✣Episodio 26✣

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«Come hai fatto a vedermi?» Baekhyun era incredulo, era stato discreto ed alla giusta distanza quindi non credeva possibile che Chanyeol l'avesse riconosciuto «Perché sei tu e se sei tu...» il ragazzo sospirò facendo cadere il discorso nello stesso modo in cui si accasciò su un divanetto logoro attaccato alla parete «Sai Chan...certe volte faccio veramente fatica a capirti» Baekhyun si sedette vicino all'altro sul bracciolo del divanetto, intercettando lo sguardo del suo vecchio amico d'infanzia «Anche io Baek» Chanyeol, per resistere all'impulso di sfiorare Baekhyun, si aggrappò con le mani ai propri capelli «Eppure certe volte desidero con tutto il cuore che tu lo facessi» una mano si posò sulla spalla di Chanyeol, diffondendo per tutto il suo corpo una calda sensazione che lo rincuorava e lo faceva sentire meglio.

Alzò lo sguardo vedendo un Baekhyun vistito di un sorriso timido «L'unica persona che può capirti è quella che ami» Chanyeol rise di quelle parole che sembravano prendersi gioco di lui, parevano che anch'esse lo sbeffeggiavano e lo riconducevano nella vergogna scaturita dai propri sentimenti.
Lui non avrebbe dovuto pregare mai nessuno per via del ruolo che ricopriva all'interno della sua famiglia ma il ragazzo che aveva davanti era un'eccezione troppo grande e spesso gli faceva dimenticare di chi fosse figlio ma quando la lucidità tornava nei suoi pensieri allora si mostrava più determinato che mai a proteggerlo dal mondo di cui lui faceva parte.
Il rumore della porta che si apriva fece voltare in contemporanea i due ragazzi così che poterono assistere al finto sorriso e l'ipocrita inchino di rispetto di Hyorin «Che avete da guardare bambini?» le braccia della ragazza erano percorse da dei lividi neri che stonavano con la sua morbida pelle di burro.

Mentre Baekhyun era visibilmente turbato dall'ipotetico trattamento che il Geco aveva riservato a Hyorin, Chanyeol si mostrava distaccato, quasi infastidito dalla vista di una donna novella che poteva vedere il capo prima di lui e lo sguardo afflitto dell'altro non faceva che accrescere quell'irritazione «Visto che hai fatto il tuo lavoro ora potresti andartene?» «Non so di cosa tu stia parlando» Hyorin lo superò altezzosa facendo infuriare Chanyeol che l'agguantò dall'avambraccio sussurrandole «Non osare mancarmi di rispetto. Qua tu svolgi solo dei servizietti, non sei una regina non sapresti neanche come indossarla una corona» sul viso dell'altra spuntò un sorriso maligno «Che strano, non è la stessa cosa che dissero a tua madre?»

Anche solo vederla sorseggiare il suo thè verde, rendeva il cuore di Jimin colmo di un dolce e appagante sentimento che lo faceva sorridere e gli faceva desiderare di avvicinare la sedia di lei alla sua e baciarle teneramente quella piccola testolina ramata «Oppa, credo di non averti ancora ringraziato per quella volta che hai riportato a casa Sehun sano e salvo» il ragazzo rise e posò la sua mano su quella di Rose «In verità lo hai già fatto...almeno un centinaio di volte e poi dovrei essere io a ringraziarti per passare il tuo tempo con me» ottenere quel tenue rossore sulle guance morbide di Rose era sempre considerato per Jimin una piccola vittoria personale, gli piaceva quando lei mostrava delle reazioni a ciò che diceva «Beh oppa...infondo noi siamo una coppia...» sussurrò quelle parole eppure ebbero la forza di scuotere l'intero animo di Jimin e di renderlo talmente impacciato da far cadere a terra il suo frullato «Aish! Ho combinato un disastro» subito una cameriera si avvicinò per ripulire il pavimento e il tavolino dalla bevanda mentre Jimin continuava a inchinarsi ed a chiedere scusa.

Rose vedendo quella scena ridacchiò sempre con la sua cannuccia fra le labbra «Cosa c'è da ridere?» le chiese dolcemente Jimin mentre si risedeva al suo posto «E che sei troppo carino quando sei così impacciato» il ragazzo si passò una mano fra i capelli biondi «Se ci fosse stato un altro bicchiere lo avrei rovesciato» Rose sventolò il suo «C'è il mio» «Non me lo hai fatto ancora assaggiare» «Scusa, hai ragione oppa» la ragazza portò la sedia vicino a Jimin e avvicinandosi gli porse il bicchiere ma il ragazzo, posando la sua mano sul polso di lei, l'attirò a sé dandole un piccolo bacio a stampo dopo di ché si leccò sorridente le labbra «È buono» confusa Rose guardò stupita Jimin, non riuscendo a metabolizzare quel piccolo e delizioso gesto messo in atto in un luogo pubblico come una caffetteria «Oppa...perché lo hai fatto?» «Perché sulle tue labbra sono sicuro che sia ancora più buono» era una frase imbarazzante, di quelle che usava per far sbuffare suo fratello o per infastidire Jungkook eppure pronunciate in quel momento e da Jimin avevano il potere di farla sentire importante ed amata.
Grazie a quei piccoli gesti Rose non ricordava più chi fosse in debito con chi; sapeva di potersi innamorare di Jimin.
Lo sapeva benissimo

Bad Boy Down [Exo&Bts]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora