LA TELEFONATA

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Levi e Petra erano in cucina a fare una cenetta romantica per festeggiare il compleanno di quest'ultima.
«Alla donna che amo» brindò l'uomo, facendole l'occhiolino.
«Grazie amore» disse lei, facendo scontrare i loro calici ripieni di vino: «Oggi è stata una giornata fantastica!» aggiunse.
«Ti è piaciuto il mio regalo?» chiese il corvino; esso consisteva nel portarla a visitare un vecchio castello regale che tanto desiderava vedere. Tutto a spese di lui, ovviamente.

«Se mi è piaciuto?! L'ho amato! È affascinante come vivevano a quei tempi» disse, bevendo un sorso della bevanda.
Levi aveva lasciato il lavoro in palestra una settimana prima e andò a fare il pianista in un ristorante di lusso.
Si, sapeva suonare lo strumento in questione, ed era così bravo d'aver ricevuto molte richieste per comporre un nuovo brano.

Il lavoro di prima l'aveva lasciato per via di Eren: averlo a fianco gli faceva male, così inventò la scusa di essere stato licenziato.
Era da qualche giorno che non lo vedeva, però stava bene con Petra.
Delle volte, però, si ritrovava a pensare ai bei ricordi che aveva col castano.
Ancora lo amava e non sapeva che fare.

Il telefono squillò.
Non era Eren, ma suo fratello.
«Ma perché Zeke deve sempre rompermi le palle?» chiese la donna, rispondendo: «Dimmi-» si bloccò perché vide l'acqua della pentola bollire: «Aspetta, ti metto in vivavoce che devo fare una cosa» schiacciò sul telefono e la voce preoccupata dell'uomo invase la stanza.
«Eren è con te, vero?» chiese: «Non è più tornato da quando quella donna lo ha preso!»
«Come?!» si lasciò scappare il corvino, tappandosi subito la bocca.
«Con chi sei?»
«Con mio cugino» rispose lei: «Comunque no, non è con me»

Da dietro la cornetta si sentì il rumore di una bottiglia che si frantumava.
«Cos'è successo?» anche Petra, ora, sembrava leggermente preoccupata. Levi non capiva se lo era per Eren o per il fratello.
«Eren è scappato dall'hotel dopo che abbiamo avuto una discussione sul suo presunto ragazzo»
Il corvino strinse il pugno. Zeke continuò: «L'ho rincorso fino ad un certo punto e poi l'ho visto che era a terra dopo essere stato investito!»
Il cuore di Levi si bloccò.
"Eren... dove sei...?"
«E poi?» fece. Era preoccupato, ma cercava di non darlo a vedere alla ragazza.
«Quella che l'ha preso in pieno era al suo fianco e l'ha fatto entrare nella sua auto... non sono riuscito nemmeno a raggiungerli, così ho chiamato Eren una trentina di volte. All'inizio non rispondeva, dopodiché la segreteria mi diceva che era spento. Ho pensato fosse tornato a casa o che fosse con qualcuno, ma forse l'hanno rapito ed io ho bisogno di ritrovarlo al più presto!» si stava agitando.

"Cazzo" pensò Levi, alzandosi in piedi e prendendo il telefono.
Digitò il numero del compagno e lo chiamò.
«Hey!»
«Ere-»
«Se mi stai cercando sappi che in questo momento il mio telefono è o spento o non raggiungibile, quindi lasciate un messaggio dopo il bip!»
Il suono arrivò poco dopo all'orecchio dell'uomo, che però mise giù. Ovunque fosse, doveva cercarlo.

Prese la giacca e uscì a cercarlo, nonostante le continue domande confuse di Petra.

«Porca puttana, Eren, perché devi sparire in questo modo?» disse, come se potesse sentirlo, mentre correva nelle strade buie della città.

[...]

Verso le due del mattino, il castano si svegliò con ancora la testa dolorante.
Si guardò intorno; era ancora a casa della donna.
Non sapeva se andarsene senza dire nulla o se restare per la notte.
"Tanto devo accompagnarla alla prigione... però potrei lasciarle il mio numero..."

Prese il telefono e sbuffò: «Questa batteria non dura mai un cazzo» pensò, cercando un carica nella stanza.
«Tanto chi mi cerca?» si chiese, non trovandone uno: «Nessuno si preoccupa per me. Penseranno che sia a casa» buttò l'apparecchio sul cuscino di una poltrona e si sdraiò di nuovo sul divano.

Un profumo al quanto delizioso invase le sue narici.
"Biscotti" pensò, concentrandosi sull'odore.
Si alzò di nuovo e seguì la scia, raggiungendo una porta chiusa da dove proveniva una luce.
"La signora dev'essere sveglia"
Bussò un paio di volte, prima che una voce dolce e rilassata gli dicesse di entrare.
Lui lo fece: Kuchel stava bevendo qualcosa, accompagnato dai biscotti.

«Eren. Come mai sveglio? Ieri sembravi distrutto» versò la bevanda, rivelatasi essere tè, in un'altra tazza e gliela passò: «Questa ti aiuterà a prendere sonno» sorrise.
«Grazie» il ragazzo si sedette davanti a lei e sorreggiò il liquido. Era terribilmente amaro.
«Lo zucchero è qui, se vuoi. Scusa, ma non vado matta per i dolci» disse, indicandogli un'altra tazzina con un cucchiaio.
«Mmh...» Eren ingoiò il tè: «Che tipo è?» chiese, riconoscendo leggermente la bevanda. L'aveva già bevuta.
«Tè nero. È decisamente il mio preferito, ma anche gli altri mi vanno bene. Ah, comunque, prima ho sentito che ti squillava il cellulare. Saranno preoccupati per te, non credi?»
«Macché... nessuno si preoccupa per me... nemmeno il mio ragazzo»

Kuchel fece un largo sorriso: «Sei omosessuale? Davvero? È una cosa carinissima. E dimmi, lui com'è?»
Eren sorrise: «È figo, ovviamente. È gentile, affettuoso, ma molto scorbutico, delle volte. Anche se... non lo vedo molto, ultimamente»
«Come mai? Lavora troppo?»
«Veniva a lavoro con me, ma l'hanno licenziato. Non so il motivo»
«Sicuro che sia un uomo fedele?» il tono di lei sembrò triste.
Si stava preoccupando per la vita sentimentale di uno sconosciuto.

«Si... credo...» aggiunse.
In effetti, Levi si stava comportando come avevano fatto tutti i suoi ex.
Lo evita, inventa scuse, si arrabbia facilmente e...
«Dice di voler stare da solo perché sta passando un brutto periodo...» disse ad alta voce, senza accorgersene.
«Oh... e tu gli credi?» la donna addentò un biscotto.
«Non lo so più, sinceramente... non vorrei che fosse uno dei tanti che mi ha tradito»
«Mi dispiace... beh, adesso va così, però vedrai che più avanti qualcuno lo trovi»
«Vedrò... per il momento, vedo se è fedele o meno, sennò... dovrò dirgli addio...»
«Stai tranquillo, andrà tutto bene. Biscotti?» aggiunse, porgendogli il piatto.
Lui sorrise e ne prese uno.

*angolo autrice*
Kuchel sembra essere davvero gentile!
(e lo sarà per tutta la storia, quindi non fatevi cattive idee)
Comunque, Levi sta ancora cercando Eren. Pover'uomo... cosa deve fare per il suo amore.
Anche se... i due si stanno un po' allontanando in questi giorni.

Mi Vuoi? PrendimiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora