✣Episodio 35✣

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«Rose sta riempiendo la testa di Jimin di arcobaleni e unicorni, ve lo dico io!» Tao sbuffò mentre, scendendo le scale della grande villa affiancato da Kai e Hoseok, si lamentava del compito che Jimin gli aveva assegnato qualche ora prima «Perché dici questo?» «Devo fare da babysitter anche a Sehun ora! Devo controllare che non finisca nei guai e non si impicci nei nostri affari! Io sono una spia di alto livello Kai e sono finito a guardare un poppante ficcanaso con uno strano complesso verso la sorella» Kai gli diede uno scappellotto sulla nuca e con sguardo severo lo ammonì «Attenzione a quello che dici! Le parole hanno un peso in questo mondo» Tao sbuffò «Ha ragione Kai e poi se questo fa stare tranquilla Rose è giusto che Jimin l'accontenti» «Cosa c'entro io?! Che se lo spii da solo» «Eh dai Tao! I Datura sono una famiglia! Ci aiutiamo e ci guardiamo le spalle a vicenda!» il cinese guardò per un momento Hoseok.

Come al solito il suo amico aveva un gran sorriso dipinto sul volto e due piccoli occhi felici che osservavano il mondo con spensierato ottimismo; tutto era gentile nell'atteggiamento e nelle parole di Hoseok, era una persona su cui si poteva contare ed a cui si poteva raccontare qualunque segreto «Hoseok, l'altra sera ti ho chiamato un miliardo di volte ma non mi hai risposto! Dove eri finito eh?» l'altro, portandosi una mano al collo un po' imbarazzato rispose «Eh dai ragazzi, non dovrò mica dirvi tutto?» Kai sgranò gli occhi «Non dirmi che tu...» Hoseok si mise la mano davanti alle labbra per coprire il sorriso impacciato dando conferma di ciò che intuì l'amico «Cosa?» «Dai Tao, non lo hai capito?» «Io capisco tutto però non sono un indovino!» «Hoseok sta...» Kai si portò una mano alle labbra e soffiò un bacio in direzione di Tao ma quest'ultimo non riusciva ad afferrare il concetto «Sta diventando una donna?» «Ma tu non sei quello dal grande intuito?» lo rimproverò Hoseok un po' seccato «Molte cose sono grandi in me, non solo l'intuito! Comunque Kai mi fa paura, me ne vado!» al ché l'amico l'afferrò per il braccio e tra le risate affermò «Hoseok ha avuto un appuntamento con una ragazza» «È per questo che non porti l'orecchino?» Tao indicò l'orecchio dell'amico sottolineando quella grave mancanza.

Hoseok si tastò il lobo mentre sgranando gli occhi guardava i suoi due amici «Non posso crederci di averlo dimenticato a casa» «Perché te lo sei tolto?» «Volevo solo provare ad essere un ragazzo normale, non lo scagnozzo di uno dei più importanti clan mafiosi di Seoul» Kai gli si avvicinò dandogli pacche affettuose sulla schiena «Hai ragione amico! Ti capisco. Alle volte è dura portare questi orecchini» Hoseok fece un sorriso veloce e poi tornò a guardare l'asfalto duro e nero.


Davanti alla porta di Jennie stavo cercando il coraggio di bussare alla sua porta e chiederle scusa per il comportamento meschino che avevo avuto nei suoi confronti eppure continuavo a rimanere imbambolato là davanti come se aspettassi un segno propizio.
Quella ragazza mi mancava; le sue battute e la sua voce, la sua essenza astratta miscelata ad un carattere pratico e schietto.
Jennie era una ragazza che non volevo farmi scappare e mi ero reso conto che l'unico che stava correndo lontano da lei ero solo io; non avrei permesso più al me stesso fifone di mettersi in mezzo alla nostra relazione, ero deciso a frequentarla ora più che mai. 

Pensando a tutto ciò mi decisi a bussare alla porta quando questa si aprì trovandomi davanti Tao con imbraccio uno dei cuginetti della mia Jennie «Ti stavo guardando da un po' dallo spioncino. Spero che non resti davanti alla porta della mia amica tanto spesso perché sei inquietante oltre che a pericolo di denuncia» alzai gli occhi al cielo sospirando.
Tao era l'ultima persona che desideravo vedere semplicemente perché i suoi modi stravaganti mi innervosivano «Cosa fai a casa della mia fidanzata?» il ragazzo mi fece un sorriso sghembo «Quindi adesso è Jennie la tua ragazza?» «È sempre stata Jennie» l'altro fece spallucce ed entrò in casa lasciandomi libero accesso.
Chiusi la porta alle mie spalle trovandomi in un salottino dalle pareti arancioni e dal mobilio in legno con un grande tappetto al centro della stanza dove erano sparsi una moltitudine di giochi di diverso formato e colore.

Bad Boy Down [Exo&Bts]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora