Mason
«...e gli schieramenti che si batterono per l'indipendenza furono il regno di Atlas e il regno di Krystall, che in quel secolo erano sotto il dominio di...»
La professoressa Moore gesticola animatamente e cammina per l'aula, mentre spiega alla classe la nuova lezione di storia. Sta blaterando qualcosa sulla conquista dell'indipendenza e ogni tanto ci getta un'occhiata, per appurare che stiamo attenti alle sue parole.
E io non lo sono. Ho la testa tra le nuvole. Letteralmente, potrei dire. Nella mia mente incasinata c'è solo un punto fisso: la ragazza dai capelli rossi e dagli occhi screziati d'oro.
Non rivolgo parola a Bridget dalla scorsa notte. Da quando l'ho baciata, sul quel tetto, circondati dalle stelle. Da quando mi ha rifiutato.
La sua reazione mi ha lasciato spiazzato, all'inizio. Poi, quello stupore è diventato rabbia. Non riuscivo a capire se fossi arrabbiato con me stesso, per averla baciata, o con lei, per avermi lasciato in quel modo.
Aspettavo quel momento con trepidazione, e sono sicuro che anche per lei sia stato così. L'ho consolata, le ho asciugato le lacrime e l'ho stretta tra le mie braccia. Ma, a quanto pare, non è servito.
Sembrava acconsentire al bacio, inizialmente, ma poi si è staccata bruscamente e ha mormorato un paio di scuse, scappando in camera. Sono rimasto dietro alla sua porta per quasi un'ora, sperando che aprisse.
Non si è fatta viva.
Così, in preda al nervoso, ho chiamato Tiffany, l'unica persona in grado di spegnermi i pensieri a suon di baci e gemiti.
Non ha perso tempo a raggiungermi. È rimasta in silenzio, come sempre, e non ha fatto domande. Eppure, mentre eravamo a letto insieme, percepivo qualcosa schiacciarmi il petto, bloccarmi il respiro, invadermi la testa.
Il peso del tradimento.
Ho dato buca a Bridget, la mattina seguente, perché sapevo che non sarei riuscito a guardarla negli occhi senza pentirmi. Anche se non posso definire il mio gesto come un vero tradimento, dato che tra me e lei non c'è niente di ufficiale, ero a conoscenza delle ripercussioni. E quando si è presentata dinanzi alla porta della mia camera, dopo che ho sgarbatamente mandato via Tiffany, ne ho avuto la conferma.
L'ho delusa.
Ho sentito lei e Tiffany parlare, oltre il battente di legno. Tiffany si vantava di essere finita nel mio letto e Bridget tentava di mascherare l'amarezza.
Le avevo promesso che sarebbe andato tutto bene e sono stato io il primo a mandare ogni cosa a rotoli. Bridget non è più la mia promessa. È la mia promessa infranta.
«Evans!» esclama Dakota, in un richiamo che mi riporta con i piedi per terra.
Batte il palmo sul mio banco, facendomi sussultare per il rumore improvviso che blocca il flusso dei miei pensieri scoordinati.
«Gradirei attenzione da parte tua» dice, con una sottile punta d'ironia. Sposta i suoi occhi chiari sul resto della classe. «Vale anche per voi.»
Sento un piede colpirmi la caviglia; Carter, al mio fianco, chiede risposte sul mio poco interesse per la lezione con uno sguardo interrogativo. Lo ignoro e tento di seguire la professoressa che riprende a spiegare dal punto in cui si è interrotta.
Quando l'ora finisce, segnando l'arrivo della pausa pranzo, la voce di Dakota viene sostituita dal chiacchiericcio sommesso degli alunni, che si alzano dai propri posti, facendo stridere le sedie sul pavimento.
L'aula di storia si svuota lentamente, finché rimaniamo soltanto io, Carter, Emily e un gruppo ristretto di ragazzi che si è fermato a parlare.
«Che ti prende?» domanda subito il mio migliore amico, stranito dal mio comportamento.
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Il Segreto della Dinastia
Fantasy{COMPLETA e IN REVISIONE} • Il Regno Dimenticato - Volume 1 • "Ecco, la giornata che mi ha cambiato la vita è iniziata così. Con la telefonata della mia migliore amica, un mucchio di dilemmi a cui non sapevo dare risposta e una passeggiata verso sc...