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Quando un rumore diverso dallo schiocco dei nostri baci mi giunse alle orecchie, entrai subito nel panico

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Quando un rumore diverso dallo schiocco dei nostri baci mi giunse alle orecchie, entrai subito nel panico.
Mi alzai, cercando frettolosamente le mie mutande e le tue.

"Sono rientrati prima, porca puttana.— ringhiai a denti stretti mentre cercavo di rivestirmi— Tae, devi vestirti! I miei non possono trovarti così." sussurrai in preda all'agitazione e mi bloccai di scatto quando sentii la maniglia abbassarsi.

"Jungk-" mia madre si bloccò non appena ci vide, il suo sguardo schifato mi colpì come miliardi di pugni nello stomaco.

Ma, Taehyung,non ci meritiamo quegli sguardi. Ci meritiamo solo la felicità, perché noi siamo solo innamorati.

"Quel ragazzo— deglutì lei— ha cinque minuti per andarsene." dopo di che, chiuse subito la porta. Spostai lo sguardo su di te e riuscii a leggere la paura nei tuoi occhi, così mi avvicinai e presi il tuo volto tra le mie mani.

"Taehyung, io ti amo. Qualsiasi cosa succeda, niente potrà cambiare ciò, mh?" continuai a darti piccoli baci sul viso e ti strinsi forte a me, dentro di me iniziai a sentire qualche strano presentimento.

Taehyung, dimmi che non ti fai più del male, ti prego.

"Ti amo, Jungkook. Non lasciarmi anche tu, per favore." sospirasti poggiando la tua fronte sulla mia.

"Niente e nessuno si potrà mettere tra di noi.—ti lasciai un ultimo bacio, per poi allontanarmi e sorriderti tristemente, nella speranza di riuscire a tranquillizzare almeno te— ci vediamo domani?" mi guardasti un ultimo momento negli occhi e notai una strana sfumatura.

Non era colpa tua, Tae.

Ti osservai rivestirti mentre cercavo di memorizzare ogni particolare di te nella mia testa.
Quando finisti, mi guardasti e sospirasti, dirigendoti verso la porta d'entrata ed io immediatamente ti seguii. Ti voltasti ancora verso di me e sorridesti un po'.

"Non rinnegare il nostro amore- non rinnegare ciò che sei, perché in te non c'è niente di malsano." mi raccomandasti, per poi aprire la porta ed uscire fuori.
Restammo così per qualche minuto, durante quel periodo ci guardammo così profondamente negli occhi che arrivai a sentire tutte le mie sicurezze e insicurezze cedere davanti a te, mentre io non riuscivo a capire niente di ciò che succedeva dentro di te.

Quando la porta fu chiusa e scomparisti dalla mia vista, a malapena riuscii a trattenere tutto dentro.

"Esigo che tu non lo veda più." parlò mia madre con ancora la mano ferma sulla porta.

"Non sono un bambino, non puoi dirmi con chi stare o non stare." strinsi i pugni e sentii un certo sentimento iniziare a scorrere dentro di me: rabbia.

"Non ti riconosco più, Jungkook. Non so lui chi ti abbia fatto diventare." sospirò scuotendo la testa.

"Taehyung non ha nessuna colpa! E poi, mamma, io sono sempre lo stesso. Sono sempre il tuo Jungkook, il tuo piccolo angioletto, il tuo campione e il tuo bambino. E me le hai sempre dette tu queste cose, quindi perché credere che io sia diverso ora? Perché mi dici queste cose così brutte, mamma?" gesticolai, andando poi a sedermi sul divano con la testa tra le mani.

"Quando gli altri ti vedranno con lui, inizieranno a giudicarti." parlò tranquillamente e tentò di avvicinarsi a me, ma prontamente mi spostai.

"Cosa vuoi che me ne freghi di ciò che pensano, mh? A te hanno mai detto qualcosa perché ami papà? Al nonno hanno mai detto qualcosa perché ama la nonna? Perché dovrebbero giudicare il fatto che io ami qualcuno? Cosa c'è che non va nell'amare una persona?— alzai la voce, trovando assurdo il discorso che stava portando avanti— e sai cosa mi fa soffrire di più? Il fatto che tu ti preoccupi più di "rispettare la tradizione" o di quello che la gente può dire che di me- che di tuo figlio!" scossi la testa incredulo, rilasciando una profonda risata amara.

"Io ho un cuore, mamma e non mi scuserò del fatto che batta per un ragazzo. È il cuore che tu mi hai dato e che fortunatamente batte sempre, ancora più forte quando sono vicino al mio fidanzato. Di cosa dovrei vergognarmi?"

Lei non mi rispose, semplicemente abbassò il volto sospirando e strofinando tra loro le mani.
C'era un silenzio indescrivibile, sembrava come se fosse diventato la gravità che ci preme sulle spalle, diventò così pesante da sopportare che pensai di alzarmi e mi diressi verso la porta per uscire- per andare dal mio taehyung.

"Tu non uscirai da qui. Io ti proibisco di vederlo." disse mettendosi davanti alla porta , guardandomi con uno sguardo serio, ma contradetto dagli occhi lucidi e tristi che aveva.

"Mamma, io lo amo, fammi andare da lui." la supplicai ancora, scoppiando a piangere davanti ai suoi occhi.

———
scusate eventuali errori e spero vi piaccia,
ci ho lavorato molto su questo capitolo: l'ho cancellato e riscritto un sacco di volte.

fatemi sapere cosa ne pensate,
alla prossima,
g.

meet me. [taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora