Mi svegliai con un mal di testa assurdo ritrovandomi di fronte Emiliano che dormiva indisturbato. Era senza maglietta, con tutti i tatuaggi in mostra mentre io indossavo ancora il vestito del giorno precedente.
Sorrisi pensando a quanto fosse meraviglioso svegliarsi con lui accanto, ti ritrovi tutta questa bellezza già dal primo mattino.
Passai le dita tra i suoi capelli scuri e morbidi tirando dei ciuffetti per farlo svegliare, anche se fu tutto completamente inutile.
Mi alzai lasciandolo dormire e mi posizionai davanti all'armadio svogliata di cambiarmi: quel vestito era una tortura però.
Tirai fuori le prime cose che capitarono cioè un paio di pantaloncini e una maglietta larga. Buttai il vestito sul letto, sperando che Emi stesse dormendo davvero e indossai il tutto.
Andai in cucina e come al solito tirai fuori i coco pops e la mia ciotola preferita riempendola poi con i cereali e il latte.
La testa continuava a pulsarmi ripetutamente e avrei già rotto qualcosa se non fosse stato per il risveglio con Emiliano. Ehi, ma... una domanda: che avevamo combinato ieri?
La serata prima era stata una delle peggiori, il disastro più totale.
Verso le 3 del mattino Fede se ne era stranamente andato a casa sua, sicuramente voleva evitare a tutti i costi Emi, Guè invece riuscimmo a portarlo in camera sua che crollò subito sul letto in un sonno profondo.
Ed eccoci arrivati a me ed Emis. Sinceramente non ricordavo un cazzo, apparte che quando mi sono buttata sul letto sfinita, Emiliano si è messo a dormire accanto a me senza il mio permesso e senza la maglietta, ma non era successo nulla.
Iniziai a mangiare quella roba fantastica assaporando ogni pallina al cioccolato lì in piedi davanti al bancone. Era il paradiso.
Rabbrividii quando due mani mi scivolarono sui fianchi fermandosi poi alla vita. "Giorno piccola." Sussurrò assonnato per poi lasciarmi un bacio sul collo.
Mi voltai e alzai un sopracciglio. " 'Piccola' ? Ma proprio no."
Rise. "Amore?" Fece una leggera smorfia.
Sgranai gli occhi e subito si corresse arrendendosi. "Ti chiamo Erika va."
Risi dandogli un timido bacio sulle labbra che lui poi portò ad un bacio sicuro e deciso. Era questo il vero paradiso.
"Mi spiace davvero interrompervi, ma vorrei poter colazionare in pace."
La voce di Guè risuonò nella stanza interrompendoci, mentre si avvicinava a noi per preparare un caffè.
Io continuai a mangiare i miei coco pops che quando Emi vide si mise a ridere divertito. "Ma non sono i cereali per i bambini?"
Lo guardai male. "Tu prova a offenderli e te la vedrai con me! E poi... ci sta anche il puzzle di Coco in regalo, che vuoi di più dalla vita?"
Rise ancora. "Io adesso devo andare a registrare." Mi diede un bacio sulla tempia. "Ci vediamo." Disse a entrambi per poi uscire di casa.
Spostai l'attenzione su mio cugino che aveva iniziato a bere il caffè sprofondato nei suoi pensieri.
"Come stai?" Gli domandai un po' proccupata.
Bevve un sorso di caffè e sollevò gli occhi per guardarmi. "Come vuoi che stia? Giuro che gliela farò pagare."
Gli misi una mano sulla spalla. "Dai Guè, non dire cazzate adesso."
Scosse la testa e guardò un punto fisso sul pavimento. "No, giuro che se la vedrà brutta." Ignorai le sue minacce per Nata che ormai stavano diventando serie.
Il pomeriggio rimasi ancora da sola, Guè avrebbe avuto sempre da fare in quei giorni insieme a Jake e Don Joe, quindi a me non restava altro che mangiare e guardare la tv.
Stava dando un bel programma in quel momento, ovvero la mitica Peppa Pig.
Il suono del campanello mi fece svogliatamente alzare dalla comodissima e soprattutto strana posizione che avevo assunto sul divano.
Aprii e con mia grandissima sorpresa ci trovai Giada... o Giulia? Quel che è insomma.
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Scordarmi chi ero (Emis Killa and Fedez fanfiction)
Fanfiction''Ti ricordi quando mi dicevi che mi amavi? Eh? Te lo ricordi?'' Gridai sul punto di piangere. ''Non è facile dimenticare le cose che abbiamo fatto insieme! Sei stata troppo importante per me!'' ''Beh e allora perchè eri con un'altra se ero così im...