Dopo quelle parole Emi sorrise voltandosi verso di me, io invece mi tolsi i tacchi buttandoli per terra e mi alzai in piedi sulla panchina.
Lo strinsi forte superando di poco la sua altezza - la panchina non era molto alta - , poi sentii anche le sue braccia avvolgermi. Quelle forti braccia che forse non vedevo l'ora da tempo di buttarmici dentro.
Io non sapevo più che mi stava succedendo, non sapevo che emozioni provavo e tutto ciò era venuto a galla solo stando con lui.
"Sono stato uno stronzo." Soffiò tra i miei capelli.
Affondai la mia faccia sul suo collo. "Io di più." E gli lasciai un leggero bacio su di esso per poi sfiorargli la guancia fino a raggiungere le labbra.
Sentivo il suo fiato, dall'odore dell'alcol, riempirmi le narici. Appoggiai la mia fronte alla sua bloccandomi subito dopo.
Non avrei voluto commettere un altro errore.
Fu lui poi ad avvicinarsi a me tentando di baciarmi.
Fanculo a tutti i problemi.
Mi buttai sulle sue labbra stringendolo più forte che potevo. Sentivo il sapore del sangue della sua ferita sul labbro, ma poco m'importava, quello del sangue non poteva competere con il suo.
Fece scivolare le sue mani fin sotto al mio fondoschiena per poi tirarmi su e unire il mio corpo al suo. Strinsi le gambe attorno al suo girovita continuando a baciarlo.
Mi sarebbe mancato il fiato se avessi continuato così, ma non volevo staccarmi per nessuna ragione al mondo da lui e non ci sarei riuscita, potendo anche morire asfissiata.
Ma io dovevo cercare Natalia.
Strabuzzai gli occhi pensandoci. Mi staccai da Emi e lo guardai. "Mi hai distratta."
Lui non capì.
"Devo cercare Natalia, fammi scendere." Tentai di calciare perchè lui mi lasciasse.
"Non se ne parla! Stai qui con me ora e io non ti lascerò andare." Mi strinse le cosce ancora di più a lui.
Sorrisi. "Dai Emi, io in teoria la stavo cercando prima..."
"Ma in pratica non hai potuto resistermi e sei venuta ad abbracciarmi." Mi interruppe.
La chiamavano modestia.
Risi e poi mi fece scendere. "Comunque l'ho vista che usciva di qua, ma non so dov'è andata poi." Si guardò intorno.
Presi i tacchi in mano e provai piacere a camminare finalmente scalza, tirai Emis con l'altra mano trascinandolo verso il pub.
"Notizie?" Chiese Denny una volta raccolti tutti.
Nessuno parlò, nessuno sapeva che dire. Ma che diamine succedeva? Non è poi nulla di grave ok, però Guè era preoccupato tanto ed era insopportabile vederlo così.
"È già l'una di notte, adesso chiudiamo tutto. Voi andate pure a casa, io verrò quando l'avrò trovata." Disse Guè dirigendosi verso il palco per annunciare la chiusura.
Spostai lo sguardo su Fede, che non era affatto contento nel vedere me ed Emi così vicini, che nonostante tutto l'avevo perdonato. "Torniamo a casa allora..."
Salii in macchina di Emi dalla parte del passeggero un po' turbata dalle occhiate di Federico, per non essere andata con lui.
Un'ora e mezza passò silenziosa, non facevamo altro che camminare avanti e indietro per la casa in attesa di Guè.
Buttai i tacchi lontano dalla mia vista, ero agitata e affatto a mio agio in mezzo a tre ragazzi; notavo Fedez lanciare occhiatacce a Emis, ma nulla di fatto per fortuna, non saremmo riusciti a separarli solo io e Denny.
Finalmente sentimmo qualcuno parlare di fuori.
Corsi alla porta e l'aprii trovandoci Guè che beveva qualcosa di alcolico.
Fui felice di vederlo. "Allora? L'hai trovata?"
Mi guardò mentre barcollava. Aveva gli occhi rossi e non si sarebbe retto ancora per molto in piedi, era ubriaco.
"Guè!" Mi avvicinai a lui e lo feci appoggiare a me. "Dove sta Natalia?"
Entrammo dentro a fatica, mentre lui non smetteva di bere.
"Quella è una puttanella! ... Nella? Che carino! Putta-Nella."
Era decisamente troppo ubriaco per rendersi conto di quello che diceva.
Federico venne ad aiutarmi prendendo il mio posto.
Guè teneva qualcosa in mano che buttò via, in disparte per il grande salotto gridando. "Puttana!" Era l'anello che aveva regalato a Nata.
Oh mio dio.
Gli presi il viso tra le mani. "Che cos'è successo Guè?!"
Non mi rispose. Iniziò a ridere come uno scemo guardandomi diritto negli occhi.
Si avvicinò al mio viso incoscente di quello che stava per fare. Fedez lo tenne fermo mentre io mi allontanai.
Emis mi venne vicino e Denny lo affiancò. "Che cos'è successo con Natalia?" Domandò serio Emi.
Guè bevve un altro sorso. "Lei si diverte a scopare con quel bastardo mentre io mi preoccupo per quella puttana. Che coglione!" Rise all'ultima parola.
Rimasi scioccata, così come gli altri ragazzi.
E tutto ciò al loro anniversario... che troia.
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Scordarmi chi ero (Emis Killa and Fedez fanfiction)
Fanfiction''Ti ricordi quando mi dicevi che mi amavi? Eh? Te lo ricordi?'' Gridai sul punto di piangere. ''Non è facile dimenticare le cose che abbiamo fatto insieme! Sei stata troppo importante per me!'' ''Beh e allora perchè eri con un'altra se ero così im...