagno, sorrise, avvicinandosi: «Eren, finalmente, cosa-» si bloccò vedendolo in lacrime.
Poi guardò la donna e si paralizzò. La conosceva. Quella era la stessa signora che c'era nella foto che suo zio teneva avidamente per sé.
«Tu...?»
«Si» fece la donna, sorridendo e piangendo. Si avvicinò e accarezzò il viso del figlio: «Sei cresciuto molto, Levi...»
«Mamma...?»
Non era morta come gli era stato detto, perché era proprio lì e lo stava accarezzando. Non erano alti uguali perché lei aveva qualche centimetro di più.
Si abbracciarono forte, piangendo entrambi.A guardarli, c'era Eren, che però non provava tenerezza davanti a quello spettacolo, ma odio profondo per l'uomo che tanto amava e che, nonostante avesse sentito la storia della morte dei suoi, gli aveva mentito consolandolo.
"Forse non era nemmeno sincero"Altre lacrime amare raggiunsero il mento del giovane, andandosi poi a schiantare sulle sue scarpe.
Si trattenne nel volerlo ammazzare in modo atroce come tanto aveva desiderato fare in quegli anni appena si sarebbe ritrovato faccia a faccia con l'assassino dei suoi genitori.
Ormai, provava solo odio nei confronti di Levi, colui che tanto credeva di amare, ma che sicuramente lo usava e basta.In quel momento, gli arrivò un messaggio. Era Armin.
Lesse il contenuto di esso e vide delle foto del corvino mentre baciava e stringeva una ragazza che lui conosceva fin troppo bene: Petra.Quel tempismo era volontario, dato che il biondo gli scrisse che era fuori dal parcheggio, ma non solo.
Armin: Li ho visti molto spesso insieme, così mi sono messo a pedinare il suo "ragazzo" e gli ho scattato alcune foto. Poi ho visto che veniva qui e l'ho seguito. Mi è sembrato il momento giusto per farti vedere le prove del suo tradimento. Dopo mi spiegheai perché stavi piangendo e chi è quella donna, ma adesso, raggiungimi qui fuori.«Levi...» sussurrò Kuchel, staccandosi dall'abbraccio e assumendo un'espressione seria: «Kenny... ha confessato tutto a quel ragazzo» disse, indicando Eren, ormai scoppiato in lacrime e accasciato a terra.
Il corvino spalancò gli occhi.
Sapeva tutto. Sapeva che era stato a lui ad aver ucciso i suoi genitori.
«No...» sussurrò, avvicinandosi al compagno: «Eren...» sussurrò, allungando un braccio.
«NON TOCCARMI, BASTARDO INFAME!» gridò e alzandosi in piedi: «NON SOLO HAI UCCISO I MIEI GENITORI E RESO LA MIA VITA UNA MERDA, MA HAI ANCHE AVUTO IL CORAGGIO DI TRADIRMI CON UNA FOTTUTA TROIA!» sbraitò. In corpo, aveva una rabbia che non si sarebbe mai più colmata.
Mostrò le foto al corvino: «E COSÌ TI PIACE FARMI SOFFRIRE, EH? TI STA DIVERTENDO VEDERMI IN LACRIME DI FRONTE A TE?!» gridò, fiori di sé.
Prese a piangere ancora di più, urlando "ti odio" con tono decisamente elevato rispetto a prima.Il cuore di Levi si frantumò.
«Eren...» ora piangeva anche lui, inginocchiandosi al suo fianco: «Ti prego... perdonami»
«VAFFANCULO, PEZZO DI MERDA! NON OSARE TOCCARMI!» gli diede uno schiaffo in piena guancia e corse via. Il più lontano possibile da quella persona, gridando: «ME LA PAGHERAI CARA, STRONZO!» si sentiva che stava soffrendo nel dire quella frase.Levi non riusciva a dire più nulla. L'unica cosa che fece fu quella di accasciarsi a terra e piangere, mentre sua madre lo circondava, stringendolo più forte che poteva.
«Perché sono un mostro?» chiese, più a se stesso che alla donna: «Perché ho fatto ciò alla persona che amo?» si chiese, riferendosi più che altro al tradimento.
«Levi... sei davvero tu il suo ragazzo...?» chiese lei, facendo cadere qualche lacrima.
«No... ero i-il suo ragazzo...» pianse in risposta.
Lo aveva perso per sempre.[...]
Il telefono di Petra squillò e lei non esitò un solo secondo nel leggere il mittente.
Tirò un sospiro di sollievo quando lesse il nome del corvino.
Rispose, seccata: «Te ne vai così all'improvviso senza spiegarmi nulla il giorno del mio compleanno e poi mi-»
«Dobbiamo parlare» la sua voce era bassa e lei capì che aveva pianto.
«Stai bene? Non mi sembri in gran forma... è successo qualcosa ad Eren?»
Nel sentire quel nome, Levi riattaccò, lasciandola avvolta nel mistero.
«Dobbiamo parlare... la sua voce era così seria...» disse tra sé e sé. L'ansia invase il suo corpo.Dopo un'ora, il fidanzato arrivò e, senza nemmeno bussare, aprì la porta, ritrovandosi la ragazza intenta a torturarsi le mani. Sussultò quando Levi si sedette di fronte a lei: «Petra, dobbiamo-»
«Parlare...» concluse lei: «Cosa è successo? Hai gli occhi rossi e il viso umido»
«Ho fatto una cazzata...»
«Racconta, allora...» cercava in tutti i modi di mostrarsi seria e compressiva, ma aveva paura.
«Io non ti amo... e non ti ho mai amata per davvero» a quelle parole, il cuore di Petra andò in frantumi. Levi continuò: «Mi sono messo con te, quel giorno, perché volevo che tu trattassi bene il mio vero fidanzato. Vale a dire Eren» lei spalancò gli occhi per la sorpresa: «Io l'amavo e lo amo tutt'ora, ma gli ho fatto solo del male stando con te, mentre invece pensavo di aiutarlo... ora mi odia e tutto ciò è successo perché desideravo che tu non lo trattassi di merda. Quindi» si alzò in piedi e si diresse verso l'uscita: «È finita, Petra» chiuse la porta alle sue spalle, di modo che non la sentisse piangere.*angolo autrice*
Eren odia Levi, Levi ama Eren, Petra odia entrambi, entrambi odiano Petra.
Che bel dilemma!
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Mi Vuoi? Prendimi
FanfictionLevi, 32 anni, è un uomo sposato, ma non felice del suo matrimonio. Ha pochi amici, ma quelli lo abbandonano, delle volte. Così si ritrova a dover andare a prostitute. Eren, 19 anni, lavorava nel bar dell'hotel SNK e i due impararono a conoscersi, c...