I.

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Mi svegliai di soprassalto, il rumore di una batteria disturbò il mio sonno.

"Ashton." dissi tra me e me, sospirando.

Andai in garage, con addosso solo una maglietta larga nera che mi arrivava fino a metà coscia.

"Vi vorrei ricordare che io stavo dormendo." dissi cercando di essere il più calma possibile, con la voce ancora impastata dal sonno.

"Come sei sexy così Hemmings." disse l'asiatico con un sorriso malizioso dipinto sul volto.

"Lo so, non ho bisogno che me lo dici tu." gli rivolsi un sorriso falsissimo, non l'ho mai sopportato.

"Ashton, la prossima volta potresti cercare di non far cadere ancora il piatto?" dissi stropicciandomi gli occhi, lui in risposta annuì.

"Grazie." gli sorrisi, o perlomeno cercai. Ritornai in casa e sbattei la porta sbadatamente.

Stavo bevendo un bicchiere di latte, ad un certo punto sentii due mani da dietro che si appoggiarono sui miei fianchi.

"Dai non ti arrabbiare Sara." disse mio fratello, Luke.

"Vorrei vedere come reagiresti se qualcuno avesse disturbato il tuo di sonno." alzai gli occhi al cielo sbuffando.

"Okay dai, forse ha fatto un po' di casino?" strabuzzai gli occhi.

"Un po'? Suonate dalla parte opposta della casa!" quasi sbraitai.

"Okay, ha fatto casino."

"Eh, grazie tante."

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