bagnati di dubbi.

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ciao a tutte!
scusate per l'immenso ritardo, ma queste ultime settimane di scuola sono una tortura e non ho mai un po' di tempo. studio praticamente sempre, ma cerco sempre un po' di tempo per questa mia passione. non temete, un aggiornamento alla settimana lo avrete sempre. promesso.
a parte questo, passiamo al capitolo.
mmh, questo è..uhm, beh, un po' come al solito, AHAH. sapete di cosa sto parlando!
ma siete pronte? perché tra qualche capitolo ci sarà una svolta incredibile! chissà quando...
e niente, spero che il capitolo vi piaccia!
vi ricordò di seguirmi su Twitter, dove vi aggiorno sulla storia, dove mi trovate con il nickname @cuddlepoetry!
scusate se questo capitolo non è dei migliori, ma, appunto, la scuola è un gran problema in questi ultimi giorni. prometto che appena sarà finito vi darò aggiornamenti frequentissimi e degni di nota!
un bacio,
buona lettura!
mar.🌻





Ad Einar il lunedì faceva schifo e questo era saputo e risaputo. Lo sapevano tutti, dalla sua fidanzata che il lunedì mattina faceva di tutto pur di farlo sorridere un po', dal portarlo a fare colazione nel suo bar preferito all'indossare le sue felpe, ai suoi nuovi amici che non osavano rivolgergli la parola, se non dopo i primi tre caffè che per lui rappresentavano, in quei momenti, gli unici attimi di gioia della giornata.  

Ma c'erano cose che potevano migliorare quel fastidioso giorno.

Il cielo sereno di Roma, i cornetti caldi alla crema e il caffellatte come colazione, il sole che piano piano iniziava a farsi spazio tra le nuvole che se ne andavano, le prove che andavano bene e le sue canzoni che prendevano forma erano alcune di quelle cose che facevano credere ad Einar che, dopotutto, il lunedì non faceva così schifo.

A queste si aggiungevano gli immancabili messaggi di buongiorno da parte di Valentina, la mancata -stranamente, aggiunse Einar mentalmente- litigata quotidiana con il suo compagno di stanza e il (ormai non più strano) ritrovo in camera sua con tutti gli altri ragazzi per parlare e decidere cosa fare nel pomeriggio.

Tutti erano seduti sui letti, chi steso e chi abbracciato ad altri. Einar si rese conto, grazie alla disposizione in cui si erano ritrovati, di quante coppie erano nate. Molte di queste non si erano concretizzate, ma lui sapeva che prima o poi sarebbe successo. E a guardare Carmen che si stringeva a Filippo o Simone che accarezzava Emma si intristì un attimo.

Nonostante si vedessero e si sentissero, Valentina, ad Einar, mancava. Ma gli non mancavano le cose che facevano insieme.

Guardare un film con lei, accarezzarle i capelli, stringerla la notte, non erano cose che gli mancavano e non seppe mai spiegarsi il perché. Gli mancava la sua presenza, la sua figura, ma non la sua persona. Gli mancava perché era, nonostante tutto, l'unica che conoscesse (e apprezzasse) tutto di lui, perché con lei poteva essere sé stesso senza vincoli, ma, nonostante questo, ad Einar non riusciva a mancare la sua quotidianità con lei. Si sentiva apprezzato quando stava con lei, ma non desiderava ardentemente stare in sua compagnia ventiquattr'ore su ventiquattro come pensava avrebbe fatto. Era strano e non riusciva a spiegarsi perché. Gli importava di lei, lo avrebbe sempre fatto. Ma, in quel momento, che fosse per il programma, che fosse per la situazione o l'ansia, non riusciva a mancarle come avrebbe dovuto.

Buttò la testa all'indietro e la poggiò alla testiera del letto, deglutendo e chiudendo gli occhi. Quando si girò verso la finestra per osservare gli alberi mossi dal vento, però, il suo sguardo finì su altro.

Nicole e Filippo erano dolcemente abbracciati e stesi sul letto, mentre parlottavano tra di loro di qualcosa che Einar non riuscì a sentire, visto il vocio di tutti gli altri presenti. Non distolse lo sguardo, continuò a guardali. E invece di provare un senso di vuoto e iniziare pensare a quanto sarebbe bello avere lì, tra le sue braccia, la sua ragazza, l'unica cosa che riuscì a provare fu un sentimento che oscillava tra il fastidio e la nausea.

Due cristalli di neve. » EiramDove le storie prendono vita. Scoprilo ora