XXIII.

29 2 0
                                    

"Vi ho visti eh." disse Cher tutto d'un tratto.

"Cosa?" finsi di non sapere niente.

"Te e Cal, in cucina." disse alzando e abbassando le sopracciglia ripetutamente.

"Non stavamo facendo niente." guardai altrove sedendomi sul sofà in pelle.

"Si certo, allora cosa stavate facendo? Gli stavi togliendo una ciglia dell'occhio?" mi prese in gito, io in tutta risposta stetti zitta e sospirai.

"Sara?"

"Mh?"

"Ti manca?" che domanda stupida.

"Cher, non sai quanto, da quando se n'è andato non ho fatto altro che pensare a lui, ho provato ad incazzarmi, ad odiarlo ma non ci sono mai riuscita, e non sai agli inizi, era davvero impossibile stare senza di lui, quando uscivo cercavo i suoi occhi tra la gente. Poi quando l'ho rivisto quella sera, tanti mesi fa alla festa, il peggio, avrei voluto tirargli tanti di quegli schiaffi, ma al momento stesso avrei voluto sbatterlo al muro e baciarlo, perché non ha mai smesso di mancarmi un solo minuto da quando se ne è andato e non ho mai smesso di amarlo. Ho cercato di andare avanti, di trovare un altro ragazzo, di rimpiazzarlo, ma è stato impossibile, perché nessuno è come lui, nessuno sarà mai alla sua altezza e potrò dire quante volte vorrò che di lui non mi interesserà più, ma mentirò sempre." feci un sorriso amaro e gli occhi iniziarono a diventarmi lucidi.

"Non hai mai provato a parlargliene?" azzardò.

"No, non avrei mai il coraggio e poi avrei paura della risposta, magari quello che è successo oggi per lui era un bacio così, ma per me no, anzi per niente."

"Ma magari gli manchi pure tu, che ne sai?" 

"Senti, passami la pizza." dissi e poi mi passò la pizza appoggiata sul tavolino davanti a noi.

ore dopo...

"Sara?" domandò la ragazza alle mie spalle.

"Si Cher?" asciugai dei residui di lacrime e la guardai fingendo un sorriso.

"Che hai?" mi chiese preoccupata.

"Niente, perché?"

"Perché stavi piangendo?" mi chiese affiancandomi.

"Non stavo piangendo" mi girai dall'altra parte e mi morsi il labbro cercando di mandare indietro le lacrime. "che ne dici se ci prepariamo per la festa?" continuai poco dopo. 

"Vieni con me." mi prese per il polso e mi trascinò in camera sua, chiudendo entrambe dentro a chiave.

"Ora mi spieghi cos'hai." mi ordinò incrociando le braccia al petto.

"Niente." rimasi ferma sulla mia posizione.

"Dimmelo."

"Non hai visto le News, oggi?"

"Uhm...no, perché?"

"Calum ha una storia con quella puttana di Kate Mary Jones." 

"C-Calum? Lo ammazzo." stava per aprire la porta ma la fermai.

"Cher non serve a nulla, la vita è sua, fa quello che gli pare, lo vuole prendere nel culo dalla Jones? Che faccia pure, ma ora non m'interessa più un cazzo di lui." dissi alzando di poco la voce.

"Ma.." cercò di ribattere. 

"Sul serio Cher, la nostra storia è finita due anni fa. Vuole stare con lei? Faccia pure, mi ha dimenticata? Bene, ora però tocca a me." dissi cercando di auto convincermi.

TWISTED [COMPLETA].Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora