Due anni prima
Tiffany
Nonostante sia inverno inoltrato, il sole regna incontrastato nel cielo azzurro, baciando con i suoi raggi d'oro l'intero edificio dell'Accademia.
Chiudo lo sportello della botola da cui sono appena uscita e mi rimetto in piedi, scrollando i pantaloni blu della divisa.
Eseguo una rapida perlustrazione visiva dell'ambiente. Sono salita sul tetto della scuola, come faccio ogni giorno, da un anno a questa parte. Dovrei essere a lezione, ma ho smesso di frequentarle mesi fa.
Individuo il Guerriero qualche metro più avanti. È appoggiato con i gomiti al parapetto, lo sguardo nero carbone puntato sul cortile sottostante. Ciuffi di capelli scuri gli ricadono disordinatamente sulla fronte. Stringe tra le labbra il mozzicone quasi finito di una sigaretta, l'espressione fredda e illeggibile, come al solito.
Mi avvicino a Mason Evans e mi posiziono al suo fianco, appoggiandomi di schiena alla ringhiera. Lui non mi ha ancora rivolto un'occhiata, troppo concentrato sulla sua sigaretta e sui Guerrieri che occupano il cortile, cinquanta metri più in basso.
«Vuoi?» mi domanda all'improvviso, porgendomi un pacchetto di sigarette mezzo vuoto.
«Dove le hai trovate?» gli chiedo, afferrandone una dalla scatolina.
Mi passa l'accendino, con un sorrisetto scaltro. «Le ho rubate durante una Sentinella.»
Scuoto la testa, ridacchiando, mentre accendo la sigaretta e la serro tra le mie labbra. Osservo la cenere che ne consuma il bordo e il fumo che ne fuoriesce quasi incantata. Ed è proprio così, che mi sento: come una sigaretta che sta bruciando lentamente, dolorosamente, irrimediabilmente.
Io e Mason non aggiungiamo altro. È sempre stato così, tra me e lui: fumo, silenzio assoluto e il vento che ci scuote i capelli, mentre guardiamo dall'alto il paesaggio sottostante.
È diventato un nostro rituale. Da quando ci siamo baciati, durante il funerale della sua famiglia e di Chris, ci vediamo ogni mattina sul tetto dell'Accademia. Condividiamo un pacchetto di sigarette e la nostra sofferenza, saltando le lezioni mattutine e tenendo distanti gli altri Guerrieri.
Non c'è stato nessun altro momento intimo, però, a parte il bacio che ci siamo scambiati l'anno scorso, al funerale. Sono l'unica persona di cui Mason accetta la compagnia, ma tiene alla larga anche me dal suo cuore e dalla sua anima.
«Domani è un anno» dice lui, d'un tratto, spezzando il silenzio.
Mi giro a guardarlo. I suoi occhi neri sono abissi vuoti, come quelli delle Ombre. I capelli scombinati gli ricadono sul volto affilato, dall'espressione dura e intransigente.
«Lo dici come se non ti importasse» osservo.
Lui punta le sue iridi scure su di me. «Vorrei tanto che non me ne importasse, Bionda.»
Sospiro. Domani sarà l'anniversario della morte degli Evans e di Chris, il mio ragazzo. A distanza di un anno, l'Accademia soffre ancora la perdita del Generale. L'Esercito si è sciolto e Arcandida è diventata un lontano miraggio.
Cerco di non pensare a quella notte, ma è più forte di me. Gli occhi azzurri di Chris invadono i miei sogni, la pallottola che l'ha ucciso è protagonista dei miei incubi, e i ricordi dei suoi baci e dei suoi sguardi carichi d'amore sono la mia condanna eterna.
Sono destinata ad amarlo per sempre, e questo mi distruggerà.
«Cosa hai intenzione di fare?» chiedo, gettando la sigaretta consumata per terra. La calpesto, esattamente come la vita ha fatto con me, strappandomi il ragazzo che amavo.
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Il Segreto della Dinastia
Fantasy{COMPLETA e IN REVISIONE} • Il Regno Dimenticato - Volume 1 • "Ecco, la giornata che mi ha cambiato la vita è iniziata così. Con la telefonata della mia migliore amica, un mucchio di dilemmi a cui non sapevo dare risposta e una passeggiata verso sc...