XXVI.

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Uscii di corsa ed andai sedermi sotto un ciliegio in fiore, poggiai le mani sull'erba e ne strappai dei piccoli filetti.

"Sara." sentii una voce dietro di me, era lui.  Sospirai e non risposi, non sapevo che dire, non sapevo che fare. Sentii un suo sospiro e dopodiché lui che si sedeva a fianco a me. Ero davvero imbarazzata, non volevo che succedesse tutto questo.

"Sara riguardo a quello che è successo in sala..." iniziò il discorso.

"Calum, io non c'entro niente, davvero non volevo che accadesse tutto questo, anche se odio con tutta me stessa Kate, io non l'avrei mai fatto." sputai fuori tutto d'un fiato e con gli occhi lucidi.

"Sara, ei..." mi accarezzò una guancia, al contatto divenni subito rossa. "...stai tranquilla." mi baciò la fronte e tirai un sospiro di sollievo seguito da un sorriso.

qualche ora dopo...

La stanza era colma di persone ubriache marce, forse io ero tra le poche ancora sane. Uscii di casa sedendomi sul davanzale di una finestra ad osservare le stelle, vidi una figura familiare avvicinarsi verso di me, Kate.  Aveva gli occhi rossi, forse era ubriaca e fatta di qualche sostanza stupefacente. Mi buttò giù dalla finestra facendomi picchiare la testa, per poi sbattermi al muro e urlarmi contro.

"Calum è mio, levati." sputò quelle parole piene d'odio nei miei confronti.

"Ma che cazzo vuoi? Sei tu che fai la troia con tutti, non io." dissi per poi sputarle in faccia. Fece un sorriso bastardo per poi prendere un coltello dalla tasca e conficcarmelo nello stomaco, dopodiché scappò via ridendo. Mi accasciai per terra piangendo, dalla tristezza e dal dolore.
Inviai un messaggio a Luke con le poche forze che avevo. Nel frattempo il sangue continuava a sgorgare fuori dal taglio. In meno di cinque minuti arrivò mio fratello.

"L-Luke.." sussurrai con gli occhi pieni di lacrime tenendo premuta la ferita.

"Sara, nono...ti prego no, chi cazzo è stato?" disse mio fratello tremando cercando di calmarsi.

"K-Kate...L-Luke, non voglio morire..ti prego." dissi scoppiando in un pianto isterico.

"N-No..tu non morirai o..okay?" mi prese il viso tra le mani mentre chiamava un'ambulanza tremando e piangendo, non l'avevo mai visto in quello stato. Sentii che disse che cosa mi era successo e dov'ero. Eravamo in panico entrambi. Mi sentivo sempre più debole, non volevo morire, non ora. In meno di dieci minuti vidi l'ambulanza arrivare.

"Luke...dì a Calum che se morirò l'ho sempre amato." dopo questo vidi tutto nero.

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