XX.

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POV'S CALUM

Perché era ritornata a fare queste gare?

La vidi parlare con un ragazzo, le sussurrò qualcosa all'orecchio, sorrise. Tornò all'auto con in mano una valigietta grigia, contenente il premio, suppongo, la guardai meglio, pantaloncini corti neri di pelle, maglietta che le arrivava all'ombelico dell'ennesimo colore e materiale. Sapeva vestirsi in modo molto sexy ed eccitante, mi morsi il labbro per contenermi. La stavo guardando appogiato ad un muretto a braccia incrociate. Incrociò il mio sguardo, le rivolsi un sorriso, mi guardò e fece una smorfia.

POV'S SARA

Salii sulla mia Porsche, l'accesi e andai da Calum.

"Meglio se te ne vai sai? Questo non è un posto da ragazzini viziati come te."

"Sara, scusa." si mortificò per l'ennesima volta.

"Aveva ragione Cher quando parlava con te, mi servono solo qualche parolina dolce e mi sciolgo come neve al sole, non me ne faccio niente delle tue scuse lo sai?" lo guardai con fermezza per poi dare gas all'auto senza aspettare una sua risposta.

"Fanculo, fanculo vita, fanculo Calum, fanculo Cher, fanculo a tutto. Che cazzo avevo fatto di male?" pensai.

Accesi la radio e partì Mi Gente di J Balvin e Willy William. Quella canzone fece raffiorare in me dei ricordi, ricordi di me con quel coglione, cambiai marcia, misi la quarta, stavo viaggiando alla velocità di centocinquanta chilometri orari, diedi un'occhiata allo specchietto retrovisore, una Lamborghini nera, coglione.

Ci fermammo a causa del semaforo rosso, mi guardò dall'altra corsia, gli diedi un'occhiata alzando il sopracciglio sinistro, rivolsi l'attenzione sulla strada facendo un sorriso maligno, come se tra poco ne dovessi combinare una delle mie. Scattò il verde, eravamo tutti e due alla pari, mi superò di qualche metro, feci lo stesso sorriso di prima, ma più malefico.

Misi la quinta e lo seminai.

ore 12.55 a.m.

Entrai in casa, tramite la porta sul retro, con un sorriso stampato in faccia, con la valigetta tra le mani andai verso la cassaforte, inserii la combinazione e riposi all'interno il premio, ovvero 100.000,00$. Passai dal soggiorno e vidi Cher con Calum, feci un sorriso schifato.

"Sara, dove sei stata? Con chi? Perché sei tornata così tardi?" mi chiese Cher.

"Scusa, sei per caso mia madre? Io non ti devo nessuna spiegazione, continua a fare quello che dovevi fare con Calum, ti sei per caso stancata di Harry?" dissi strafottente, non me ne fregava più niente di entrambi. 

"Ma che cazzo stai dicendo Sara?" chiese Cher guardandomi male.

"A fare il doppio gioco sei brava, perchè Cher? Perchè mi fai questo? Mi avete deluso, pensavo che mi volessi bene, ma evidentemente mi sbagliavo. Calum puoi fare quello che vuoi con tutti, a me non me ne fotte più un cazzo di te, okay?" dissi con più calma possibile.

"Ma in che cazzo di lingua ti devo dire che ti amo, che ti ho sempre amata e che ti amerò per sempre?!" una lacrima rigò il suo viso, provai compassione per qualche minuto, però poi mi ricordai le parole di Cher.

"Oh Calum, non devi preoccuparti, basta che le dici qualche parolina dolce e Sara si scioglie come neve al sole." ripetei le parole di Cher "Avevi ragione Cher quando parlavi al telefono con Calum, d'ora in poi vi dovete dimenticare di me, io per voi non esisto più, non esisto neanche per Luke, Ashton e neanche per Michael, puoi riferirgli tutto." delle lacrime rigarono il mio volto.

"Sara." disse Cher avanzando verso di me.

"No." misi le braccia davanti a me come per proteggermi. "Stammi lontano, lasciami stare." iniziai a piangere in silenzio e me ne andai in camera.

POV'S CALUM

Odio vedere così Sara, la mia piccola Diana.

"Forse è meglio che vai, mi occuperò io di lei, tranquillo." mi sussurrò Cher.

Mi avviai verso la porta, le rivolsi un ultimo sguardo, chiusi la porta alle mie spalle e salii in macchina. In meno di dieci minuti fui a casa, entrai lentamente.

"Ehi amico che hai? Hai una faccia che farebbe paura anche ad uno zombie." disse Luke.

"Sara, ha detto che mi devo dimenticare di lei, ha detto anche che voi dovete dimenticarvi di lei." dissi quelle parole quasi in un sussurro, ed il mio cuore si frantumò.

POV'S LUKE

No, non posso, non posso dimenticarmi di lei, la mia piccolina. Dai suoi occhi scesero delle lacrime.

"Scusate, sono in camera mia." disse Calum, ora vado io a sistemare le cose, sono suo fratello e ora vado a casa sua e ne parliamo. Presi le chiavi della macchina ed in meno di cinque minuti fui a casa sua, entrai in casa senza chiedere il permesso.

"Cher dov'è mia sorella?" chiesi frettoloso.

"Luke, lasciala stare."

"Ho detto dov'è Diana!" urlai.

"In camera sua." corsi su per le scale e sbirciai dalla porta socchiusa: stava piangendo.

POV'S SARA

Luke entrò in camera mia, lo guardai e mi catapultai tra le sue braccia.

"Oh mia piccola Diana." mi sussurrò Luke dandomi dei piccoli baci sulla testa.

"Luke...mi sei mancato tanto." dissi continuando a piangere. Andammo verso il letto, ci sdraiammo vicini e ci abbracciammo, continuavo a singhiozzare.

"Basta piccola, sai che Calum sta nelle tue stesse condizioni?" tasto dolente.

"N-non me ne frega niente di Calum, e neanche di Cher." dissi continuando a singhiozzare.

"Perchè? Cos'è successo?" gli raccontai tutto quello che era successo.

TWISTED [COMPLETA].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora