EMIS POV

4.4K 240 26
                                    

"Io non ti ho mai amata per davvero, eri solo uno dei miei giocattoli. Ogni volta che ti ho detto 'ti amo' sappi che mentivo, lo dico a tutte. Ogni volta che ti ho chiesto scusa anche con le lacrime agli occhi, quella era tutta scena perchè lo faccio con tutte. Credevi per davvero che ti amavo? Mi fai ridere. Tu Erika sei solo una delle tante, ti sei illusa con me."

Questo era quello che dovevo dirle. Mi ero ripetuto queste parole tutta la notte immaginando anche la situazione, mi ero preparato a questo e invece tutto ciò che mi era uscito dalla bocca erano delle fottute verità.

Dovevo farlo; anche se lui era lì e non ha ascoltato ciò che voleva, ha sorriso soddisfatto, ottenendo comunque un risultato valido.

Io non sapevo che fare invece ed ora, conoscendola, sicuramente avrà già preparato le valigie per andarsene.

L'ho fatta sar male anche troppe volte, ma che potevo farci?

Uscii da quel bar che nemmeno conoscevo e mi faceva uno schifo tremendo, quasi quanto me. Salii sulla mia auto parcheggiata dietro di esso e misi in moto: dovevo andare da lei prima che partisse, anche se stavo rischiando di grosso.

Se solo sapesse tutto, se solo l'avessi protetta come si deve... ora non saremmo finiti in questa situazione.

Suanai al campanello ripetutamente ne uscì Guè con una faccia sconsolata e arrabbiata allo stesso tempo.

Ovviamente non fu molto contento di vedermi. "Che vuoi qui?"

"Cerco Erika." Risposi mostrandomi tranquillo come sempre, quando invece tremavo.

"Se n'è andata! Per colpa tua! Non ti stanchi mai di tradirla eh?!" Alzò la voce.

Non era colpa mia.

Deglutii e chiusi un attimo gli occhi. "Sai dove posso trovarla?"

"Affanculo." Rispose prima di sbattermi la porta in faccia, era praticamente ovvio.

Tornai in macchina contando solo su me stesso, ma non l'avrei trovata tanto facilmente: Milano era troppo grande e di notte era anche spaventosa.

Rabbrividii a questi pensieri e senza perdere un secondo in più misi in moto e partii. Passai tutto il tempo a cercarla, ormai era mezzanotte ed era davvero tardi.

Accidenti a me quando ho accettato, ma non avevo altra scelta.

Me l'avrebbe pagata cara quel bastardo.

Avevo girato dappertutto, ero perfino andato in quella campagna che lei adorava tanto. Porca troia! Se solo non fosse mai successo.

Sarebbe dovuta finire così? Non l'avrei più rivista e un addio così è tra i peggiori, difficilmente avrei dimenticato quel fottutissimo momento. Voglio morire.

Se è successo tutto questo è solo colpa di quello stronzo, e non glie l'avrei fatta passare liscia.

Mi aveva fatto perdere la persona a cui tenevo di più, la prima di cui forse mi ero innamorato davvero.

Mi diressi verso casa sua incazzatissimo.

Lei se ne era andata e io non l'avrei mai più rivista.

Fanculo.

Scordarmi chi ero (Emis Killa and Fedez fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora