XV.

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"Muoviti Cher o faremo tardi!" urlai alla mia compagna.

Da quando la mia amica ha caricato quel video su YouTube ho dovuto partecipare ad X-Factor. All'inizio sia io che Cher partecipammo singolarmente, ma Simon decise di metterci insieme, e lo devo ringraziare per questo.

"Ma che cosa c'entra? Chissà quante persone non arriveranno in orario!" urlò lei a sua volta.

Decisi di indossare un abito blu mare in pizzo e con la scollatura a cuore, un nastro nero che mi fasciava i fianchi, e dei tacchi dello stesso colore dell'indumento. Finalmente Cher scese, era bellissima aveva un abito nero in pizzo con la scollatura a cuore ed un nastro rosso sotto il seno, dei tacchi dello stesso colore del nastro, eye-liner nero, rossetto rosso e pochette nera.

"Possiamo andare?" chiesi accennando un sorriso.

"Si certo."

"Okay noi andiamo, ciao Angelina!" salutammo la nostra cameriera ed uscimmo.

"Ciao ragazze!" montammo sulla mia Porsche, stavo per inserire le chiavi quando mi arrivò una chiamata.

"Pronto?" accettai la chiamata portando il cellulare all'orecchio accendendo la macchina.

"Ciao Diana, dove siete?" chiese il mio migliore amico dall'altro capo del telefono.

"Ti avrò detto mille volte di non chiamarmi così Cris, comunque stiamo partendo ora."

"Okay, quando arrivi potresti cantare con me Liar Liar, perfavore?" mi chiese, quasi implorandomi.

"Non lo so." dissi titubante.

"Per favore." mi pregò.

"Va bene Cab, ora dobbiamo andare, a dopo." attaccai senza aspettare una sua risposta.

"Sara guarda che ci aspettano Harry e gli altri all'entrata del locale." disse la mia amica al mio fianco.

"Okay."

Misi in moto e partimmo, premetti di più sull'acceleratore, mentre Cher metteva Fuckin' Problems di A$ap Rocky, dopo poco tempo raggiunsi i centocinquanta chilometri orari, il vento faceva volare i nostri capelli. Ero concentrata sulla strada mentre Cher aveva un'espressione divertita dipinta sul volto, quando arrivammo feci una leggera sgommata facendo girare tutti coloro che vi erano all'entrata.

"Puttana oh, lo sai che potresti partecipare a Formula1?" esclamò il ragazzo dalla pelle olivastra davanti a noi.

"Ci stavo realmente pensando, sai Zayn?" ghignai scendendo dalla macchina, vidi Cris dirigersi fuori e venire verso di me.

"Cher io vado, ciao ragazzi." andai da Cris ed entrammo.

Vidi che Justin stava per finire di cantare As Long As You Love Me, appena la canzone finì partì immediatamente la base della canzone che avrei dovuto cantare con Cris. Io ero davanti a lui, mi teneva saldamente per i fianchi, sentii il suo petto muscoloso, tolse una mano per tenere il microfono e con l'altra avvolse tutta la mia vita, mentre la mia mano sinistra era dietro il suo collo e la destra teneva il microfono.

POV'S CHER

Era bravissima a cantare, mi guardai un po' intorno e vidi lui, suo fratello, Luke. Mi avvicinai e vidi che la stava guardando male, si stavano quasi strusciando contro.

"È molto brava." dissi, sperando che mi rispondesse.

"Si, molto." abbassò il capo, forse rendendosi conto che l'aveva abbandonata.

POV'S CALUM

Guardai come si muoveva quella ragazza sul palco, aveva qualcosa di famigliare ma non ricordo cosa.
Guardai le sue mani, aveva l'anello, il mio anello, quello che gli avevo regalato, nonostante tutto lei lo indossa ancora, è cambiata molto, ha qualche ciocca di capelli rossa e blu, è più magra ed è ancora più bella di prima.

POV'S SARA

La canzone finì, scesi dal palco ed andai da Cher, quasi non ci credetti a chi aveva vicino.

"Come cazzo ti sei comportata sul palco?" mi urlò contro Luke, pensavo che si sarebbe scusato dopo tutto quello che aveva fatto, ma mi sbagliavo.

"Ma cosa cazzo vuoi?! Sei sparito per ben due anni e pensi di parlarmi così?!" urlai.

"Sono tuo fratello certo che posso farlo!" mi urlò contro pieno di rabbia, ma non sapeva che mi aveva ferita nel più profondo del mio animo.

"Fratello lo dovrebbe dire Cris che mi è stato sempre vicino, e non come qualcuno che mi ha abbandonata!" mi diede uno schiaffo che mi fece girare la testa dall'altra parte, lo guardai negli occhi, aveva un'espressione dispiaciuta ma poco importava, ridussi gli occhi a due fessure e gli puntai un dito contro.

"Questa me la paghi sai?" sussurrai sputandogli addosso.

"Dai andiamo Sara." Disse Cher.

"Hai ragione sennò lo ammazzo."

"Si certo come no." Disse quel deficiente di Luke spingendomi, caricai un pugno e glielo diedi dritto sulla faccia, lo presi per il collo e lo buttai a terra, misi un piede sulle sue costole.

"Ti ripeto, non metterti contro di me!" spinsi il tacco in profondità, fece una smorfia di dolore. Ero piena di rabbia e spruzzavo odio da tutti i pori.

Mi allontanai, Ashton aveva gli occhi sbarrati, quasi nessuno si era accorto di quello che era appena successo.

"Dai Sara tocca a noi." mi tirò Cher per un braccio

"Bene, cosa cantiamo?" chiesi non curante di ciò che avevo appena fatto

"With Your Love, va bene?

"Benissimo."

Cominciammo a cantare, dimenticandomi di quello che era successo.

ore 2.30 a.m.

"Sara, obbligo o verità?"

"Obbligo." dissi con aria di sfida, volevo che quella serata finisse al più presto. Ho visto gli occhi di chi mi ha abbandonata per ben due anni non curandosi di come stessi, di cosa facessi e di cosa sentissi nel mio cuore.

"Mmm...bevi dieci bicchierini di Vodka alla pesca." disse una ragazza dai capelli arancioni.

"Accetto." mi diressi al banco degli alcolici, dove dieci bicchierini di un liquido rossastro mi stavano già aspettando, fecii un sorriso al barista, per poi mandare giù i primi cinque bicchierini, verso il nono la gola cominciò a bruciare.

"Sara! Sara!" cominciarono ad urlare il mio nome, e poi buttai giù anche quell'ultimo bicchiere. La testa mi girava tremendamente, ma so che quel dolore sarebbe passato entro dieci minuti.

POV'S ZAYN

La guardavo quasi sempre, si vedeva che stava male, quei dieci bicchieri erano troppi per lei.

"Zayn, obbligo o verità?"

"Obbligo."

"Mmm...bacia Sara Diana Hemmings." Sorrisi, quell'obbligo era il mio preferito, ancora di più se si tratta della ragazza che mi piace. Mi alzai e la aspettai, mi guardò e sorridemmo entrambi, le guance arrossate, gli occhi lucidi, le pupille dilatate, anche da ubriaca era perfetta. Con una mano le presi un fianco e la avvicinai, la guardai negli occhi, avevo i battiti irregolari, mi avvicinai, i nostri nasi si sfiorarono, unii le mie labbra con le sue, era una cosa unica. La spinsi contro il muro cominciando a baciarla con più foga, mi prese per il collo avvicinandomi di più a lei, misi le mie mani sul suo fondoschiena, la sentì sorridere sulle mie labbra. Contro voglia mi staccai ed andammo ognuno al proprio posto.

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