39 - Volver

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Alma il venerdì sera della partenza si trovava allo stadio, seduta in tribuna con Maca e Maria, la fidanzata di Ceballos. Più tardi lei e Marco avrebbero avuto il volo per tornare a casa ed era molto stanca. Aveva dovuto finire la valigia la stessa sera, fare la doccia, andare a casa di Marco e mettere le loro valigie nell'amata Audi di Marco, che quella sera gli era concesso guidare. Si era stupita quando lui gliel'aveva detto, ma lo aveva fatto solo perché sarebbe stato più comodo per la partenza, così da partire dal Bernabéu già pronti.

Quella sera il Real aveva vinto, ma aveva giocato male e non sapeva come aspettarsi Marco. Se la prendeva sempre molto, ma forse il fatto che avevano vinto comunque e il ritorno a Palma lo avevano tranquillizzato. Fu distratta da un messaggio di Raquel che le augurava buon viaggio, mentre Alma rispose divertita, che le avrebbe salutato il suo amore. Si intrattenne in qualche messaggio con la sua amica, finché lei non le rispose più, sicuramente si era addormentata. Il nuovo lavoro nella clinica la stancava sempre molto. D'un tratto sentì un po' di trambusto e alzò lo sguardo, notando che alcuni stavano iniziando ad arrivare.

"Sono dei bufali." Sbuffò Maca, facendo ridere Alma di fianco a lei, la quale annuì divertita. "Portami con te al mare!" Esclamò poi, guardando spazientita Luqui che non accennava a voler dormire.

"Portatemi con voi alle Maldive!" Ribattè Alma, con un sorriso sulle labbra.

"Sono sicura, anzi sicurissima che Marco ti porterà in un posto altrettanto bello." Maca le fece una linguaccia e poi uno sguardo complice, facendo sospirare Alma. Forse quel viaggio di cui avevano discusso tempo prima sarebbe potuto diventare realtà e le veniva da sorridere al pensiero. Sentì la risata di Marco e si voltò, notando che parlava con Bale. Poi una ragazza bionda salutò entrambi con un sorriso e fermò Marco, facendogli i complimenti e dandogli una pacca sulla spalla. Alma li osservò con discrezione, facendo attenzione agli atteggiamenti di lei e al sorriso di lui. Per quanto volesse avere una reazione matura, era realmente infastidita da quello che era stato un momento durante nemmeno venti secondi. 

Marco la raggiunse, salutò Maca e diede un bacio ad Alma. Lei sorrise e poi si congedarono, perché era sempre meglio partire un po' prima. Lui fece scivolare la sua mano lungo il braccio di Alma e intrecciò le loro dita. Lei mise il cellulare in borsa e sistemò la sua treccia francese, guardando davanti a sé ripensando alla scena vista.

"Tutto bene?" Marco corrucciò la fronte, vedendola stranamente troppo quieta. Solitamente avrebbe avuto la parlantina per l'emozione della partenza. Lei si fermò, lo guardò e poi gli appoggiò le mani sulle sue guance, dandogli un bacio. Inizialmente lui tentennò, ma un istante dopo le sue mani erano sui fianchi di Alma a ricambiare quel bacio. Si staccarono e lei intrecciò di nuovo le loro mani, tornando a camminare, mentre Marco la seguiva stralunato.

"Chi è?" Chiese tranquillamente, non aveva nessuna voglia di creare una discussione per una cosa del genere.

"Ma chi?" Lui cadde dalle nuvole, alzando un sopracciglio e Alma sorrise guardandolo con l'espressione di chi non ci stava capendo niente.

"La ragazza bionda." Le uscirono quelle parole in uno sbuffo di una risata trattenuta. A quell'affermazione lui fece girare il suo braccio dietro il collo di lei, tenendo ancora la sua mano.

"Ah, lei. È Blanca, la receptionist di Valdedebas." Rispose con non calanche, lasciando un dolce bacio sulla sua fronte. Lei annuì, collocando finalmente da qualche parte quella ragazza sconosciuta.

"Ah, okay." Mormorò soltanto. 

"Perché?" Chiese Marco con tono divertito, prova del fatto che aveva già capito cosa stava provando Alma in quel momento. Lei sorrise, vedendo Marco con gli occhi curiosi.

Más que nunca || Marco AsensioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora