12 - Certezas que flaquean

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La sera prima Raúl non era in casa e Alma non sapeva dove fosse. Si era infastidita quando, chiamandolo a voce alta, non aveva ricevuto alcuna risposta. Aveva controllato se le avesse scritto un messaggio o magari lasciato un bigliettino ma non c'era nulla. Lei aveva rinunciato a una serata con le amiche per lui - non che le fosse dispiaciuto molto - mentre lui se ne stava in giro senza che Alma sapesse nulla. Quando era tornato a casa non gliene aveva parlato. Era stanca e non aveva voglia di litigare, ma non era la prima volta che lo vedeva mancante. Sembrava sopra le nuvole, sembrava non fare più caso a cose che prima nella loro relazione erano risultate sempre naturali. Alma si sforzò di convincersi che il motivo fosse il periodo di stress a lavoro, l'ultimo mese o mese e mezzo prima delle ferie era sempre molto pieno. Tentò di convincersi anche che le numerose uscite fossero per svagare un po'; sapeva anche lei che il tempo con gli amici non era come quello con la proprio fidanzata.

Alma sciolse la coda e scosse la testa per risistemare i capelli, mentre raggiungeva l'auto nei posteggi più avanti. Era un periodo pieno di pensieri e sicuramente prima o poi sarebbe scoppiata, ma non sapeva dove e soprattuto con chi sarebbe scoppiata. In queste occasioni capitava che volesse tenere tutto dentro e quando arrivava al culmine, una minima cosa la faceva impazzire. Sbuffò, sperando che insieme se ne andassero via i pensieri, ma invece uno dei suoi pensieri principali si materializzò poco distante da lei. Marco l'aveva vista e l'aveva salutata con la mano, facendo però segno di stare in silenzio. Teneva il cellulare diritto davanti a sé e probabilmente stava videochiamando qualcuno. Si avvicinò, mentre Alma si incuriosiva sempre di più.

"Brandon stai zitto?" Chiese Marco, facendo comparire un sorrisone sul viso di Alma.

"Lo sai che sta zitto solo quando mette la lingua in bocca a Maria." Quella era la voce di Javi, allora la ragazza pensò che sicuramente ci doveva essere anche Angel. Alma era felice, si era scordata di ogni pensiero perché in quel momento era impaziente di rivedere i suoi vecchi amici. Si era comportata male, non facendosi più sentire e se ne pentiva, ma loro ne sapevano il motivo e prima della sua partenza, l'avevano capita.

"Almeno lui scopa, tu ti fai le seghe!" Alma scoppiò a ridere alla frase di Angel, portando una mano alla bocca per non farsi sentire, Marco fece lo stesso. Agli occhi di Marco, Alma era così felice in quel momento.

"Perché tu non te le fai? Coglione!" Brandon continuò, fino a che la voce di Marco non li fece calmare.

"Ragazzi vi devo far vedere una persona." Prese la mano di Alma e lei comparì nella telecamera, con un grande sorriso.

"Mis chicos!" Esclamò Alma, provocando urla e saluti dall'altra parte. Marco allungò il braccio e appoggiò la mano sul suo fianco, per riuscire a farla stare nella camera. Le fecero un sacco di domande, dalle più stupide a quelle più serie. Avrebbe ringraziato Marco per quel momento. Era grazie a loro se Marco si era dichiarato e doveva ringraziarli per averle fatto vivere il periodo più bello e spensierato della sua vita. Anche se poi aveva portato ad avvenimenti negativi, quei tre anni erano stati una meraviglia.

"Ci vediamo eh! Noi veniamo per la finale, ci sei vero? Vieni a Kiev?" Chiese Angel curioso, dando una gomitata a Javi per farsi vedere bene. Alma pensò a come si dovesse sentire Marco per quella partita.  Lui, di fianco a lei, stava per offrirle i biglietti, ma sicuramente ci sarebbe stato anche lui e non era quello che voleva.

"Eh, non penso proprio. Non ci siamo organizzati e poi io e il mio ragazzo andiamo fuori con i nostri amici. Però faccio il tifo." Alma incrocio le dita di entrambe le mani, mentre tutte e tre strabuzzarono gli occhi. Erano degli attori pessimi, era chiaro che Marco gli avesse già detto di Raúl. Il suo ex si era sicuramente anche raccomandato di far finta di non saperlo, ma si era dimenticato che Alma aveva un vantaggio. Era una ragazza, e queste cose le ragazze le percepiscono al volo.

Más que nunca || Marco AsensioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora