Dopo due estenuanti ore, finalmente scendemmo dall'auto.
Quel posto mi affascinò quanto la prima volta, ma con il cielo nuvoloso perdeva un po' della sua bellezza. Le stelle e la luna stavolta non si vedevano, era tutto coperto e tra poco si sarebbe messo sicuramente a piovere, quindi niente falò. Peccato.
Mi voltai verso il ragazzo alle mie spalle, era appoggiato alla sua auto con le braccia incrociate che attendeva con ansia almeno una mia parola. "Grazie per avermi portata qui."
Sorrise sollevandosi. Si avvicinò a me poggiandomi un braccio sulle spalle. "Stanotte si dorme dentro. L'altra volta non facevo che sentire pizzicarmi tutto il corpo per colpa delle formiche."
Risi divertita, anche se in realtà lui era serio.
Entrammo nella baita sulla collina, ancora come la ricordavo: evidentemente nessuno aveva più fatto ingresso in quella casetta dopo di noi.
Mi venne in mente il nostro 'litigio' lì, iniziato a causa delle mie stupide paranoie riguardo la sera precedente.
Vidi Emi avvicinarsi a delle scalette che portavano alla soffitta. "Prego." Mi incitò a salire indicandomele.
Io senza pensarci due volte mi tolsi quei fastidiosissimi tacchi e mi aggrappai alle scale iniziando a salire, ma già al quinto scalino fui interrotta dalle risate strozzate di Emi.
"Sono sempre stato un fan delle mutandine in pizzo." Sorrise.
Lo guardai dall'alto, capendoci poco dalla sua affermazione, ma poi seguendo i suoi occhi che guardavano il mio fondoschiena mi ricordai di avere un fottutissimo vestito addosso.
Mi trattenni dal nervoso e salii in fretta gli ultimi scalini rimasti, seguita poi da Emis.
C'era un grande ammasso di paglia lì, con una piccola finestrella rotonda che dava una bellissima visuale.
Era la riproduzione nei minimi particolari della casa di Heidi. Ok.
"Hanno per caso voluto ricostruire la casetta di Heidi?" Domandai guardandomi intorno.
Emiliano rise. "E io che ne so."
Mi raccolsi i capelli in una coda un po' disordinata sentendomi sudare. "Ho caldo." Feci le mani da ventaglio.
Emiliano mi guardò. "Infatti, non credi che sarebbe meglio togliersi quel vestitino sexy particolarmente stretto che non ti lascia respirare?"
Lo guardai a bocca aperta irrigidendomi. Quella sua perversione era qualcosa di troppo fastidioso.
Sorrise alla mia espressione avvicinandosi poi a me. "C'è un motivo se hai scelto me." Passò a questo argomento come se niente fosse. Mi baciò sul punto d'incrocio tra il collo e la spalla. "Ma sono confuso."
Che voleva insinuare ora.
Mi guardò negli occhi. "Voglio una risposta decisa."
Deglutii. "Arrivi dritto al punto? Mi metti ansia!"
Fece una smorfia giocosa prima di continuare. "Non ci ho capito un cazzo, insomma dopo tutto quello che è successo potrei intuirlo, ma voglio esserne sicuro." Fece una pausa e assunse una faccia da cane bastonato che vuole metterti pena. "Mi ami davvero?"
Ok, sicuramente non me l'aspettavo. Affatto.
Iniziai ad avere ancora più caldo, mentre fuori in realtà aveva cominciato a piovere. "Macchè? Ti pare?" Il mio tono di voce sembrò sarcastico.
"Rispondi seriamente Erika, mi stai facendo innervosire." Gli scappò un sorriso che nascose subito per mostrarsi serio.
"Dai! Fatti sotto se ne hai il coraggio!" Mi misi in posizione di attacco come quei ninja strani.
Lui chiuse gli occhi trattenendosi. "Rispondi se non vuoi che ti sbatta contro il muro e violentarti."
What?!
Risi immaginandomi la scena. Oh è orribile. "Non ci riuscirai mai."
Alzò un soppracciglio. "Ne sei sicura?" Sorrise facendo addolcire un po' il suo duro volto.
Forse non dovevo provocarlo, ma non potevo trattenermi. "Ovvio! Ti butterei giù da quel buco che funge da finestra sennò."
Guardò in direzione della finestrella. "Primo: io in quel coso non c'entro. Secondo: sono molto più forte di te."
Andai verso la parete e finsi una presunta violenza da parte sua. "Aiuto! Emiliano Giambelli mi sta stuprando! Aiutatemi!"
Lui rise. "Tu ci scherzi." Si buttò sulla paglia portandosi le mani dietro la nuca. "Sta paglia pizzica più delle formiche, fanculo."
Lo raggiunsi affiancandolo. Rimasi a fissarlo per un po' come se non ci fosse cosa più bella al mondo di lui. Quel luogo un po' troppo buio non lasciava intravedere molto, ma ciò che vedevo bastava per eccitarsi. Eccitarsi? Ma che mi passava per la testa?! Ok, era il dio del sesso, preferibilmente violento, in persona, ma non potevo lasciarmi così all'immaginazione: lui l'avrebbe capito subito.
Cancellai quei pensieri dalla mia testa cercando di mostrarmi impassibile, ma purtroppo lui lo capì. "Immaginazione sconcia?" Sorrise.
Mentii, lui invece si fece serio guardandomi.
Aveva delle specie di sbalzi d'umore?
"Che bipolare che sei!"
Non l'avessi mai detto.
Mi guardò corrugando la fronte. Mi fece quasi paura, avrei voluto sotterrarmi.
"Vaffanculo!" Gridò facendomi sobbalzare dalla paura. Che gli prendeva?
Si alzò con un'espressione poco piacevole, e mai trovarsi in queste situazioni con Emiliano.
Tirò un forte pugno alla parete in legno formando delle crepe.
Io mi alzai e andai verso di lui. "Ehi! Che ti prende?! Stai calmo."
Abbassò lo sguardo e chiuse gli occhi ancora incazzato bisbigliando qualcosa. "Mio padre era bipolare."
Ha detto 'era'. Sono una persona spregevole.
Deglutii sentendomi parecchio in colpa. "S-scusa Emi... mi dispiace..."
Respirava troppo velocemene ed era troppo preso per calmarsi con un semplice'scusa, mi dispiace'.
Per questo lui era legato a questo posto? Ha detto che ci veniva spesso da piccolo quindi immagino assieme a suo padre... che idiota che sono.
"Lasciami solo Erika." Disse a denti stretti.
Mugugnai un 'no ' decisamente poco sicuro.
"Erika vattene, finiresti davvero male." Insistette lui.
Deglutii impaurita, ma non volevo andarmene. "Io da qui non mi muovo."
Si voltò verso di me scattando, io mi spaventai, poi mi prese per i fianchi spingendomi all'indietro fino a raggiungere quella sottospecie di letto in paglia. "L'hai voluta tu."
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Scordarmi chi ero (Emis Killa and Fedez fanfiction)
Fanfiction''Ti ricordi quando mi dicevi che mi amavi? Eh? Te lo ricordi?'' Gridai sul punto di piangere. ''Non è facile dimenticare le cose che abbiamo fatto insieme! Sei stata troppo importante per me!'' ''Beh e allora perchè eri con un'altra se ero così im...