XIX.

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Rientrai in casa con il sorriso sulla faccia, ero felice di aver risolto le cose con Calum e gli altri. Sentii Cher parlare al telefono, mi avvicinai pian pian alla porta della cucina socchiusa.

"Te l'avevo detto Calum che ti avrebbe perdonato." disse per poi iniziare a ridere di gusto. Perchè?

"Ma si, guarda che la conosco Sara eh... basta qualche parolina dolce e si scioglie come neve al sole." perché mi stava facendo tutto questo alle spalle? Gli occhi cominciarono a diventare lucidi, cominciai ad aprire la porta, era girata di spalle, mi avvicinai pian piano, ero dietro di lei, ora. Incrociai le braccia e ascoltai.

"Tra poco si innamorerà di nuovo di te Calum." disse e iniziò di nuovo a ridere, stavo per scoppiare. Sbattei la porta e si girò dallo spavento.

"S-Sara." disse tremando.

"Puoi andare a fanculo Cher, lo sai che ti dico? Vacci con Calum a fanculo, siete due stronzi, avete organizzato tutto questo alle mie spalle. Perché? Cher, tu eri la mia migliore amica, ma forse mi sbagliavo...non me lo aspettavo da te, ti odio." sputai tutte quelle parole piene di veleno in faccia a colei che mi era sempre stata accanto.

POV'S CHER

La vidi correre fuori di corsa...ma io non avevo detto quelle parole per prenderla in giro. Chiusi la chiamata. "Ti odio." Quelle due parole mi trafissero al cuore, penso che se fosse stato un coltello, ora sarei qui distesa in una pozza di sangue. Io le voglio un mondo di bene a Sara. Avrà sentito tutta la conversazione...ma il problema è che non sia andata in quel posto, non non può essere andata lì, mi aveva detto che aveva smesso.

POV'S SARA

Avevo detto a Cher che avevo smesso, ma quando mi fa incazzare mi manda fuori. Misi una sigaretta in bocca e l'accesi, arrivai dopo pochi minuti, vidi tutte le macchine già in fila e tantissima gente che scommetteve su chi avrebbe vinto. Scesi dalla macchina e mi avvicinai.

"Hei Jake, sono ancora in tempo per partecipare?"

"Diana! La mia piccola vincitrice, certo, da quanto tempo, vero?"

"Si, ora vado, batterò questa mandria di cazzoni rincoglioniti." dissi convinta ridendo.

Mentre camminavo verso la mia macchina sentii dei bisbiglii, in particolare un ragazzo che disse:"Ma come può pensare questa ragazzina di vincere?" Mi fermai, feci un sorriso sghembo.

"Non sai con chi ti sei messo contro...non sei cambiato John, sei sempre rimasto il solito coglione." saltai sulla mia Porsche nera, senza aprire la portiera, mi accomodai sui sedili in pelle rossa e mi affiancai alle altre auto.

"Hemmings ci incontriamo di nuovo." sentii una voce provenire dalla mia destra, la riconoscerei tra tutte quella voce, Aaron.

"Si Evans, ti sono mancata?" cominciammo a conversare tenendo gli occhi fissi sulla strada.

"Sì, in questi anni ho avuto modo di allenarmi e ora ti batterò Diana."

"Mi piace la tua sicurezza, ma ne sei realmente convinto? Vedremo Aaron, vedremo chi sarà il migliore, ma credo che la risposta sia scontata." aspettammo il segnale e partimmo. Tutta quell'adrenalina che avevo solo quando gareggiavo, amavo quelle gare, vidi il traguardo, mancavano solo cinquecento metri. Aaron mi superò e sorrise.

"Vuoi giocare Evans? Bene, giochiamo." cambiai marcia, spinsi sull'acceleratore, lo raggiunsi e tagliai il traguardo per prima. Spensi l'auto e vidi Jake venirmi verso di me.

"Sempre la mia campionessa." mi abbracciò. Andai verso la macchina di Aaron.

"Dai Evans, andrà meglio la prossima volta." gli sorrisi, un sorriso vero, mi guardò per poi ricambiare.

POV'S CALUM

La vidi tagliare il traguardo, Cher aveva ragione, era qua. Ma perchè?

TWISTED [COMPLETA].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora