Ciao ragazze!
Dopo tantissimo tempo sono tornata con un nuovo capitolo. Mi era mancato tantissimo scrivere. Sono successe tante cose, ma la scrittura non mi ha mai abbandonato e io non ho abbandonato questa storia. Sono tornata con questo capitolo di 7188 parole, spero bastino per farmi perdonare della lunga assenza.
Io non so come ringraziarvi delle 35mila letture, davvero. Siete pazzesche. Grazie mille.
Io non mi dilungo troppo, vi lascio ad un capitolo pieno di dolcezza e non solo.
A buon intenditor...
Vi ricordo che se volete commentare la fanfiction su Twitter, dove mi trovate come @cuddlepoetry (e da poco anche su instagram), esiste l'#duecristallidineve.
Ringraziamo Ultimo, Ermal e un film abbastanza carino per avermi fatto finire questo capitolo all'1:00 di notte nonostante io abbia scuola.
Il bello della scrittura.
Perdonatemi per eventuali errori di battitura, cercherò di correggerli tutti il prima possibile.
Che dire (follettini e follettine), spero vi piaccia!
Buona lettura,
mar.Il serale si avvicinava e chiunque nella scuola di Amici era in preda al panico. Dai più sicuri ai più insicuri, dai più convinti a quelli pieni di dubbi, dai cantanti ai ballerini, dalle ragazze ai ragazzi, chiunque sentiva il peso di quel momento, sentiva l'ansia nel fare quel lungo passo che collegava una sponda di terreno all'altro, dove in mezzo c'era un pozzo senza fondo dove tutti avevano paura di finire. Quel pozzo era pieno di paure e, apparentemente, non aveva neanche una scala per risalire e raggiungere l'altra parte. La prima sponda è stata costruita da piccoli sassolini, sassolini che rappresentavano tutti i momenti già vissuti in quella scuola, che rappresentavano le sfide vinte, i nuovi insegnamenti e i consigli. L'altra sponda rappresentava il futuro, quello che sarebbe successo se mai avessero preso la maglia verde.
Il serale era l'unico argomento, ne parlavano da giorni, dovunque fossero e qualunque cosa stessero facendo.
Erano riuniti nella hall dell'hotel, stretti nei capotti e incappucciati, seduti sui divanetti o stesi per terra, tutti stavano ascoltando le parole di Simone, che stava parlando di come, secondo lui, avrebbero formato le squadre, mentre tutti gli altri rispondevano con le loro preferenze. Chi voleva essere nei bianchi, chi nei blu. Eppure era chiaro a tutti che nessuno di loro era realmente interessato al colore, ma solo alle persone con cui avrebbero voluto condividere quelle maglie.
Filippo era steso per terra, una delle sue felpe nere addosso e le piume scure che si confondevano con il cappuccio, accovacciato accanto al divano su cui erano seduti Emma -che aveva abbracciato il ragazzo da dietro, un tenero gesto di amicizia- e Simone, continuava a discutere insieme agli altri. Filippo, però, non era interessato alla conversazione. La sua completa attenzione era stata catturata da Einar che non smetteva di guardarlo con dolcezza.
Era seduto sul bracciolo di un divanetto, accanto a Carmen e Lauren, jeans neri e felpa grigia, viso rilassato e illuminato dalle luci dell'hotel, occhi scintillanti rivolti verso Filippo e un accenno di sorriso che mostrava quasi con timidezza, gote rosee e mani nascoste nelle maniche.
Guardava Filippo dal suo posto, noncurante di ciò che stessero dicendo tutti gli altri. Non si limitava a brevi occhiate come aveva fatto all'inizio, quando avevano deciso di non sedersi vicini perché sapevano che non avrebbero resistito all'istinto di prendersi per mano o baciarsi, ma lo guardava con insistenza, senza staccare gli occhi chiarissimi che illuminati da quel bagliore di felicità risultavano persino più chiari. Si sorridevano, di nascosto, abbassando la testa ed arrossendo, sperando di non essere colti di sorpresa, perché non avrebbero saputo spiegare senza impappinarsi il rossore che colorava le loro guance.
Come una dolce canzone che piano piano si avvicinava al ritornello, anche dentro Filippo ed Einar cresceva una sensazione di calore, come una coperta attorno al cuore, come un cerotto che ferma il sangue di una ferita. Forse era quello l'amore, un cerotto che ti cura, una coperta che ti scalda.
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Due cristalli di neve. » Eiram
FanfictionEinar odia solo due cose: il lunedì mattina e Filippo Maria Fanti, il nuovo allievo della scuola di Amici17. Filippo, in arte Irama, indossa orecchini a forma di piuma e grandi anelli a tutte e cinque le dita. Ci sono anche parecchi litigi, una came...