25 - Tengo algo que decir

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Raquel vedeva che Alma non stava bene. Certo, la storia con Raúl era finita di comune accordo e da quanto aveva capito, lei non lo amava più. Però capiva lo stato d'animo della sua amica, la quale si sentiva in colpa perché era comunque stata una relazione importante, era stato il primo a farla sentire amata dopo Marco e il primo con cui si era confidata a cui si era affidata completamente. Per riuscire a sollevarle un po' il morale, aveva chiamato Leticia. Sapeva che le due avevano un ottimo rapporto e per quanto lei e Alma fossero amiche, una sorella era pur sempre una sorella.

In quel momento infatti il campanello suonò e Raquel guardò l'amica sdraiata sul divano in modo pretenzioso. Voleva fosse lei ad aprire la porta così da vedere la sorpresa che si sarebbe trovata davanti. 

"Sei una rompipalle." Alma la guardò male. Per logica di sarebbe dovuta alzare Raquel perché era seduta mentre lei era comodamente sdraiata, con la testa appoggiata sul divano.

"Sisi." L'altra rispose svogliatamente, affacciandosi dal divano per riuscire a vedere la porta dal corridoio. Fu fiera di sé stessa quando vide le due sorelle abbracciate con due koala. Le dispiaceva avere solo un fratello in quei momenti, benché lo amasse con ogni parte di sé. 

Dopo aver salutato anche lei Leticia, decise di lasciarle da sole, per un po' di privacy. Lei andò a farsi un giro in auto. Alma l'abbracciò e la ringraziò, entusiasta per la sorpresa. Era proprio una persona meravigliosa. 

"Allora, come stai?" Leticia si sedette sul divano, guardando con occhi pieni d'amore sua sorella. Sapeva che Marco era la spiegazione a tutto quello. Le prese una mano e la strinse, mentre Alma si sistemò sdraiata sulle sue gambe.

"Bene, più o meno. Mi dispiace, tutto qui." Mormorò guardandola dal basso, scrollando le spalle. Era ciò che voleva fare, ma era passata circa una settimana ed era lecito sentirsi ancora in quel modo.

"È normale Alma, è stato il tuo ragazzo e hai fatto bene a metterci un punto se non provi più amore." Leticia le accarezzò i capelli e sorrise, facendole capire che anche se stava male, aveva fatto la cosa più giusta si a nei confronti di Raúl che nei proprio confronti.

"Si ma io sono stata una codarda. È stato lui a capire tutto." Alma chiuse gli occhi, massaggiandosi le palpebre. Le pesava questo fatto di non essere riuscita a prendere la situazione in mano e averlo fatto fare a lui.

"Semplicemente non volevi farlo soffrire." Eppure Alma pensò che lo aveva fatto.

"Mhmh."

"Ti sei chiesta come mai non lo ami più?"  Leticia cercò i suoi occhi, vedendo la sorella sospirare. Sapeva bene quale fosse la riposta.

"Da quando è tornato sono iniziati i problemi nella mia relazione e sentivo che giunti a questo punto era inutile andare avanti se non provavo quel che provavo prima." Alma non aveva nemmeno bisogno di dire il so nome per far capire di chi parlava. Lui era oltre, oltre ogni cosa e qualunque cosa sarebbe successo, lui sarebbe stato sempre oltre e forse anche più di prima. Era incredibile cosa riuscisse a provare con lui vicino, cosa lui le suscitasse e quanto condizionava ogni suo umore. Effettivamente era da qualche giorno che non si sentivano e ad Alma mancava. Non l'aveva nemmeno visto per ringraziarlo di quel gesto carino il giorno del suo compleanno.

"Marco, Marco..." Letizia sorrise. "Ti vuoi rimettere con lui?" Domandò poi, iniziando a fare i grattini alla sorella.

"Stai molto calma!" Sbottò lei, alzando le mani al cielo. La sorella rise per la reazione e trascinò anche Alma.  "Io non mi fido di lui, è tutto ancora troppo difficile per me." Mormorò poi, morsicandosi il labbro. Era tutto così complicato. Rimasero qualche secondo in silenzio.

"Te la posso dire una cosa?" 

"Si."

"A questo punto voi due o vi sposate o rimarrete soli per sempre." Sentenziò Leticia, facendo spallucce. Alma scosse il capo e rise.

"Come sei esagerata!" Borbottò dando un pugno sulla coscia di sua sorella, che fece finta di essersi fatta male, facendo quasi cadere dal divano Alma. Quanto le mancavano quei momenti da quando se ne era andata di casa, tre anni prima.

"Dai! Ti eri innamorata di uno, è tornato lui e ha smontato tutto." Alma non poteva far altro che essere d'accordo con quella frase, anche se talvolta il fatto di essere così dipendente sentimentalmente da lui le dava parecchio fastidio. Scosse il capo, stanca di quella discussione, voleva evadere dagli unici pensieri che l'avevano tempestata in quella settimana.

"Smettiamo di parlare di me. Tu come stai? Ti sono cresciute le tette, vedo." Le palpò il seno facendo scoppiare a ridere la sorella, che si tirò seduta di scatto. Anche lei aveva una novità da dire ad Alma, diversa dalla sua, ma pur sempre una novità.

"Ecco, anche io ho una cosa da dirti." Le sorrise, stringendosi nelle spalle. Alma si prese il tempo di osservarla e esaminare ogni dettaglio. Il seno più grande, il viso le sembrava poco più tondo  e i fianchi un po' più larghi. Poi la guardò negli occhi e vide una luce differente, non l'aveva mai vista così.

"Aspetta..." Mormorò, portando le mani al viso. Sua sorella era incinta? 

"Si." Annuì lei, asciugandosi le lacrime che le scorrevano sulle guance. Alma si lanciò su di lei di slancio e l'abbracciò, baciandole tutto il viso. Era al settimo cielo, non poteva crederci. Lei e Diego stavano insieme da molto tempo e quell'avvenimento non poteva far altro che far fare un passo in più alla loro relazione.

"Amore!"

"Sarai la zia più bella del mondo."

"Oh dio ma sono felicissima! Di quanto sei?" Si staccarono e Alma le guardò il ventre, solo leggermente accenuato. Leticia le prese una mano e la portò sulla sua pelle.

"Un mese e due settimane." Sorrise raggiante. 

"E me lo dici solo ora?" La ribeccò la sorella, dandole una spallata.

"Il primo mese ho avuto delle perdite e pensavo fosse il ciclo, invece ho avuto un ritardo e ho fatto il test settimana scorsa." Replicò, aggiungendo che Alma era l'unica a saperlo, nemmeno i genitori ne erano a conoscenza.

"E il papà cosa dice?" 

"Il papà è al settimo cielo. Alma ma chi l'avrebbe mai detto?" Era vero, chi lo avrebbe mai potuto dire? Quel ragazzino che Leticia aveva presentato a casa poco dopo che lei e Marco si erano messi insieme, ora stava diventando il padre dei figli di sua sorella. Si ricordava quando tutti e quattro andavano in spiaggia oppure quando li sentiva litigare. Erano dei bei tempi, che non sapeva se sarebbero ritornati.

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Dovevo aggiornare mercoledì, ma la scuola sta iniziando a pieno regime quindi... e oltretutto pensavo di dover pubblicare un capitolo super carino tra i nostri due amati protagonisti, invece mi sono sbagliata :(((

Fatemi sapere cosa ne pensate, consigli ben accetti as always!!

Más que nunca || Marco AsensioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora