L'amore non ha mai avuto così tanti intrighi.
Una storia fatta di colpi di scena che lascerà senza fiato i suoi stessi protagonisti. Cosa succede quando butti nel mix Exo e Bts?
Quella sera Rose non ne voleva sapere di uscire dal bagno. Talvolta bussavo per chiederle se andasse tutto bene, per poi andarmi a risedere stancamente sul letto di camera mia. Ormai mancavano pochi minuti alle 20:00 e per quell'ora saremmo già dovuti essere sotto casa di Jungkook. Il mio migliore amico aveva cominciato da qualche minuto a tartassarmi di messaggi preoccupati, a cui io non avevo risposto per pigrizia.
Infine, proprio quando i miei occhi stavano per arrendersi a sonno, la porta del bagno si spalancò e ne uscì una piccola ragazza dai capelli rossicci, tutta infagottata in una felpa nera a fiori.
«Che ti sei messa addosso?» «Una felpa, non vedi?» rispose lei facendo una piroetta su se stessa. Notai che dalle lunghe maniche spuntavano appena le sue piccole dita. «Capisco che tu voglia mimetizzarti con le tende di casa di Chen, ma non credo che questo sia l'abbigliamento adatto ad una festa di studenti.» «Ma è la felpa più bella che ho...» «Ma i ragazzi non vogliono vedere le felpe, vogliono vedere te.» Rose mi lanciò un'occhiata poco convinta per poi scrutare chissà cosa si suoi piedi. «Non... so...» mormorò arrossendo. «Ti aiuterò io.»
Appena lo dissi vidi il suo viso illuminarsi. Così decisi di andare in soffitta rovistando tra le ultime cose rimaste di mia sorella maggiore. Indossava dei vestiti niente male, dai più scollati ai più appropriati per situazioni formali. "É davvero una fortuna avere ancora questi vestiti. La mamma li avrà tenuti apposta per Rose".
Scelsi qualcosa di adatto a lei, pensando a cosa l'avrebbe potuta far notare da Chanyeol, e così pochi minuti dopo eravamo per strada, diretti verso un nervosissimo Jungkook che ci aspettava.
Jungkook non si arrabbiava quasi mai, ma quando lo faceva era meglio nascondersi. «Si può sapere cosa stavate facendo? Perché non riuscite mai ad arrivare in orario?» sembrava visibilmente scosso. «Andiamo, Kookie, chi è che ti sta aspettando alla festa per cui sei così nervoso?» Vidi Jungkook sgranare gli occhi. «Non sono affari vostri» «Io non voglio saperlo infatti» intervenne Rose salendo in macchina.
Lessi negli occhi di Rose quanto stava pensando: c'era stato un tempo in cui solo con fatica riusciva a farsi degli amici o stare in posti affollati. Mentre ora se ne stava seduta in auto con il braccio appoggiato al finestrino, verso una festa gremita di persone.
Ci ritrovammo di fronte ad un piazzale, dopo il quale proseguimmo a piedi verso l'ultimo piano di un grattacielo, dove nell'attico, si sarebbe tenuta la festa per Chen. Tutta la scuola era sparpagliata per il soggiorno, un ampio spazio, dove la musica si diffondeva alta e rumorosa fino al secondo piano.
«Benvenuti.» li accolse Momo con un sorriso svenevole. Sembrava la classica ragazza che fingeva di essere gentile con tutti solo per garantirsi popolarità. Jungkook la guardò come se stesse vedendo un angelo sceso in terra. «Vi accompagno al guardaroba.» «Possibile che questa casa sia così grande da avere un guardaroba?» Momo le sorrise, non troppo sincera. «È un attico di lusso, che ti aspettavi?» commentò come se per lei invece fosse normale assistere a tutta quella ricchezza.
«Dovremmo fare gli auguri al festeggiato.» dissi io. «Non credo sarà facile incontrarlo ma gli dirò che siete passati.» «Ma che gentile...»
Rose si tolse finalmente la lunga giacca che la copriva fin sotto le ginocchia, rivelando il bel vestito che avevo scelto per lei.
Era rosso, ma di una tonalità più accesa rispetto a quella ramata dei suoi capelli. L'orlo le ondeggiava intorno appena sopra le ginocchia. Per un attimo Jungkook distolse lo sguardo da Momo per notare quanto incantevole potesse essere la nostra amica.
Mancava solo che la vedesse anche Chanyeol. «Momo, dov'è il tuo fidanzato?» L'altra mi guardò come se fossi un alieno. Poi sospirò. «Non verrà sta sera, aveva di meglio da fare secondo lui...»
Dopo essersi lamentata a sufficienza delle mancanze del ragazzo, si dileguò attirata da chissà quale nuovo visitatore, lasciandoci nuovamente soli. Solo parecchi minuti dopo mi accorsi che Jungkook era scomparso dietro di lei. «Quando gli piace una ragazza non capisce più niente.»
Rose sospirò, stava pensando ad altro. Sperai che la serata sarebbe diventata presto più movimentata. Finché non arrivarono Jimin e Baekhyun. In effetti i due stavano già litigando fra loro, questo mi fece pensare al motivo per cui fossero amici se non facevano altro che litigare. Ma non ebbi il tempo di darmi una risposta, quando la folla mi travolse.
Improbabili danzatori e fiumi di alcool sovrastavano la sala principale, dove ero inesorabilmente finito in mezzo. Scorsi Rose che cercava spaesata la mia mano da stringere, come una bambina. Provai a raggiungerla ma Jimin mi precedette. Lui aveva iniziato una conversione che lo metteva in imbarazzo poiché era arrossito visibilmente. Mentre lei scuoteva la testa scusandosi. Le stava forse chiedendo di ballare?
Nel frattempo la porta di ingresso si era di nuovo aperta per lasciare entrare qualcuno che avrebbe attirato l'attenzione di tutti.
Chanyeol, accompagnato da Namjoon è da un altro ragazzo che non conoscevo, si fece largo tra la folla. Nessuno sperava ormai più che il tenebroso ragazzo si facesse vivo. Rose scattò in piedi.
Namjoon comincio a chiedere a tutti i presenti dove fosse Momo, anche se in realtà era Chanyeol, troppo bello e dannato per poterlo chiedere da sè, a volerlo sapere.
Nessuno sembrava voler rispondere. Namjoon, innervosito si avvicinò al dj per staccare completamente la musica. Adesso l'attenzione dell'intera sala era rivolta verso i tre ragazzi. Tutti avevano lasciato uno spazio intorno a loro, tranne io, che adesso svettavo come una colonna solitaria. «Beh che hai da guardare?» mi chiese Namjoon. Alzai le spalle. Non era forse vero che tutti li stavano fissando?
Finalmente Chen intervenne. Non lo immaginavo così minuto e delicato, era d bell'aspetto anche se pareva appena uscito da una dieta drastica. «Chanyeol... non ti aspettavamo.» «Sono venuto a prendere Momo.» spiegò brevemente. E a quella domanda il gelo cadde sopra ognuno degli invitati.
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